Sull’Isola Viscontea il film “Tutti i rumori del mare”

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LECCO – Sarà proiettato martedì 11 settembre dalle 21 all’Isola Viscontea – con imbarco alle 20. In caso di maltempo la proiezione slitterà a giovedì 13 – il film di esordio del regista Federico Brugia “Tutti i rumori del mare”.

Un film indipendente, realizzato da The Family e Laokoon Filmgroup, giovane casa di produzione ungherese, e distribuito da Maremosso di Luca Lucini e Raffaello Pianigiani. Alla proiezione saranno presenti il regista Federico Brugia e il distributore Luca Lucini.

“Tutti i rumori del mare”, quasi interamente girato in Ungheria, affronta l’importante tema dell’identità. Protagonista è X (Sebastiano Filocamo), un uomo che ha deciso di non esistere e lavora per un’organizzazione criminale per la quale trasporta merci e persone, in particolare donne da avviare alla prostituzione di alto bordo.

Ad X viene chiesto di condurre in Italia Nora (Orsi Tóth), ma la donna è molto diversa da quelle che è abituato a trasportare. Il lungo viaggio da Budapest all’Italia in compagnia della giovane spingerà l’uomo a mettere in discussione la propria scelta di non-vita.

L’impossibilità di mettere a tacere le emozioni di un passato che ritorna, porterà il protagonista ad ascoltare finalmente tutti i rumori di quel mare grazie al quale era riuscito ad annullare la propria esistenza.

Tutti i personaggi del film vivono un impasse esistenziale: Thomas (Benn Northover), che impartisce ordini a X, è imprigionato in una storia d’amore tormentata e a senso unico, che lo porta a condurre una vita al limite; Nora, piccola e fragile donna che ha fame di vita e sogna un futuro migliore, vive nel fumo dell’incendio che da piccola le ha portato via la famiglia e potrà veder chiaro solo dopo aver superato l’abbandono; X vive nella convinzione di non esistere, di poter essere chiunque senza mai essere nessuno e sfuggire a se stesso, fino a quando la vita non lo ritroverà.

Il paesaggio è un elemento fondamentale della narrazione e il regista lo imprime in modo sbiadito e desaturato, quasi che gli sconfinati orizzonti del territorio ungherese raccontassero l’anima dei personaggi e le loro vite, in un continuo gioco di silenzi, ellissi e sospensioni.

La colonna sonora porta anche la firma di Malika Ayane che con Grovigli (Sugar Music 2011) chiude il film. Suo anche il cameo della femme fatale con la pistola di un film in bianco e nero, che la giovane Nora guarda sognante dal televisore di una stanza d’albergo. Citazione cinefila certo, ma anche eco simbolica in questo noir raggelato di Brugia.

Il regista porta sullo schermo senza moralismi e giudizi preconfezionati anche il problema della prostituzione e dei traffici illeciti con i Paesi dell’Est, fonte di reddito irrinunciabile della criminalità organizzata, spesso italiana, assecondata e sostenuta dalla compiacente distrazione della politica internazionale.

 

 

 

Federico Brugia, milanese, classe 1967, da oltre vent’anni realizza video musicali e spot, vincitori di numerosi premi in Italia e all’estero. La direzione di una serie di spot per BMW gli vale il titolo di “autore” della pubblicità italiana.

 

Tutti i rumori del mare (2011) è il suo primo lungometraggio.