Autorizzazioni sale da gioco, il Questore Bocci fa chiarezza

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LECCO – In seguito alla missiva firmata da Corrado Valsecchi portavoce di Appello per Lecco in riferimento al proliferare della sale da gioco (vedi articolo) attraverso la quale ha chiesto al Questore di Lecco Fabrizio Bocci un suo intervento affinchè si ponga un freno al fenomeno, lo stesso Questore interviene per fare chiarezza sia sul suo ruolo in questo preciso ambito, sia su quello delle Amministrazioni comunali che sulle modalità relative al rilascio delle autorizzazioni per l’apertura delle sale da gioco.

L’appello lanciato dal signor Valsecchi e che è stato riportato anche nel titolo dell’articolo ‘Pescarenico come Las Vegas? Questore fermi le slot machine‘ non può trovare risposta se rivolta al sottoscritto in quanto il Questore non ha nessuna possibilità di arrestare il fenomeno perchè semplicemente non dipende da questa autorità – ha evidenziato il Questore Bocci – C’è infatti una legge che prevede e consente l’apertura delle sale da gioco ribadita anche recentemente con il decreto del 13 settembre 2012 n.158 sulle Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute”.

Per quanto concerne i permessi, il Questore ha chiarito: “Le autorizzazioni per questo tipo di attività fanno riferimento all’articolo 88 del Testo Unico sulle leggi di pubblica sicurezza per il quale è competente il Questore. L’iter è il seguente: una volta pervenuta la domanda ai nostri uffici viene svolta da parte nostra una serie di verifiche per accertare la sussistenza dei requisiti che sono previsti dalla legge. Requisiti che riguardano le caratteristiche dei locali, le dotazioni degli stessi, la presenza di determinati avvisi di divieto di accesso ai minori di 18 anni, insomma tutta una serie di cose che sono attentamente e scrupolosamente verificate dei nostri uffici. Parallelamente e per gli aspetti di competenza di Comuni della provincia si avvisano le rispettive Amministrazioni dell’esistenza di tali richieste chiedendo agli uffici comunali incaricati di svolgere gli accertamenti inerenti le questioni che riguardano le loro specifiche competenze in questo ambito. Le valutazioni, una volta concluse, vengono trasmesse dagli uffici comunali alla Questura. Va da sé che se dai Comuni non arriva nessuna obiezione ne osservazione vuol dire che non ci sono rilievi da fare, quindi, trascorso un termine di tempo piuttosto largo e accettabile, il Questore ha l’obbligo di rilasciare l’autorizzazione e non può fare altrimenti perchè se non lo facesse commetterebbe un illecito”.

Va tuttavia ricordato, come ha voluto fare lo stesso Questore che: “I Comuni hanno tuttavia ampie possibilità di avanzare i loro dubbi in materia, circa l’opportunità o meno sull’apertura di una sala da gioco in una zona piuttosto che in un’altra. Questo perchè solo i Comuni sanno se in una certa zona ci sono le condizioni logistiche oppure no per l’apetura, e ancora solo i Comuni devono riferirlo all’autorità che emette i provvedimenti. E’ chiaro che in assenza di queste osservazioni la Questura, appurati tutti gli altri requisiti di propria competenza come spiegato, per legge rilascia l’autorizzazione”.

E fino a oggi nella Provincia di Lecco sono state rilasciate 25 autorizzazioni, 7 delle quali solo nel Comune di Lecco dove, a breve, ne potrebbero essere rilasciate altre 2.