LECCO – Per quanto diminuito, permane il problema dei furti in Provincia di Lecco, soprattutto di quelli in abitazione. Una piaga difficile da curare, ma contro cui l’impegno delle forze dell’ordine è massimo, così come testimonia anche l’attività della Procura di Lecco in materia di furti.
Nell’anno giudiziario (da luglio 2016 a giugno 2017) sono state 1.917 le notizie di reato iscritte (+1,43%) rispetto all’anno precedente, di cui 1.599 a carico di ignoti. Quasi duemila (1.983) i furti registrati durante l’anno in abitazione privata, ovvero una media di 5 al giorno.
Più netta la diminuzione delle notizie di reato per rapina, 73 contro le 80 dello scorso anno (-8.75%).
La quasi totalità degli episodi rimane impunita, come ammesso dallo stesso Procuratore Capo Antonio Chiappani: “Qualcosa si sta muovendo grazie alle telecamere di videosorveglianza, ma questo riguarda soprattutto le bande organizzate di ‘professionisti’ che vengono in Provincia da fuori, magari a bordo di auto rubate. La maggior parte dei furti in abitazione – ha proseguito Chiappani – vengono però compiuti dai cosiddetti ladri acrobati, quelli che si arrampicano sui canali e aprono le porte con i piedi di porco o comunque scassinando. Cercano oro, gioielli, e in generale oggetti vendibili, televisioni, pc, cellulari: di solito questo materiale viene rintracciato dopo pochi giorni in Albania o in altri paesi dell’est” ha detto Chiappani, che ha quindi invitato alla prudenza: “Purtroppo gli episodi sono ricorrenti, soprattutto, nell’ultimo periodo, nella zona del meratese. I residenti possono e devono disincentivare i furti. Statisticamente è stato provato che gli episodi avvengono nelle ore serali o in piena notte. Il consiglio è di lasciare le luci accese e le tapparelle alzate quando si esce di casa la sera per una cena o un aperitivo, e di mettere le inferriate ai primi piani”.

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