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LECCO – Risultati decisamente positivi per le aziende che nel 2013 si sono affidate alle scelte contrattuali effettuate dal Consorzio Adda Energia dell’ Api di Lecco, che ha fornito assistenza e informazioni a 330 utenze.
Ad ottenere il risultato migliore è stato il contratto gestito. Questa tipologia contrattuale, ancora poco diffusa tra le Pmi, è una soluzione innovativa che, in breve, prevede la possibilità di programmare gli acquisti di energia in momenti diversi dell’anno. Grazie ad un attento monitoraggio del mercato, questo contratto offre la possibilità di definire condizioni competitive cogliendo i momenti più favorevoli per la negoziazione.
“Circa il 50% dei nostri consorziati ha scelto per lo scorso anno il contratto gestito, ottenendo una performance migliore in rapporto alle soluzioni tradizionali a prezzo fisso – ha dichiarato Luca Frigerio, Consigliere della Metallurgica Frigerio Spa di Villa d’Adda e Presidente del Consorzio Adda Energia dell’Api di Lecco, che ha continuato – “Entrambi i contratti stipulati hanno conseguito ottimi risultati. Il contratto gestito ha portato a una riduzione media della spesa annua per la componente energia, in rapporto al precedente anno, di circa il 12%, mentre il contratto a prezzo fisso ha ottenuto un risparmio di oltre il 9%”.
Le ottime condizioni spuntate dal Consorzio sono state favorite da una fase di contrazione dei prezzi dell’energia, causata dal continuo indebolimento del fabbisogno elettrico e dal calo delle quotazioni del gas dovuto alla flessione della domanda industriale e a una stagione invernale non particolarmente rigida.
Analizzando le singole voci riportate nelle fatture dell’energia è possibile notare come il costo della componente energia in realtà rappresenti solo il 40% della spesa per l’intera fornitura.
“Il successo delle condizioni ottenute dal Consorzio è stato infatti neutralizzato dall’inasprimento degli oneri che gravano sulle forniture energetiche quali la componente relativa al dispacciamento, servizio che garantisce la continuità e sicurezza del sistema elettrico nazionale mantenendo l’equilibrio costante tra domanda e offerta, e gli incrementi degli oneri di sistema come la componente A3” ha spiegato Frigerio. Quest’ultima, necessaria a finanziare i programmi di sostegno alle energie rinnovabili, è cresciuta ancora nel corso del 2013 raggiungendo un valore prossimo ai 50 €/MWh e incidendo sul valore complessivo della fattura per circa il 30%. Nel 2013 le aziende del Consorzio hanno versato per questa “tassa” la considerevole somma di 12,5milioni di Euro.
“Nella difficile congiuntura economica che stiamo attraversando il costo dell’energia è un fattore di competitività determinante per molte Pmi. Si rende dunque necessario un intervento per contenere al minimo questi oneri. Le agevolazioni a favore delle imprese energivore introdotte con il Decreto dello scorso aprile, segnano infatti un importante passo nella giusta direzione ma risultano essere ancora insufficienti e con vincoli troppo stretti per accedervi, finendo così per escludere molte aziende” ha continuato Frigerio.
Per l’anno in corso le utenze riconfermano le scelte fatte nel 2013 adottando in egual misura le due soluzioni di contratto a prezzo fisso e gestito. Nell’ambito del contratto gestito, le soglie di prezzo fissate lo scorso anno hanno consentito di raggiungere l’obiettivo di miglioramento posto dal Consorzio con margini di guadagno notevolmente più ampi in rapporto alle attese iniziali. Tale miglioramento è stato reso possibile da una dinamica ribassista del mercato, favorita purtroppo anche dalla preoccupante flessione dei consumi. Lo scorso gennaio in Lombardia i consumi sono infatti diminuiti di circa il 10% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
L’attività del Consorzio si è inoltre spinta anche verso il prossimo anno, in cui è prevista, al momento, l’ennesima diminuzione dei prezzi che prefigura la possibilità di definire condizioni interessanti in ulteriore diminuzione rispetto al corrente anno.
