Notte Bianca di Calolzio, il sindaco: “Sì, ma ci sono regole per tutti”

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Il sindaco Cesare Valsecchi
Il sindaco Cesare Valsecchi
Il sindaco Cesare Valsecchi

LECCO – “Una migliore collaborazione è possibile, ed è quanto auspichiamo per questa e per ogni occasione che riguardi la Città, evitando polemiche inutili e fuorvianti, anzi coinvolgendo in partenza i soggetti che possono e desiderano portare un proprio contributo, perché l’ampia e vivace realtà dell’associazionismo di volontariato e delle attività calolziesi ha un ricco potenziale e merita sostegno per il miglior esito, e la comune soddisfazione. E l’Amministrazione comunale di Calolziocorte è soggetto partecipe”.

Così il sindaco Cesare Valsecchi risponde al malumore dei commercianti, promotori della Notte Bianca di Calolzio che, in seguito alle difficoltà nei rapporti con il Comune nell’organizzare la manifestazione, come denunciato dagli esercenti, hanno già fatto sapere che quella dello scorso sabato probabilmente sarà l’ultima Notte Bianca in città.

Un evento apprezzato dagli stessi rappresentanti del Comune, come spiegato nella nota diramata alla stampa.

“Volutamente l’Amministrazione ha evitato di intervenire in questi giorni proprio per non scadere in polemica e togliere alcunché alla manifestazione – spiega il sindaco – Abbiamo dovuto rilevare con rammarico anche commenti ostili e risentiti di alcuni cittadini, per le strade o sui social network, pareri o critiche che si rispettano ma che in buona parte evidenziano una non corretta informazione sui fatti oppure viziati da banali luoghi comuni circa la “burocrazia” e le modalità di svolgimento delle pratiche. Dispiace aver sentito affermare che il Comune “ostacola” una qualsiasi iniziativa o “mette il bastone fra le ruote”, intendendo con questo la richiesta del rispetto delle regole vigenti, comunali se non generali e nazionali, in materia tributaria o di sicurezza”.

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“Da parte degli organizzatori, invece, abbiamo interpretato le parole, quando non di tale tono, come un disagio per la complessità e la mole di lavoro che occorre per preparare un evento, cosa d’altra parte ben nota alle molte e meritevoli Associazioni calolziesi, qualora svolgano un’attività pubblica, abituate a districarsi tra richieste e autorizzazioni, trovando utili indicazioni negli uffici comunali – conclude Valsecchi – Le dichiarazioni riportate non sempre chiariscono la reale situazione e non aiutano a collaborare. Innanzitutto il Comune di Calolziocorte non ha mai chiesto il pagamento della Tosap e infatti questa non ha dovuto esser pagata. Cosa diversa è affermare il principio secondo cui un privato o un qualsiasi ente organizzatore, deve versare tale tassa come compensazione di una occupazione di suolo pubblico. La via che persegue l’Amministrazione comunale di Calolziocorte è individuare le modalità, regolamentandole, uguali per tutti, per cui determinate iniziative d’interesse pubblico o comunque prestabilite, possano seguire un appropriato iter. Ma non è consentito ad alcuno derogare a leggi e regole, pena l’omissione in atti d’ufficio, ciò che sarebbe gravissimo per il pubblico amministratore”.