S. Stefano: esche al veleno rimosse dal parco, “resta la preoccupazione”

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LECCO –“Sono state fortunatamente individuate in tempo e rimosse, ma i padroni dei cani restano in apprensione; c’è il timore che il fatto si possa ripetere mentre si porta il proprio cane a passeggio”.

Così l’associazione Pro Parco Amici Animali sul ritrovamento di esce avvelenate nel parchetto del rione di Santo Stefano.

“Si tratta di un fatto gravissimo che richiederebbe l’ individuazione del responsabile e che deve essere da subito monitorato con l’ ispezione accurata del luogo da parte delle autorità competenti in modo da escludere la presenza di altre sostante tossiche nascoste. A riguardo è vigente un’ ordinanza del Ministero della Salute che vieta espressamente queste azioni per il grave rischio che rappresentano per le persone, i bambini, gli animali e l’ ambiente”.

Domenica l’ associazione Pro Parco, recandosi sul posto, ha potuto constatare l’accaduto e ascoltare il parere di alcuni proprietari di cani che si trovavano al’ esterno dell’ area per il momento non accessibile.

“Abbiamo contattato immediatamente l’assessore Venturini e lunedì mattina l’ ufficio UDA si è messo immediatamente al lavoro per definire le azioni di intervento opportune. Da parte nostra vi sarà la massima collaborazione con il cittadini , amici del parco , per seguire la situazione e proporre all’ amministrazione comunale anche alcuni interventi indispensabili di manutenzione e valorizzazione dell’ area come fatto nei mesi scorsi per l’ area cani sita in via Polvara per la quale è stato preparato il progetto presentato in comune con i lavori da realizzare”.

“Le aree sgambamento cani sono importanti e necessarie nelle realtà urbane, per questo devono essere valorizzate , creandone anche di nuove nei rioni cittadini. A questo fine, a breve, informeremo delle iniziative che organizzeremo per raccogliere le proposte dei frequentatori dell’ area di S. Stefano”.

Sul caso è intervenuto anche Dario Spreafico della civica Vivere Lecco.

Il consigliere comunale Dario Spreafico (Vivere Lecco)

“Oltre il pericolo per gli animali- prosegue Sprefico – sussiste qualche probabilità che bambini, e anche adulti, possano in qualche maniera venire in contatto involontariamente con tale sostanze creando dei seri pericoli per la loro salute. Vivere Lecco nell’auspicare che tali fenomeni di sciacallaggio civico terminino al più presto, invita tutte le Forze dell’Ordine a intervenire tempestivamente al fine di monitorare e reprimere questi fenomeni, fattispecie concrete di reato, con la massima solerzia e determinazione. Si invita, in particolare, la Polizia Locale del Comune di Lecco, a posizionare apparecchiature di ripresa adatte a individuare i malintenzionati presso i parchi pubblici della città al fine di salvaguardare i cittadini da questi incresciosi fatti”.