Resta a piedi con la moto rubata: preso, arrestato e rimesso in libertà

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LECCO – Erano passate da poco le 5 del mattino e stava attraversando il tunnel del Barro in direzione Milano spingendo una Yamaha X-Max con targa elvetica, quando è sopraggiunta una pattuglia della sottosezione della Polstrada di Bellano e successivamente una Squadra di Polizia Giudiziaria della Sezione di Lecco.

Vista la scena gli agenti si sono fermati per controllare la situazione e dal controllo è risultato che la persona era priva di documenti sia personali che del veicolo. Alla richiesta di giustificazioni sono giunte risposte aleatorie sul possesso della moto, la quale, presentava evidenti e recenti danni da effrazione in particolar modo ai cablaggi elettrici, ai perni di bloccaggio dello sterzo e all’assenza della chiave di avviamento.

E’ così che hanno preso e arrestato con l’accusa di furto aggravato B. M. W., classe 1994, tunisino in possesso di regolare permesso di soggiorno ma senza fissa dimora.

Oltre al sequestro del mezzo gli agenti hanno accompagnato il 19 enne in Questura per le operazioni di identificazione mediante il supporto della Polizia Scientifica, nel mentre, sono state avviate le verifiche sul possesso della moto, la quale, è risultata di proprietà di una concessionaria di auto con sede a Mendrisio (Svizzera) che, interpellata, ha riferito che il veicolo era di sua proprietà ma al momento era stato ceduto per noleggio a breve termine, fornendo i dati del locatario. Quest’ultimo, cittadino italiano residente all’estero e soggiornante a Lecco per un breve periodo, è stato contattato confermando il possesso del veicolo e sottolineando che da poco si era accorto di essere stato derubato, riferendo inoltre di aver parcheggiato la moto in via Nazario Sauro. Giunto in Questura ques’ultimo ha formalizzato la denuncia e per B. M. W. sono scattate la manette.

Chiuse le pratiche del caso, il tunisino è stato processato ieri mattina, presso il Tribunale di Lecco, con la convalida dell’arresto. Il 19enne ha patteggiato la pena di 4 mesi di reclusione e 200 euro di multa, per poi essere rimesso in libertà.