Ponte Vecchio e viabilità, M5S: “E’ una guerra tra due zucche”

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Ponte Azzone Visconti

LECCO – “Nella giornata di San Nicolò, Patrono di Lecco, che avrebbe dovuto essere dedicata ai “pomm” per i bambini, i cittadini lecchesi hanno dovuto, invece, subire disagi e ritardi dovuti ad una nuova puntata della guerra tra due zucche”.

Così il gruppo dei Cinque Stelle di Lecco ha definito il “caso” del Ponte Vecchio e l’iniziativa del Comune di Pescate che sabato, nel giorno del patrono di Lecco, ha chiuso per tre ore lo svincolo al Terzo Ponte per protestare contro il senso unico in uscita istituto da oltre un anno sul ponte Azzone Visconti.

“Da una parte una zucca “piddina”, lecchese, che, nella sua tracotante arroganza, perpetua la sua devastante azione amministrativa, a totale svantaggio e disagio dei cittadini lecchesi, nel campo della viabilità e dell’ambiente – dicono i grillini in una nota riferendosi al vicesindaco Campione – Dall’altra una zucca “padana”, della vicina Pescate – in riferimento al primo cittadino leghiesta Dante De Capitani – che con atteggiamenti autoritari, da sceriffo come si piace definirsi, ritiene di potersi comportare come se fosse un “padre padrone” e di poter infliggere disagi e vessazioni a chiunque abbia la sventura di transitare nel suo feudo”.

zucche“La prima zucca, nel suo farneticante delirio di onnipotenza che lo sta portando a modificare, in peggio, la viabilità di molti rioni, ha deciso, ad inizio estate, che, basta, dal Ponte Vecchio non si doveva più entrare in Città. Il tutto per quattro piote danneggiate delle passerelle laterali. Con la complicità di una Sovraintendenza che si è inventata un obbrobrio di parapetti, che nulla hanno a che fare con il ponte e l’hanno reso non solo più brutto, ma anche architettonicamente irriconoscibile, ha ristretto le carreggiate, altro marchio di fabbrica (vedi Corso Matteotti), creato una inutile e pericolosa corsia ciclabile e pedonale, ed imposto, dopo lunghe discussioni e contro il parere di molti, un blocco all’entrata in Città da quel ponte – prosegue la nota dei Cinque Stelle – Poiché è “notorio” che Lecco è la Città dei ponti, dato l’elevato numero esistente, ben tre di cui uno lungo una superstrada, un provvedimento delirante e deleterio per il traffico cittadino e di cui continuano a “ringraziarlo” i residenti del quartiere Lazzaretto di Lecco e del Porto di Malgrate precipitati in un revival di disagi che pensavano di aver superato definitivamente vent’anni fa con l’apertura dello attraversamento”.

“La seconda zucca – scrivono ancora – anch’essa vittima di un farneticante delirio, questa volta padano, al grido di “Padroni in casa nostra”, come se i cittadini di Pescate e Lecco fossero qualcosa di diverso tra loro e non vicini di casa, ha deciso di intraprendere un’azione muscolare. Con motivazioni ufficiali, da Lui stesso smentite per sottolineare lo scopo punitivo della sua iniziativa, ha chiuso, nella mattinata di sabato scorso, l’accesso al Ponte Manzoni, o Terzo Ponte che dir si voglia, creando disagi, lungaggini ed arrabbiature a chi avesse avuto la sventura di transitare di là. Anche in questo caso sono stati soprattutto i cittadini del Lazzaretto e del Porto a pagare le conseguenze maggiori in termini di vivibilità, ma questo, alle due zucche, nella loro farneticante contrapposizione, poco importa. Importante è ribadire la loro “onnipotenza” e circoscrivere il “loro” territorio”.

Secondo i grillini “le due Città si meritino Amministratori decisamente migliori” e il M5S avrebbe elaborato una proposta propria, “risolutiva e rispettosa delle esigenze delle comunità e dei cittadini, siano essi automuniti o ciclisti e pedoni, per il Ponte Vecchio”.

“Farà parte del nostro programma per Lecco 2015. Chi vivrà, vedrà. Per intanto subiamo la guerra delle zucche”.