LECCO – Brivio non si dimette e assicura: “Spiegherò tutto al magistrato e ai cittadini”. E’ quanto avrebbe riferito il sindaco ai dipendenti comunali, riuniti in un’assemblea straordinaria intorno alle 12.30 a Palazzo Bovara.
In mattina si erano fatte sempre più pressanti le voci che il primo cittadino potesse dimettersi alla luce delle ultime indiscrezioni dell’inchiesta condotta dalla DDA di Milano, tra le quali lo scambio di messaggi con il consigliere comunale Ernesto Palermo, arrestato mercoledì insieme al sindaco di Valmadrera, Marco Rusconi. Dettagli svelati ieri dal Fatto Quotidiano che, riportando le parole del giudice per le indagini preliminari, ritrarrebbero Brivio come “mediatore” tra il clan e il comune di Valmadrera.
Accuse grosse che, secondo le indiscrezioni, avrebbero spinto il sindaco a riflettere sul proseguo del suo mandato. Nessun passo indietro: Brivio intenderebbe affrontare di petto la situazione e dimostrare la sua estraneità a quanto gli sarebbe contestato.
Nell’incontro con i dipendenti, il sindaco ha ripercorso questi anni di lavoro soffermandosi su tutte le azioni concrete poste in atto dalla sua Amministrazione contro la criminalità organizzata. Si è detto ferito e con lui tutta la sua famiglia per quanto è stato scritto e detto nei suoi confronti. Alla fine tutti i dipendenti comunali hanno accolto il suo discorso con un grosso applauso e Brivio a fatica ha saputo trattenere lacrime di commozione forse miste a rabbia.
Alle 16 è prevista una conferenza stampa, convocata dallo stesso primo cittadino e alla quale parteciperà la giunta e alcuni consiglieri comunali.
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