LECCO – “Si dice che prioritariamente i dipendenti delle Provincie debbano essere acquisiti dai Comuni ma fino ad oggi questo passaggio non trova esplicazione in alcun atto”.
Ancora non si chiarisce il destino dei lavoratori di Villa Locatelli interessati , come i loro colleghi degli altri enti provinciali, della riorganizzazione decisa dal Governo e la riduzione del 50% dell’organico che a Lecco colpirà 120 persone. Le premesse vorrebbero che questi dipendenti venissero ricollocati in altri enti locali ma ad oggi non sembra esserci certezza per questi lavoratori.
“Sappiamo soltanto che entro il 31 marzo dovrà essere stilata la lista dei dipendenti che verranno messi in mobilità – spiega Enzo Cerri di FP Cisl Lecco – ma non sappiamo dove i dipendenti andranno a finire. Questa è la cosa che non è stata ancora chiarita, né dal Governo né da tutte le varie circolari che sono state emanate. Non è vero che il dipendente pubblico ha il posto sicuro, viene trattato come quello privato e messo alla porta”.

Per questo motivo i lavoratori della Provincia di Lecco hanno deciso di presidiare i cancelli di Villa Locatelli, sede dell’ente, in concomitanza con il Consiglio Provinciale di mercoledì sera.
“Oltre ai dubbi e alle incertezze dei lavoratori che potrebbero perdere il posto – prosegue Catello Tramparulo di FP Cgil – ci sono dubbi che riguardano anche le funzioni, i servizi ai cittadini che oggi fanno capo alla Provincia e quali saranno gli enti che se ne faranno carico in futuro. Penso al riscaldamento nelle scuole, alla manutenzione delle strade, non sappiamo se andranno alle Regioni o ai Comuni che oggi sono già gravati dal patto di stabilità”.
Esclusi dalle liste di mobilità i lavoratori del centro dell’impiego il cui destino, secondo un ultima circolare ministeriale, dovrebbero confluire nell’agenzia nazionale del lavoro idealizzata dal Job Act, mentre una grande incognita peserebbe sugli agenti della Polizia Provinciale:
“Se per i lavoratori del centro per l’impiego il Job act dà un indirizzo e nelle previsioni c’è il trasferimento dei lavoratori in questa agenzia, sui corpi di polizia non c’è ancora nulla – Francesco Mazzei, rappresentante RSU – L’ipotesi è quella di un accorpamento con il Corpo Forestale dello Stato ma sono ipotesi e di definitivo non c’è nulla”.

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