
LECCO – “Il Sindaco Brivio non può accettare che dopo i negozi di alimentari, dopo le mercerie e le cartolerie, i giornalai e gli sportelli bancari chiudano anche gli uffici postali. Resterà il deserto e…. i sensi unici….. “
In una nota, il consigliere comunale di NCD, Angela Fortino, si appella al primo cittadino di Lecco contro l’annunciata chiusura degli uffici postali di Acquate e San Giovanni . Con loro, entro l’estate, chiuderanno altri cinque succursali in tutta la provincia per altri nove si prevedono giorni alterni di apertura.

“In un’era in cui sembra che tutta la nostra vita si possa gestire online, gli uffici postali svolgono ancora un ruolo sociale che contribuisce alla vitalità e al presidio di quartieri dove la popolazione anziana e fragile è molto numerosa e non sarebbe giusto penalizzarla – scrive Fortino – L’ufficio postale si è sempre inserito nel tessuto sociale come luogo di servizio anche per chi si ritrova solo e non è in grado di sfruttare gli strumenti tecnologici che la modernità mette a disposizione”.
“Siamo proprio sicuri che tutti hanno carta di credito, bancomat, conto online, tablet, pc e chi più ne ha più ne metta? Ci rendiamo conto che ci sono ancora anziani (che rappresentano una buona fetta della popolazione lecchese) che non riescono ad andare in banca perché non sono automuniti e, nella nostra città, molti quartieri come per es. Acquate non sono assolutamente ben serviti dal trasporto pubblico? La vera sfida doveva essere la modernizzazione degli uffici postali magari con servizi aggiuntivi e non la loro soppressione nei quartieri”.
Il timore di Fortino è quello di vedere trasformati i rioni in “quartieri dormitori”, “vogliamo che i quartieri tornino a vivere – conclude il consigliere NCD – sono parte della città e devono avere pari dignità con il centro. I residenti dei quartieri non pagano meno tasse rispetto a chi vive nel centro e hanno il diritto di poter godere anche di servizi. E’ per questo che noi di NCD ci ribelliamo a questo provvedimento e ci chiediamo qual è l’attenzione di questa Amministrazione che si accorge di quanto succede solo a fatti compiuti!”

Protesta per le annunciate chiusure anche Alberto Anghileri, portavoce della lista Cambia Lecco: La decisione della direzione regionale delle Poste di chiudere o ridurre gli orari di 182 uffici postali nella nostra regione è sbagliata. Queste chiusure interessano anche uffici postali in provincia di Lecco e nel comune capoluogo. Gli uffici postali di San Giovanni e Acquate sarebbero definitivamente chiusi”.
“E’ la logica della privatizzazione dei servizi pubblici che porta a queste sciagurate decisioni, se un ufficio “fa utili” si tiene altrimenti si chiude, senza tener conto che gli uffici postali, in particolar modo nei piccoli centri rappresentano un servizio indispensabile – prosegue Anghileri – Queste chiusure recano un danno gravissimo alle popolazioni interessate e colpiranno in modo particolare le persone più anziane, basti pensare alla riscossione delle pensioni. E’importante che tutte le Istituzione locali si impegnino per contrastare questa scelta, da parte nostra metteremo in campo tutte le iniziative necessarie per difendere un servizio indispensabile alle persone”.

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