LECCO – Sonora bocciatura per la proposta lanciata dal consigliere Giacomo Zamperini (Fratelli d’Italia) di un provvedimento a tutela del crocefisso, per impedirne la rimozione degli edifici pubblici e per chiedere più controlli di polizia sulle comunità e associazioni islamiche stanziate sul territorio lecchese, a seguito dei fatti di Parigi.
A schierarsi contro la mozione sia il PD, che non ha voluto partecipare al dibattito insieme all’IDV, sia il Nuovo Centrodestra, che ha espresso forti critiche nei confronti del collega di opposizione. Solo la Lega e tre consiglieri di NCD hanno teso la mano a Zamperini, spigando di condividere gli intenti di quell’ordine del giorno.
“Il crocefisso è un simbolo di pace e accoglienza, rimarca i nostri valori e la nostra comune identità – ha spiegato Zamperini – La mia non è una richiesta faziosa ma legittima, che non deve offendere nessuno. Negli uffici comunali il crocefisso è assente ovunque, nelle scuole il Comune, che è proprietario degli immobili e degli arredi, può invitare i dirigenti scolastici a non rimuoverli per nessun motivo e sanzionare chi deturpa questo simbolo”.
La proposta è stata definita come “pretestuosa, strumentale, inutile e dannosa” dal gruppo del Partito Democratico che ha deciso di autoescludersi dal dibattito in aula.
“La questione del crocifisso nelle aule scolastiche esiste ed è ampiamente problematica sul versante giuridico culturale – ha spiegato il consigliere democratico Salvatore Rizzolino – Nel nostro Paese lo Stato è laico, sono laiche le sue istituzioni e le scuole statali, ma la sensibilità religiosa e culturale, frutto di un intenso scambio tra le due dimensioni, ha fatto sì che i simboli della fede identificabili nel crocefisso siano ugualmente accettate e per nulla sentite come lesive delle libertà costituzionali da gran parte dei cittadini. Rispettiamo le posizioni laiche, tanto quanto quelle di chi propone la tutela di un simbolo. Non possiamo però accettare l’uso strumentale che si fa su una materia impostata in modo tendenzioso e offensivo dello stesso simbolo religioso”.
La pensa allo stesso modo il gruppo di NCD che si è scagliato con forti critiche,in particolare da parte dei consiglieri Antonio Pasquini e di Angela Fortino, contro la mozione Zamperini giudicata di “sconcertante superficialità”, “improvvisata e strampalata”.
“E’ un problema che esiste e sul quale si incontra spesso e volentieri un atteggiamento ipocrita” ha invece commentato dalla Lega Nord il consigliere Giulio De Capitani. “Non esiste convivenza se non c’è reciprocità – ha proseguito il collega del Carroccio, Stefano Parolari – il crocifisso è un simbolo di pace, che non può dare fastidio a nessuno. Non riconoscere uno degli elementi della nostra cultura indebolisce la nostra capacità di dialogo con le altre culture”.

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