Pizzeria della Legalità e concorrenza, Brivio rassicura i commercianti

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L'ingresso dell'ex pizzeria Wall Street
L'ingresso dell'ex pizzeria Wall Street
L’ingresso dell’ex pizzeria Wall Street

LECCO – “Ci sono dei vicoli normativi che regolano la gestione di tutti i beni confiscati e a cui ci dobbiamo attenere. Spiace per le incertezze dei commercianti ma non è una scelta nostra, è un vincolo insito nel bene, ma vigileremo affinché non ci siano problematiche per le altre attività”.

Il sindaco di Lecco, Virginio Brivio, replica così alle parole di Caterisano, presidente della FIPE Confcommercio, che si era detto preoccupato per la possibilità che il progetto di recupero dell’ex pizzeria Wall Street, confiscata all’ndrangheta negli anni ’90, e di trasformazione nella “Pizzeria della Legalità” possa causare concorrenza sleale con la sua attività agli altri locali della città.

Pur spiegando di non essere contrario alla rinascita in chiave sociale di un ristorante prima in mano alla mafia, Caterisano spiega: “La nuova pizzeria avrà vantaggi di partenza inaccettabili: chi la gestirà avrà un’attività pronta ‘chiavi in mano’ pagata con i soldi pubblici, avrà costi più bassi e potrà praticare prezzi concorrenziali che rischiano di stravolgere la piazza. In pratica sarà tutelata e protetta e non avrà rischio d’impresa. A me non sembra una cosa corretta!”

Il sindaco Brivio, alla pubblicazione del bando pubblico per la gestione del locale di via Belfiore, aveva inviato una mail all’associazione dei commercianti, illustrandoli sulla situazione citando quanto stabilito per legge: “Il bene immobile può essere assegnato a titolo gratuito e nel rispetto del principio di trasparenza , adeguata pubblicità e parità di trattamento, a comunità, anche giovanili, ad enti, ad associazioni maggiormente rappresentative degli enti locali, ad organizzazioni di volontariato, a cooperative sociali o a comunità terapeutiche e centri di recupero e cura di tossicodipendenti, nonché alle associazioni di protezione ambientale”.

“Il bando ad evidenza pubblica – rassicura il sindaco – può essere destinato esclusivamente ai soggetti sopra descritto e, nel rispetto dei principi di trasparenza e trattamento, non può essere riservato a quanti operano nel comune di Lecco. Il Comune – conclude il primo cittadino – vigilerà per quanto di competenza e in sinergia con gli altri enti onde evitare attività lesive della libera concorrenza e delle pari opportunità”.

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