LECCO – Un pianto di rabbia misto a dispiacere quello della signora C. C., vittima del furto compiuto ieri sera, martedì, alle 20.45 circa, nella sua casa di via dell’Isola a Lecco.
“Ho una rabbia dentro… hanno rubato l’oro di famiglia, gli affetti e i ricordi di una vita. E’ come se avessero rubato una parte della mia vita. E’ questo che mi addolora e mi incattivisce”.
Più che comprensibile lo sfogo della signora, che trova comunque la forza di raccontare l’episodio di ieri sera. “Eravamo in casa, quando mia mamma, quasi ottantenne, è scesa per chiudere le finestre dell’appartamento dove viveva nostra nonna, quando ha trovato tutto sotto sopra. Quando l’abbiamo raggiunta, è stato a tutti evidente cos’era successo. Non c’era più una cosa in ordine, cassetti aperti, armadi svuotati, impronte di fango ovunque, per poi scoprire che l’oro era sparito. I ladri avevano fatto razzia dei gioielli di famiglia”.
A quel punto sono stati allertati i Carabinieri “che – prosegue la signora – in meno di un minuto sono arrivati sul posto e voglio ringraziare per la celerità. Il sospetto è che mentre controllavamo l’appartamento, i malviventi fossero ancora in giardino, trovando il tempo controllare i gioielli per poi guadagnare la via di fuga verso il lago. Infatti mio marito che è andato in giardino, li ha sentiti scappare ritrovando la borsetta contenente i preziosi in acqua che galleggiava”.
Stando a quello che si è potuto constatare, come spiegato, i ladri sarebbero entrati forzando una finestra dell’appartamento posto al primo piano, quindi avrebbero agito indisturbati, fino all’arrivo della mamma. A quel punto sarebbero usciti dalla porta finestra e, probabilmente, dopo essersi nascosti nel giardino che dà sul lago sono fuggiti con la refurtiva.
“Sto vivendo momenti bruttissimi – racconta la signora – Ieri sera avevo persino schifo a toccare le mie cose. Non si tratta solo del danno economico, che comunque c’è, ma di quello affettivo e psicologico. Hanno violato il nostro spazio domestico e hanno generato in me paure e ansie che probabilmente non mi lasceranno più”.

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