LECCO – Chiesa stracolma con tantissima gente che ha voluto dare l’ultimo saluto a Fabrizio Petralli. La chiesa vecchia e quella nuova non sono bastate a contenere il fiume di persone che si sono radunate così anche nel portico e nel cortile della Chiesa di Germanedo per seguire la funzione.
Su tutti spiccano le divise biancorosse della Pol. Rovinata, presente al gran completo con atleti ed allenatori per salutare colui che fu tra coloro che diedero maggiore impulso allo sviluppo della società. Petralli infatti dopo le giovanili nel Como di Tardelli ed un successo sfiorato, ha scoperto la sua malattia che lo ha costretto ad un vero e proprio calvario tra dialisi, operazioni, ricoveri. Mai però la sua voglia di vita è scemata; anche a lui si deve il grande sviluppo del settore calcio della Pol. Rovinata che lo vedeva impegnato negli anni su tutti i fronti, sempre pronto a dare il suo contributo tecnico ed umano.
E’ poi da ricordare l’impegno in Comunità Pastorale: attivissimo nel coro parrocchiale, sempre al fianco della moglie Paola nell’organizzazione e sempre in prima fila ad ogni evento e festa organizzato in Oratorio o in Chiesa.
Dopo una breve processione dalla Casa Parrocchiale dove era stata allestita la camera ardente, i funerali sono stati celebrati dal parroco Don Alberto Cappellari insieme ai sacerdoti della Comunità Don Andrea Bellani, Don Francesco Scanziani, Don Giuseppe Buzzi, Padre Remo Rota. Hanno voluto esserci anche Don Lucio Galbiati, amico di famiglia, Don Ernesto Brioschi e Don Antonio della Bella dell’Ospedale di Lecco. Presenti anche Don Lorenzo Passoni, Don Davide Consonni e Don Giovanni Olciati che negli anni si sono succeduti nel ministero a Germanedo ed hanno potuto intrecciare rapporti di sana amicizia con Fabrizio. Tra i numerosissimi fedeli, erano presenti a titolo personale anche il sindaco di Lecco Virginio Brivio, Filippo Boscagli e l’ex-ministro Roberto Castelli.
Commovente la lettura dei ringraziamenti del fratello ai presenti, ai lavoratori dell’Ospedale ed ai parenti tutti per la vicinanza. Anche la Pol. Rovinata ha portato i suoi saluti con un comunicato apparso sul sito nei giorni scorsi.
“Venerdì mattina ci ha lasciato il nostro amico Fabrizio. Ha dedicato parte della sua vita alla nostra società sportiva (più di 30 anni); ha ricoperto diversi ruoli: vicepresidente, dirigente, allenatore, magazziniere; ma più di tutto amava stare con i ragazzi e usava lo Sport come strumento per educarli e farli crescere. La sua voglia di vivere, l’amore per la vita e la sua fede li trasmetteva tutte le volte che incontrava i ragazzi sul campo o negli spogliatoi, raccontava spesso di sé stesso e delle sue fatiche come esempio per superare gli ostacoli di tutti i giorni. Per molti di noi è stato un maestro, alcune volte silenzioso, altre alzando la voce (ci ricordiamo tutti le sue fisse sui palloni, se si consegnavano 20 palloni guai se ne mancava solo 1 alla fine dell’anno). Non sono parole di circostanza, Fabrizio era proprio così.
Grazie di essere stato con noi, grazie di averci dedicato tanto tempo, grazie per averci insegnato i valori veri dello Sport, ma soprattutto grazie di essere stato un Dono per tutta la Comunità”.
Dopo le esequie la salma è stata portata al cimitero di Castello per la tumulazione. Coerente con tutto lo stile magari a volte rude ma sempre generoso della sua vita, la scelta della destinazione delle offerte, interamente donate a Padre Remo Rota, missionario adottivo di Germanedo che tra poco tornerà in Congo.
Al campo sportivo di Germanedo, solitamente luogo chiassoso e pieno di vita, anche oggi i cancelli sono chiusi e campeggia una foto di Fabrizio con un piccolo omaggio floreale. Tutte le sezioni della società sportiva hanno sospeso allenamenti e partite da Venerdì 11 a Lunedì 14 Ottobre compresi. Un piccolo segno, che risulta però grande e significativo, specialmente di questi tempi dove a tutti i livelli il motto è: “the show must go on” sempre e comunque. Lo sport invece si deve fermare, riflettere, ricordare: è la stessa essenza di “Sport”.
Nella sua omelia don Francesco Scanziani, che è stato molto vicino a Fabrizio ed alla famiglia durante tutta la sua vita, ha più volte rimarcato di non voler ricordare Fabrizio con immagini proprie, ma ha esortato tutti i presenti a ricordare e testimoniare l’esempio di Fabrizio ognuno con i propri ricordi per “trarre spunto” dall’esempio di sofferenza e voglia di vivere di Fabrizio.
Ecco così che già nei giorni scorsi sul libro delle firme venivano scritti numerosissimi i messaggi di cordoglio, ma anche su Facebook, mezzo di comunicazione prediletto dai più giovani, non sono mancati i messaggi idealmente indirizzati a Fabrizio da parte di tantissimi suoi ex allievi ed amici. Tra i tanti messaggi ne segnaliamo alcuni, per dare testimonianza della figura di Fabrizio e ricordarlo come chiesto, proprio con le parole di chi l’ha conosciuto.
FILIPPO BOSCAGLI (Capogruppo PDL in Comune a Lecco)
Fabrizio è scomparso ieri sera. Il primo allenatore che mi volle in rosa (siamo nel recente ’97…) nella mia lunga e bellissima esperienza in maglia biancorossa, che non mi hai mai risparmiato battute sulla politica tanto bonarie quanto pungenti dopo aver cercato di spiegarti gli schemi utilizzando la stampella per indicarti la posizione.
Un pezzo di storia della Rovinata, con 30 anni di attività per la più importante realtà giovanile di Germanedo e probabilmente della città di Lecco. Una persona che ha dato davvero tutto per le centinaia di persone con cui ha collaborato in questi decenni.
AMPELLIO RAMAIOLI (allenatore 2 categoria Pol. Rovinata)
Si sente parlare spesso di bandiere nel calcio, poi pensi ad una persona che dedica trent’anni della sua vita alla Rovinata, fino all’ultimo momento che può, ecco pensi a queste persone e poi capisci il significato di “bandiera di una squadra”. Ciao FABRY grazie di tutto ciò che ci hai insegnato!
UN AMICO ED EX-GIOCATORE DELLA POL. ROVINATA
Oggi se ne va un allenatore che per gran parte della mia vita ho avuto alla Rovinata. Nessuno ci litigava come ci litigavo io, eravamo cane e gatto tali che una volta smesso di giocare a calcio è venuto a mancare persino il saluto. L’ha divorato una malattia di cui parlava sempre, perché forse parlarne riusciva a stare meglio, l’ho visto in tanti letti di ospedale ma mai mi sarei aspettato di sapere oggi che se n’è andato. Quello che volevo dirti è che, nonostante tutto, hai formato gran parte della mia infanzia, e per questo devo ringraziarti. Ciao Fabrizio.
VALERIO RUSCONI (portiere ed allenatore nato, cresciuto e tutt’ora abitante a Germanedo, già premiato nel 2003 con il premio Fair Play dell’anno)
Chi è un allenatore? Un allenatore è una persona che prepara la squadra per raggiungere un obiettivo. Tu Fabrizio, prima di essere allenatore, eri Uomo, Educatore, Amico! Hai iniziato ad allenarci in 4 elementare per portarci in terza categoria nonostante la tua malattia a tratti te lo impedisse. Quante trasferte con il “Regata”! E poi quante delusioni calcistiche ma tante tante tante soddisfazioni insieme! Ricordo che alla partitella di fine allenamento davi tu il calcio d’inizio e immancabilmente facevi il tunnel al primo che ti veniva incontro e gli dicevi “pollo chiudi le gambe!”.

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