Maltempo, attivata l’Unità di Crisi. Le indicazioni agli automobilisti

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LECCO – In caso di chiusura della SS36 da parte di Anas in direzione Lecco, si consiglia l’uscita Bione e successiva direzione in corso Martiri e lungolago per i mezzi pesanti, se dovesse chiudere invece la SS36dir sempre da parte di Anas, il traffico verrà deviato sulla vecchia Lecco-Ballabio dove verrà istituito il senso alternato di marcia per evitare il blocco dei mezzi pesanti.

Sono le indicazioni diffuse dal Comune di Lecco in previsione del maltempo che potrebbe creare nuovi disagi in giornata, con un nuovo peggioramento annunciato dalle ore 14.00 con particolare intensificazione tra le 15.00 e le 17.00.

Dopo la ‘bomba d’acqua’ e la situazione di caos viabilistico già vissuto nelle scorse settimane, l’amministrazione comunale non vuole farsi cogliere impreparata e ha attivato ha attivato l’Unità di crisi locale (UCL) con il coinvolgimento dei tecnici degli Uffici comunali e degli Assessorati coinvolti  (Lavori Pubblici/Viabilità), Protezione civile, Polizia Locale, Silea, Econord e Alpini. L’UCL resterà attiva fino al superamento dell’allerta meteo.

L’Unità sta procedendo con attività mirate di monitoraggio dei versanti e dei corsi d’acqua cittadini e di prevenzione di eventuali pericoli per la pubblica incolumità.

 

In particolare, dalle prime ore del mattino i tecnici del Comune con gli operatori di Silea ed Econord sono al lavoro per la pulizia straordinaria di tombini, caditoie e materiali di vario genere rinvenuti sulle strade (rami, fogliame) con maggiore attenzione ai viali alberati. La Polizia locale sta raccogliendo tutte le segnalazioni che necessitano di interventi immediati, controllando costantemente i sottopassi stradali di via Carlo Alberto, via Gomes e via Amendola dove potrebbero verificarsi allagamenti, al momento non riscontrati.

In via Carlo Porta, il sensore idrometrico sul fiume Caldone alle ore 4.00 ha registrato  110 cm, mentre alle ore 8.00 il torrente si è abbassato a 80 cm. Il limite per l’esondazione è di 137 cm.

Monitorati dagli Alpini anche gli altri torrenti cittadini e i versanti franosi più a rischio (S. Egidio, via Movedo, Pradello).