Lecco turistica? Ci pensa il Rotary con un grande progetto

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lecco citta

LECCO – Nella Lecco che vuole diventare una vera città turistica c’è un progetto redatto dal Rotary Club Lecco Manzoni che punta a stimolare la recente vocazione del capoluogo centrando i suoi punti forti: il lago e i luoghi manzoniani.

“Lecco offre sia paesaggi che cultura – spiega il Rotary nella presentazione del progetto – perciò intervento verterà sull’utilizzo della storia dei Promessi Sposi promuovendo l’innovazione tecnologica e i nuovi collegamenti senza dimenticare il rispetto della natura”.

Tre le fasi che compongono questo progetto denominato “Manzoni zero emissioni”: per prima la realizzazione di un’audioguida manzoniana interattiva sottoforma di App per smartphone, la seconda riguardante i collegamenti lacuali a zero emissioni ovvero acquistando un traghetto elettrico, infine la terza fase che consiste nella riqualificazione dell’area di Rivabella, con la sistemazione della piattaforma per permettere gli attracchi e la realizzazione di un grande giardino botanico.

“Questo progetto non sarà mai efficace se non verrà supportato dalla tecnologia oramai indispensabile nella vita quotidiana – sottolineano dall’associazione – inserendo la parola Lecco su un portale web per viaggi, il perocorso manzoniano è fortemente criticato per una serie di lacune come indicazioni poco chiare, assenza di mappe interattive, luoghi in stato di abbandono”

Per questo il Rotary afferma la necessità sia di riqualificare i luoghi manzoniani e di creare un’applicazione che guidi e dia al turista le indicazioni necessarie riguardo agli itinerari, gli eventi in città e i servizi. Il tutto grazie ad una mappa dinamica che, grazie alla localizzazione GPS, permetterà di suggerire al turista il percorso più breve per raggiungere il luogo di interesse.

battello elettrico

Il battello elettrico, invece, per il Rotary risponde a tre caratteristiche fondamentali: ecologico, economico e confortevole. Si tratta di un’imbarcazione con motore elettrico da 20 Kw che permette un autonomia di navigazione di 5 ore ma con la possibilità di installare 19 mq di pannelli solari che dovrebbero garantire un’altra ora di autonomia. Il viaggio sarà accompagnato, sempre attraverso l’audioguida in otto differenti lingue, da una registrazione vocale che permetterà di ottenere tutte le informazioni e le curiosità sulle bellezze incontrate durante il tragitto.

Le fermate ideali di questo viaggio nel lago sono state già individuate dal Rotary, con partenza da Rivabella in direzione di Vercurago per poi spostarsi sulla riva opposta a Garlate, per proseguire verso Pescate, Malgrate per raggiungere la piattaforma galleggiante sul lungo lago di Lecco.

rivabella

Al centro dell’intervento proposto dal Rotary c’è anche la riqualificazione dell’area di Rivabella: “E’ il luogo dove si concentra il maggior numero di turisti per un pic-.nic fuori porta, grazie alla presenza di ampi parcheggi gratuiti e un’estesa area verde – sottolineano dal Rotary denunciando però alcune problematiche – La zona è completamente assente di servizi igienici e di un chiosco che potrebbe garantire un maggior controllo dell’area e mantenerla più pulita”.

Per questo l’intervento del rotary prevede la riqualificazione della piattaforma esistente che verrà utilizzata per l’attracco delle barche, con colonnina di servizio per la ricarica del battello, e di un chiosco aperto tutti i giorni nel periodo estivo e chiuso in quello invernale, con l’installazione di servizi igienici automatizzati a pagamento e di una tettoia per posizionare il bike sharing.

orti botanici rivabella

A dipingere di svariati colori Rivabella saranno i giardini botanici che per il Rotary “rappresentano una grande risorsa soprattutto per persone e famiglie che vivono nei centri urbani. Consentono l’avvio di un processo di trasformazione e rivitalizzazione del tessuto urbano, di creazione di relazioni e di pratiche a partire dalla valorizzazione e condivisione di un bene comune”.

Il costo del progetto si aggirerebbe intorno ai 220 mila euro con la spesa più grossa per l’imbarcazione elettrica (170 mila euro). L’iniziativa sarebbe già stata presentata nei giorni scorsi alla Camera di Commercio ed ora l’associazione è alla ricerca di fondi per realizzarla.