Leuci, lavoratori in rivolta: parte il presidio della fabbrica

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LECCO – “Resteremo in fabbrica giorno e notte”. La protesta dei lavoratori della Leuci arriva ad una nuova svolta, forse la più forte decisa negli ultimi anni: un’assemblea permanente, con il presidio ininterrotto della fabbrica per contrastarne la chiusura che dovrebbe giungere con la fine dell’anno.

Una scelta adottata dai lavoratori in accordo con i sindacati giunta nel pomeriggio di lunedì e subito messa in atto; una scelta giunta dopo il “no” del patron della storica azienda lecchese, Giuliano Pisati, ad aprirsi agli imprenditori interessati ad acquistare o affittare parte dell’area, affossando, di fatto, il progetto di rilancio industriale (la “Cittadella della Luce”).

“Questo dire pretestuosamente no alle concrete offerte sul tappeto da parte di Pisati smaschera ulteriormente ed inequivocabilmente, come da tutti ormai percepito, la sua preordinata azione predatoria nei confronti del nostro Territorio” spiegano i lavoratori in un comunicato.

Domani Pisati potrebbe giungere al tavolo di lavoro chiesto a gran voce dai lavoratori alle istituzioni e che si terrà verso le 13 in Prefettura, anche se i lavoratori non nutrono grandi speranze sulla sua presenza. Loro però ci saranno e dalle 12.30, però presidieranno l’ingresso della Prefettura.