In tantissimi giovedì mattina per l’ultimo saluto a Mario Ronzoni, morto investito in lungolago
Il prevosto Milani: “Mario un passo alla volta ha costruito il bene. Ci mancherai”
LECCO – “Nei colloqui quotidiani con Mario c’è una frase che mi diceva praticamente tutti i giorni: ‘un passo alla volta’. Ho così provato a sentirla nel cuore, questa frase, in queste ore di dolore, e di farla diventare un po’ la guida di questa omelia”.
Mons. Milani: “Mario ha costruito il bene”
Parole commosse quelle del prevosto di Lecco, Mons. Davide Milani, durante i funerali di Mario Ronzoni, il 71enne lecchese scomparso dopo essere stato investito sul lungolago da un camion mentre attraversava la strada. Questa mattina, giovedì 31 ottobre, tantissime le persone che hanno voluto dare l’ultimo saluto a Mario, conosciutissimo in città, soprattutto quale collaboratore della Parrocchia San Nicolò ed ex insegnante di religione.
“Mi sono interrogato sul perché siamo così tanti: persone, familiari, amici, sacerdoti – ha detto Mons. Milani – non fraintendetemi, non metto in discussione la straordinarietà della persona che era Mario. La verità è che noi siamo qui così tanti perché ci sentiamo beneficati dalla sua vita: Mario ha costruito il bene, un passo alla volta, ne ha fatto tanto. Ora non dobbiamo lasciarci vincere dalla paura. Questo incidente parla alla nostra fede e non possiamo eludere una domanda: perché è successo? Che l’abbia voluto Dio non regge. Io come voi non crediamo in un Dio buono che gioca con la vita delle persone. No. Ci sono le responsabilità degli uomini, che andranno attribuite e accertate. E se non possiamo rispondere alla domanda perché è successo sappiamo cosa vuol dire: tutti noi abbiamo bisogno di un salvatore”.
“Un passo alla volta anche per me – ha concluso il prevosto – che sto scoprendo in questi giorni quanto eravamo diventati amici. Gli avevo chiesto di prendersi cura anche della mia fede, sono un cristiano in cammino anche io. Mi mancherà. Me lo immagino a servire la Pasqua del Signore, felice”.
La Messa è stata celebrata dal vescovo Roberto Busti, presenti diversi sacerdoti e il vicario episcopale Mons. Maurizio Rolla: “Mario era un uomo di Dio, nato dentro questa diocesi, lo ricordo con affetto per quanto fatto” ha detto.
Il ricordo delle figlie
Commosso e composto anche il ricordo delle figlie, Chiara e Nicoletta, letto a fine del rito, e della moglie Grazia, che ha voluto ringraziare tutti i presenti per la vicinanza manifestata in questi giorni.
“Vogliamo dirti grazie per essere stato un papà esemplare, hai lasciato un segno indelebile nella nostra crescita e ci hai fatto diventare grandi con la convinzione che come lavoro avremmo fatto qualcosa per gli altri. Se sono diventata un’educatrice professionale lo devo a te e al tuo esempio”.
“I tuoi nipoti Giulia, Francesca, Matteo e Davide sono le stelle che ti hanno fatto brillare gli occhi. C’è già tanto di te, anche dentro di loro. Cresceranno con la consapevolezza di avere avuto un nonno eccezionale e la tua chiesa gremita di gente, è qui piena di amici amici tutti per te a dimostrare questo. Aiutaci a capire che non te ne sei andato ma che, se possibile, adesso sei ancora più vicino a noi”.
Il corteo e la sepoltura
Al termine della messa un silenzioso corteo si è avviato verso il Cimitero Monumentale dove Mario riposerà per sempre.