Forza Italia attacca Brivio: “Pressioni ‘interne’ sul PGT?”

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    nuova sede forza italia 13 settembre 2013 (5)

    LECCO – Forza Italia all’attacco del sindaco Brivio, dopo lo scandalo che ha visto portare in carcere il sindaco di Valmadrera, Marco Rusconi, ma soprattutto il consigliere comunale Ernesto Palermo, eletto tra le fila del PD e accusato dalla DDA di essere il tramite tra il clan dei Trovato e la politica locale.

    Per questo Forza Italia chiede un’ “opportuna” verifica sulla legittimità di tutti i consensi elettorali incassati dal sindaco Brivio, nella vittoria definita dai berlusconiani come “risicata” e “oggi più che mai velata da ombre e interrogativi del tutto evidenti”.

    Il partito di centrodestra definisce anche come “maldestro tentativo” quello di Brivio di voler circoscrivere e ricondurre i fatti in questione al solo contesto valmadrerese. “E’ veramente difficile sostenere che non sapesse nulla – denunciano da Forza Italia – dopo che anni di indagini della magistratura, anche nella nostra provincia, hanno chiaramente dimostrato come le ‘metastasi’ della connivenza si erano sviluppate e diffuse in una vasta area grigia del territorio di casa nostra e come ulteriormente evidenziato dalle ultime indagini”.

    Virginio-brivio“Ancora più difficile – proseguono – ‘chiamarsi fuori’ se è vero che lo si è già sommessamente ammesso durante una intervista dell’anno passato, nuovamente resa pubblica in queste ultime ore – in riferimento alla registrazione dell’incontro tra il primo cittadino e gli esponenti di Qui Lecco Libera, nella quale il sindaco ammetteva di conoscere di un’indagine nei confronti del consigliere Ernesto Palermo – Ci spieghi!”

    Forza Italia si è detta “preoccupata” in modo particolare riguardo allo “strano e farraginoso iter che ha caratterizzato la tardiva adozione del PGT comunale”, di cui parte della documentazione è stata sequestrata da parte delle autorità durante le perquisizioni di mercoledì, qualche ora dopo gli arresti.

    “Gli ingiustificabili e annosi ritardi – scrivono – che hanno accompagnato il cammino dell’indispensabile e importante strumento urbanistico fanno nascere molti dubbi. Alla luce degli eclatanti ultimi fatti di cronaca ci si chiede, inoltre, quali fossero le vere motivazioni che hanno costretto l’amministrazione comunale a tali, lo ripetiamo, ingiustificabili ritardi? Se lo sa il sindaco lo dica chiaramente alla città”.

    Un ritardo nell’adozione del PGT che, rimarcano da Forza Italia, “ha visto il nostro comune perdere il premio, da un milione di euro, riservato da Regione Lombardia ai comuni più virtuosi”.

    “La mancanza di trasparenza e la pressocché inesistente condivisione nell’iter di approvazione del PGT da parte delle forze vive del contesto nel quale viviamo e operiamo, da cosa sono state generate? Da chi era voluta questa ermetica chiusura ai contributi di uomini e donne, lecchesi, di buona volontà? Che tipo di problemi “interni” c’erano in seno all’amministrazione comunale?” si domandano dal centrodestra.

    Dal partito si chiedo anche se sia legittimo pensare “che in comune ci siano state non meglio precisate ma efficientissime pressioni altrettanto interne, capaci di influenzare pesantemente la predisposizione del PGT”.