LECCO – Potrebbe ripartire a breve il cantiere della ciclabile tra Lecco e Abbadia: un’opera attesa da tempo e dal percorso travagliato, ora appesa al pronunciamento del tribunale amministrativo del Lazio che dovrebbe essere reso noto in questi giorni.
Il TAR deve infatti esprimersi sul provvedimento interdittivo emesso dalla prefettura di Roma nei confronti del consorzio Aedars Scarl al quale Anas ha affidato i lavori per la ciclopista lecchese. L’udienza si è tenuta lo scorso 26 febbraio.
“C’è ottimismo – spiega il consigliere provinciale Rocco Cardamone, delegato alla Viabilità – perché analoghi ricorsi, presentati dalla stessa società per lo sblocco di altri cantieri, sono stati già accolti e non vedo perché non lo debba essere quello riguardante la ciclabile Lecco-Abbadia”.
Una storia infinita quella della ciclopista, che ha richiesto un investimento di circa 9 milioni di euro e che avrebbe dovuto essere conclusa entro settembre del 2013; invece è rimasta al palo qualche mese dopo l’avvio del cantiere, a causa di contenzioni aperti dall’impresa, ritardi e stop ai lavori.
L’auspicio ora, con l’arrivo della sentenza del Tar, è i lavori possano riprendere senza ulteriori intoppi: “Il consorzio si è detto fermamente intenzionato a riprendere l’opera – ha concluso Cardamone – Potrebbe essere il regalo di primavera”-

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