LECCO – Consegnate questa mattina, come da tradizione, le civiche benemerenze di San Nicolò. A ricevere il prezioso riconoscimento sono stati Renato Frigerio per gli oltre sessant’anni di impegno nella cura e promozione della montagna nell’ambito dell’associazionismo lecchese e anche nazionale; Umberto Fumagalli per il suo impegno sociale verso i più deboli, in modo particolare nella gestione della “mensa dei poveri” e dei progetti di Caritas Lecco; Giansisto Gasperini, pittore e incisore appassionato di Lecco, che ha stabilito con le sue opere artistiche un rapporto speciale con il territorio lecchese e Giorgio Mazza, da anni impegnato nella promozione della mobilità sostenibile su due ruote come strumento per rispettare l’ambiente e incontrare mondi e culture diverse.
Presenti alla cerimonia, che si è tenuta al teatro sociale, oltre a numerosi cittadini anche i rappresentanti politici, civili, militari e religiosi della città. A fare gli onori di casa il sindaco di Lecco Virginio Brivio, che ha colto l’occasione per ricordare come sia necessario “guardare al domani costruendo certezze, in un tempo che sembra avere solo incertezze da offrire”.
Nel suo discorso il primo cittadino è partito da una domanda tanto semplice quanto complicata nella risposta: “Quale futuro per Lecco?”
“Di fronte a una domanda così impegnativa e ambiziosa, il primo passo fondamentale è riconoscerci, tutti insieme, come città – ha esordito il sindaco – La nostra Lecco è riconosciuta da tutti come una collettività che si è fondata ed è cresciuta sulla capacità di sacrificio e dedizione della sua gente declinata particolarmente nel lavoro e nella capacità di intraprendere, sul saper donare e accogliere gli altri con generosità e rimboccarsi le maniche, con caparbietà e costanza, per affrontare le fatiche di ogni giorno. Per guardare al domani, dunque, – come primo passo – dobbiamo tornare proprio lì, all’origine del nostro essere lecchesi”.
Brivio ha quindi ricordato che “le risposte non potranno arrivare da altri, se non dai noi stessi, da una comunità capace di rimanere unita, senza perdere la fiducia e il coraggio. Non illudiamoci. Non possiamo attendere risposte solo dalla Pubblica Amministrazione, oggi dotata di scarse risorse, con vincoli operativi sempre più stringenti e – permettetemi di dirlo, non senza rammarico – con sempre minore credibilità. Troveremo risposte alle nostre domande solo se ciascuno di noi sarà in grado di far bene la propria parte. Se pubblico e privato sapranno collaborare su progetti concreti di rilancio e sviluppo,in un rapporto che è da aggiornare e riscrivere con reciproca fiducia”.
Per il sindaco “Le benemerenze 2012 rappresentano un messaggio semplice, ma straordinario, di riscoperta – e allo stesso tempo di gratitudine – verso la capacità di far fruttare i propri talenti in settori che arricchiscono e fanno crescere la nostra società. Quest’anno vengono premiate quattro personalità – che sono qui presenti e che saluto con calore – scelte per il loro impegno su fronti diversi, ma che dicono tanto del futuro che vogliamo costruire per Lecco: mobilità sostenibile, arte, montagna e solidarietà. Partendo da queste quattro dimensioni possiamo immaginare un domani che sappia restituire a ciascuno il senso di appartenenza, la visione e la condivisione degli obiettivi di lungo periodo, il senso di un progetto collettivo”.
Il primo cittadino ha poi ricordato come tra i problemi cruciali da affrontare non c’è solo quello legato alla crisi economica, ma anche che riguarda il contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata nel nostro territorio. “Quella che sembrava una problematica confinata nella storia passata, si ripresenta oggi sotto nuove forme, se possibile ancora più pericolose e subdole. Per contrastare le “mafie” non sono sufficienti “eroi” singoli o gesti clamorosi, o semplici denunce, ma una coscienza comune, consapevole e vigile. La promozione della legalità diventa, dunque, per Lecco una battaglia prima di tutto culturale, da vincere grazie alla promozione e alla diffusione di sensibilità e valori che devono pervadere ogni singolo agire, prima di tutto la trasparenza e il rispetto delle regole. Su questo, come per altri orizzonti del futuro, dobbiamo sentire l’urgenza di coinvolgere e motivare soprattutto le nuove generazioni”.
Sul fronte più strettamente amministrativo Brivio hasottolineato come “il 2013 sarà l’anno dell’approvazione del Piano di Governo del Territorio, del riassetto delle società pubbliche (di concerto con gli altri Comuni ed Enti), della prosecuzione del Piano per la valorizzazioni delle proprietà comunali, di un rinnovato progetto di sburocratizzazione, del rilancio del Piano di zona dei Servizi Sociali con la nuova gestione in co-progettazione, in fase di definizione. In quest’ultimo contesto il rilancio annunciato del Fondo “solidarietà al lavoro“, promosso dalle Parrocchie della città, dalla Caritas, dalla Fondazione Comunitaria e dal Consorzio Consolida, che rivolge i propri interventi anche ai giovani e alle situazione di adulti sempre più precarie, troverà nell’Amministrazione comunale un convinto sostegno”.
Il sindaco ha quindi concluso il suo intervento ricordando le tre personalità significative della vita pubblica e istituzionale di Lecco che sono venute a mancate nel 2012: l’ex Sindaco Alessandro Rusconi, l’architetto Bruno Bianchi e il Cardinale Carlo Maria Martini.