La famiglia del sospettato numero uno per la morte di Salvatore De Fazio ha nominato un avvocato
Dell’uomo, residente a Calolzio, ancora nessuna traccia. Domani l’autopsia sul corpo della vittima
LECCO – “Non ho niente da dichiarare, devo ancora visionare tutte le carte”. Marcello Perillo è stato da poche ore nominato l’avvocato difensore della famiglia Valsecchi che ha chiesto l’assistenza del legale per affrontare l’intricata vicenda che vede Stefano Valsecchi, 54 anni, principale sospettato della sparatoria avvenuta domenica nel primo pomeriggio ad Olginate e che è costata la vita a Salvatore De Fazio, 47 anni.
Gli inquirenti, coordinati dal sostituto procuratore Paolo Del Grosso, stanno lavorando senza sosta per ricostruire l’episodio, sembrerebbe legato ad una lite avvenuta nella notte tra sabato e domenica tra un figlio di De Fazio e quello di Valsecchi: quest’ultimo, 25 anni, era finito in ospedale con la mandibola rotta ed un trauma cranico. Si trova ancora ricoverato in ospedale a Lecco, piantonato dai Carabinieri.
L’ipotesi più accreditata, fino ad ora, è che Valsecchi, imprenditore edile calolziese, abbia deciso di regolare i conti da solo, sparando a Salvatore De Fazio e a suo fratello Alfredo. Il 47enne, residente a Olginate e padre di tre figli, è morto a causa delle ferite riportate mentre Alfredo De Fazio, unico testimone oculare dell’agguato, si trova ricoverato in rianimazione a Varese. I proiettili lo hanno ferito alla mandibola e ad una gamba. L’uomo deve ancora essere ascoltato dai Carabinieri.
Il presunto killer risulta al momento irrintracciabile. Da quanto appreso non si sarebbe fatto vivo neanche con la propria famiglia. E mentre gli inquirenti lavorano, la speranza, dei familiari in primis, è che l’uomo si costituisca.
Intanto è stata fissata per domani, mercoledì 15 settembre, l’autopsia sul corpo di Salvatore De Fazio, vittima della sparatoria.