CALOLZIO – Le dichiarazioni e le spiegazioni dei referenti della Cartiera dell’Adda, che martedì ha aperto le porte alla stampa locale (vedi articolo) non hanno convinto il movimento Cambia Calolzio, che da mesi porta avanti la sua battaglia ambientalista, denunciando i disagi dei residenti della zona. Di seguito pubblichiamo la lettera inviata dall’associazione:
“Un detto lombardo recita: ogni offellée, fa el so mestée. I cosiddetti mestieri però sono qualitativamente diversi : la Cartiera pensa, come ogni società privata ai suoi profitti privati, mentre noi pensiamo nell’interesse collettivo all’ambiente e alla salute collettiva. Tant’è.
Prendiamo atto di alcune precisazioni, ma nel contempo respingiamo con molta forza l’appunto nei nostri confronti di aver sollevato, su informazioni erronee e strumentali, alcune polemiche. Le nostre intanto non sono polemiche, ma precisi rilievi, tanto che ad esempio lo stesso presidente Cima ha affermato che nel suo complicato procedimento di lavorazione c’è l’alta sgradevolezza delle puzze emesse nell’aria . Le schede di rilevamento delle puzze da noi distribuite nelle settimane scorse e restituite controfirmate con alcune osservazioni dai cittadini del quartiere sono a disposizione sia del Presidente che del suo staff.
Prendiamo ancora atto che l’azienda è in attesa da due anni di autorizzazione per interventi tesi a ridurre le esalazioni maleodoranti, ma ciò nulla toglie ai disagi decennali dei cittadini e alla perdita di valore degli immobili, ma siamo orgogliosi di ricordare sempre a chi di dovere i suoi obblighi d’intervento a tutela dell’ambiente e della salute. Attenzione e pressione che non molliamo e a breve verrà effettuata sul tema della “puzza” una nuova assemblea pubblica.
Per quanto riguarda poi la centrale a biomasse e il monitoraggio delle emissioni, alla luce di quanto è, ad esempio, recentemente emerso anche nella vicenda della Wolksvaghen per le emissioni inquinanti, i costanti rilevamenti lasciati all’autoregolamentazione delle aziende non ci bastano. Noi chiediamo all’Amministrazione Comunale di dare risposte a dubbi e certezze con l’installazione di due centraline di rilevamento pubbliche tarate, nel rispetto dei livelli di legge, su indicazione dei nostri esperti di Medicina Democratica e non solo, che ci stanno aiutando gratuitamente a far rispettare ambiente e salute, ma anche il piacere di vivere senza odori maleodoranti e molesti nel quartiere”.

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