Si chiude l’iniziativa “Per le vie delle croci”: “Ancora troppi morti sulle strade”

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La tappa in Basilica a Lecco

 

LECCO – “Con l’appuntamento del 31 maggio si è concluso il mese dedicato alla prevenzione degli incidenti stradali. Tutti gli eventi che avevamo programmato sono stati realizzati”.

Angelo Fontana, responsabile del settore sociale della Polisportiva Monte Marenzo, traccia un bilancio dell’iniziativa “Per le vie delle croci”: “Diciannove appuntamenti di preghiera per quanti hanno lasciato la vita sulle strade, diciannove occasioni di riflessione sulle cause dei troppi sinistri che procurano tante
sofferenze a familiari e amici delle vittime, nonché migliaia di ferite fisiche e morali”.

La tappa a Sant’Ambrogio a Milano

 

Tanti i luoghi raggiunti in diversi comuni delle province di Lecco, Bergamo e quest’anno anche Milano dalla Polisportiva di Monte Marenzo (area sociale) e dalla
Associazione Matteo La Nasa, promotori dell’iniziativa per il dodicesimo anno consecutivo. Al loro fianco cittadini colpiti negli affetti più cari da gravi incidenti,
parroci, amministratori locali e rappresentanti delle istituzioni.

“Purtroppo, il fenomeno non registra dati confortanti. Nel 2017 sulle strade della provincia di Lecco le vittime sono state 9, ma nei primi cinque mesi di quest’anno il
numero dei decessi è già arrivato a 11. Dietro ogni croce una persona che ci ha lasciato, dietro ogni croce il dramma di una famiglia che porta nel proprio cuore una ferita che, nonostante lo scorrere degli anni, non si rimargina. I momenti toccanti sono stati numerosi, soprattutto quelli che hanno raccolto le testimonianze dirette di quanti sono stati colpiti dalla scomparsa dei loro cari: Claudio Bertini, travolto a bordo della sua auto nel crollo del ponte sulla SS 36 nell’ottobre 2016; mentre nella Basilica San Nicolò, Monsignor Franco Cecchin, ha ricordato suo fratello prematuramente morto in un incidente stradale a soli 20 anni. A Bellano abbiamo pregato per l’Agente di Polizia Stradale Francesco Pischedda, deceduto a soli 28 anni mentre era in servizio lungo la statale 36. Nelle S. Messe di Erve e Vercurago si è ricordato in modo particolare Pietro Augruso di Lorentino, il giovane di 26 anni che ha perso la vita pochi giorni prima in un incidente motociclistico a Torre de’ Busi”.

Madonna del Ghisallo

 

E’ convinzione di tutti che ridurre drasticamente il numero degli incidenti stradali non solo è possibile, ma un doveroso impegno di ognuno: “E’ proprio in questo senso che pensiamo di orientare per il futuro le nostre campagne di sensibilizzazione nei confronti delle scuole di ogni ordine e grado. Primo perché i giovani sono le prime vittime degli incidenti stradali, inoltre perché riteniamo che i ragazzi siano i più ricettivi ad assumere comportamenti corretti nelle relazioni sociali, se debitamente supportati e formati. Questo proposito è nato, inoltre, dalla constatazione di come a tutti gli eventi sia mancata la presenza significativa dei giovani. Sono mancati proprio loro, che devono essere gli interlocutori privilegiati per ogni progetto di prevenzione degli incidenti stradali”.

Monte Marenzo

 

“Ringraziamo quanti hanno sostenuto anche questa volta il nostro sforzo – ha concluso Fontana -. I parroci, i sindaci, i rappresentanti delle Istituzioni, le associazioni, la tv e la stampa locale, in particolare tutti i cittadini che hanno partecipato alle funzioni. Per la prima volta, abbiamo celebrato la S. Messa
nella Basilica di Sant’Ambrogio a Milano. L’Abate Carlo Faccendini ha celebrato la funzione di fronte a tantissimi fedeli, accompagnata dalle musiche dei ‘Picett del Grenta’ di Valgreghentino. Ci è sembrato importante allargare il circuito di questa campagna ad una delle aree metropolitane più importanti del Paese, perché in ogni terreno sia seminata la consapevolezza che gli incidenti stradali devono essere ridotti, senza se e senza ma”.