Anziana truffata a Calolzio, l’assessore Cristina Valsecchi: “Fate attenzione”

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L’odioso episodio venerdì pomeriggio, i malviventi le hanno detto che la figlia era stata arrestata e doveva pagare

La raccomandazione è sempre la stessa: “Non abbassate mai la guardia e non aprire la porta a nessuno”

CALOLZIOCORTE – E’ successo un’altra volta, l’odioso episodio ai danni di una anziana è accaduto venerdì scorso a Calolziocorte. I malviventi, almeno due, hanno raggirato una signora. La tecnica è sempre la stessa, ma per riuscire nel loro intento i truffatori hanno utilizzato un’accortezza in più.

A raccontare l’episodio è l’assessore Cristina Valsecchi per mettere in guardia tutti: “Come al solito l’anziana signora è stata contattata al telefono da una ‘fantomatica’ persona, la voce era femminile, che si è qualificata come rappresentante della Prefettura. Ha detto alla donna che la figlia era stata arrestata e che se non avesse pagato sarebbe andata direttamente in carcere”.

L’assessore Cristina Valsecchi

La vittima del raggiro è stata subito colta dai dubbi, soprattutto ricordandosi delle raccomandazioni, ma “i truffatori, che sapevano i nomi dei figli, con delle scuse sono riusciti a trattenerla al telefono impedendole di riattaccare per chiamare i famigliari e verificare se ciò che le veniva raccontato fosse vero. La persona al telefono le ha detto di stare tranquilla che presto sarebbe arrivato a casa un incaricato per ritirare la somma e infatti, quando erano ancora al telefono, è suonato il campanello e l’anziana ha aperto”.

Inutile dire che i malviventi hanno portato via gioielli e oggetti di valore e si sono dileguati. Alla signora non è restato altro da fare che sporgere denuncia. L’assessore Cristina Valsecchi però vuole mettere tutti in guardia: “E’ importante continuare ad avvisare la popolazione, la prudenza non è mai abbastanza e le raccomandazioni non sono mai troppe. Lo schema è sempre il solito, ma in questo caso i truffatori hanno avuto la scaltrezza di trattenere la donna al telefono impedendole di chiamare i famigliari. La raccomandazione è sempre la stessa, non aprire la porta a nessuno”.