Più di 300 immobili con amianto in città. Il presidio del gruppo Cambia Calolzio

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Alcuni componenti del gruppo Cambia Calolzio. Da sinistra:
Alcuni componenti del gruppo Cambia Calolzio. Da sinistra: Chiara Pavan, Diego Colosimo, Giuliano Barachetti, Alberto Valsecchi e Valeria Bianco

 

CALOLZIOCORTE – Un presidio per sensibilizzare la cittadinanza riguardo la problematica amianto, questa l’iniziativa messa in atto dalla lista Cambia Calolzio, in corsa per le prossime elezioni, nella mattinata di sabato nella zona antistante l’Iperal, a pochi passi dalle ex Trafilerie Brambilla. 

“La questione amianto ha grande rilevanza a Calolziocorte – spiega il referente del gruppo Diego Colosimo – abbiamo più di 300 siti con presenza di amianto, di cui il simbolo più significativo è l’ex trafileria Brambilla, oltre 10 mila metri quadrati di area industriale con amianto a poca distanza dall’ipermercato, il distretto sanitario e l’asilo”. Nei confronti dell’ex industria è già stata emanata un’ordinanza, “siamo in attesa che i lavori vengano eseguiti, ma siamo molto preoccupati, la scadenza dell’ordinanza è il prossimo settembre e i lavori non sono ancora iniziati, ci fa pensare che non avrà buon esito”. In tal caso il gruppo si dice pronto a nuove pressioni: “faremo un esposto alla nuova Amministrazione, se saremo noi prenderemo in mano la situazione, se vincerà qualche altra forza politica chiederemo di procedere con segnalazione alla Procura della Repubblica per omessa esecuzione dell’atto ordinativo nei confronti della proprietà” continua Colosimo.

Diverse le proposte illustrate nel volantino che i componenti del gruppo hanno distribuito ai passanti, fra queste l’attivazione di uno sportello ad hoc e momenti informativi, l’introduzione di incentivi per la rimozione dell’amianto, un’opera di verifica su aree particolarmente sensibili e l’accesso a bandi di finanziamento del Ministero per il 2018 e 2019.

“Lo Stato ha messo a bilancio dei fondi, abbiamo le scuole elementari con ancora presenza di amianto, sono stati fatti degli interventi di ‘confinamento’, ma non riteniamo etico avere una struttura scolastica non perfettamente sicura. Le scuole vanno bonificate e rilanciate, messe in sicurezza una volta per tutte” ha concluso Diego Colosimo.