I ladri di telefonini colpiscono ancora, la Polizia li acciuffa

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    smartphoneLECCO – Era successo a marzo nel rione di Maggianico (vedi articolo) a Lecco e ad inizio luglio a Garlate (vedi articolo) e ora i ladri di smartphone si sono rifatti vivi colpendo di nuovo in città, in via Isonzo, ma questa volta gli agenti della Squadra Mobile li hanno rintracciati e presi.

    Il fatto è accaduto ieri, venerdì, secondo un copione ormai conosciuto: il ladro si è avvicinato ad un tizio chiedendo di poter fare una telefonata con il cellulare della sua ragazza. Avuto il consenso ha effettuato una chiamata e chiacchierando si è allontanato. Quando la ragazza, proprietaria dell’Iphone 5, ha “mangiato la foglia”, ormai era troppo tardi, il ladro era già salito sull’auto del complice mentre la giovane, nel tentativo di recuperare il telefono, ha rischiato di farsi travolgere dall’auto venendo scaraventata a terra e procurandosi diverse lesioni. 

    Allertate le forze dell’ordine, la Squadra Mobile di Lecco ha avviato subito un’indagine per cercare di risalire al veicolo e all’identità dei due malviventi. E infatti, grazie alle immagini acquisiste dal sistema di videosorveglianza cittadino, gli agenti sono riusciti a risalire al veicolo usato dai due ladri riconoscibile anche da alcuni dettagli presenti sulla carrozzeria. A quel punto, è stato effettuato un accertamento dei veicoli in transito identificando il veicolo e i due fuggitivi. In particolare, il ragazzo che aveva chiesto il telefono in prestito è stato riconosciuto dalla vittima e da altri testimoni.
    I due sono stati quindi rintracciati e perquisiti nelle rispettive abitazioni presso le quali sono stati trovati ulteriori riscontri al fatto che fossero proprio loro i responsabili del furto.
    Singolare la circostanza emersa durante l’attività  relativa a colui che si era impossessato del telefono, il quale ha cercato di modificare quasi cancellandole le impronte digitali dei polpastrelli, per evitare di lasciare tracce dopo il reato compiuto.

    I due autori, di nazionalità italiana, residenti a Calolziocorte e Valmadrera rispettivamente G. M. e A. M. di 19 e 35 anni sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria per il reato di rapina in concorso, il 19enne anche per il reato di “fraudolente alterazioni per impedire l’identificazione o l’accertamento delle qualità personali”.