Un team del Politecnico in Umbria per valutare i danni post alluvione

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LECCO – Tra lunedì 26 e mercoledì 28 novembre 2012, un team scientifico del Politecnico di Milano si è recato in Umbria per un primo sopralluogo operativo nelle zone colpite dall’alluvione dello scorso 11 novembre.

Il gruppo interdisciplinare, composto dai professori Francesco Ballio e Scira Menoni, da 3 ricercatori e 2 studentesse del CERM – Civil Engineering for Risk Mitigation corso di Laurea Magistrale del Polo di Lecco, è stato interpellato dal Centro Funzionale della Regione Umbria all’interno di una convenzione stipulata con l’Ateneo milanese. Oggetto della convenzione è lo studio, l’analisi e la definizione di procedure standard per il rilievo dei danni a seguito di eventi alluvionali.

Se per eventi sismici queste procedure esistono e sono già state codificate e testate, in questo specifico caso sarà il team di studiosi del Politecnico insieme agli esperti della Regione e della Protezione Civile a definire le corrette azioni e le giuste prassi post emergenza per generare un quadro completo e preciso dei danni subiti.

La precisione e la correttezza di questo quadro è di fondamentale importanza per la successiva stima dei danni e per la pianificazione della azioni di mitigazione.

Il lavoro dei ricercatori del Politecnico di Milano sarà quindi in buona parte relativo alla sperimentazione operativa delle schede di rilevazione danni e la successiva analisi dei dati raccolti.

“L’idea di costituire una squadra multidisciplinare per il rilievo dei danni da evento idrogeologico ci è venuta un anno fa, subito dopo quello che è accaduto in Liguria e Toscana nell’autunno 2011” spiega il prof. Francesco Ballio, responsabile del progetto. “Solo tramite una valutazione completa e coerente degli effetti si possono mettere a punto le migliori azioni di mitigazione dei rischi, mentre in nel campo idrogeologico, fino ad ora ci si è concentrati essenzialmente sulle cause. La collaborazione con la Regione Umbria ha costituito l’ambito ideale per lo sviluppo delle procedure: prima attraverso esercitazioni di Protezione Civile e, successivamente, attraverso azioni su evento reale. Il lavoro da fare è ancora lungo ma penso che, già per questo evento, il risultato sarà utile per una migliore gestione dei rischi sui territori colpiti.”

Il sopralluogo di novembre è quindi solo il primo step di un progetto complesso che richiederà un impegno prolungato sia in loco che da remoto nei laboratori del Politecnico di Milano – Polo territoriale di Lecco.