Elisoccorso, voli notturni: c’è l’ok per verricellare equipe sanitaria e tecnica

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Quanto si riesce a vedere con i visori notturni, nella più completa oscurità

 

LECCO – Nuovo importante passo in avanti del servizio di elisoccorso sul territorio lombardo. Ieri (mercoledì) è arrivata l’autorizzazione da parte di ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile) che consentirà di effettuare manovre “speciali” di notte con l’uso dei visori notturni. In pratica, l’elicottero del soccorso  potrà verricellare l’equipe sanitaria e tecnica su siti noti e censiti. 

“Due le condizioni per fare questo – spiegano da Areu (Azienda Regionale Emergenza Urgenza) – l’utilizzo dei visori notturni, tecnologia all’avanguardia che permette ai Piloti di vedere come di giorno, e la disponibilità di questi siti, denominati siti HOIST, che consentono le manovre speciali: si tratta di prati, zone in prossimità di rifugi, zone vicine a strade difficili. Tutte aree che sono state censite e rese disponibili nel gestionale affinché le Sale Operative interessate, al momento quella di Como e di Bergamo, ne possano usufruire. A regime i siti HOIST saranno più di settanta sull’intero territorio lombardo. Per ora l’utilizzo è limitato all’elicottero della Base di Como. La notizia  dell’autorizzazione di Enac era attesa, e non a caso, presso le Sale Operative di Bergamo e Como, è stata effettuata nelle ultime settimane la formazione/informazione degli operatori”.

Il Delegato della XIX Delegazione Lariana del CNSAS Luca Vitali

Insomma un grande aiuto per i volontari del Soccorso Alpino, come spiega il Delegato della XIX Delegazione Lariana Luca Vitali: “Era un obiettivo atteso – commenta – I voli notturni finora erano possibili (dall’agosto del 2016, ndr) ma solo per monitoraggio e individuare il ferito o l’escursionista in difficoltà, dopodiché l’intervento viene effettuato sempre via terra. Da oggi, sarà possibile anche portare la squadra in quota o, quanto meno, nel punto HOIST mappato più vicino al luogo dell’intervento e successivamente ferito e squadra di soccorso, tornando sempre al punto di sbarco, potranno essere imbarcati per il rientro”.

Un passo in avanti che faciliterà anche quelle operazioni di soccorso effettuate al calar del sole, come spiega sempre Vitali: “Molte volte è capitato di essere portati in quota con l’elicottero, ma di dover effettuare il rientro con il ferito a via terra in quanto al calar del sole l’elicottero può effettuare solo voli notturni di monitoraggio. Da oggi, una volta raggiunto il punto HOIST, potremo essere imbarcati e questo faciliterà enormemente gli interventi”.

Ma questo è solo uno step, come spiega sempre il Delegato Vitali: “Il prossimo sarà quello di poter effettuare interventi notturni con l’elicottero esattamente nella zona dove è stato richiesto il soccorso. Per intenderci, si arriverà a poter effettuare interventi come quello compiuto dalla Rega, il Soccorso Alpino Svizzero, sulla parate Fasana in Grignone, il 2 febbraio scorso”.   

Nel frattempo è stata stilata una prima mappa dei siti HOIST (sotto la cartina) dove l’elicottero potrà sbarcare e imbarcare  l’equipe sanitaria e tecnica durante i voli notturni.

Volgendo lo sguardo ai numeri, nel 2017 i soccorsi con l’elicottero dall’esito regolare in Lombardia sono stati 4603, mentre i voli notturni sono stati 493.

Di seguito le tabelle con i dati per provincia e gli anni precedenti.