Sequestrati a Roberto Formigoni 49 milioni di euro

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Roberto FormigoniMILANO – Sequestrati a Formigoni, in forma “cautelativa”, circa 49 milioni di euro, tra proprietà immobiliari (fra le quali la villa ad Arzachena) e diversi conti correnti ad eccezione di quello dove viene versata la sua indennità da parlamentare tra le fila del Nuovo Centro Destra.
A dare la notizia per primi i quotidiani Corriere della Sera e La Repubblica.

Tutti gli averi sono finiti sul Fondo Unico Giustizia per ordine del giudice Paolo Guidi a seguito della richiesta fatta dai Pubblici Ministeri: Laura Pedio, Antonio Pastore e Gaetano Ruta, quale “rimborso” del profitto che Formigoni avrebbe ottenuto tramite associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e appropriazione indebita, reati che sono stati addebitati al “Celeste” nel rinvio a giudizio di qualche settimana fa nell’inchiesta San Raffaele-Maugeri.

Sotto il controllo dello Stato è finita anche la villa ceduta tre anni fa da Pierangelo Daccò a un conoscente di Formigoni: Alberto Perego che, come il “Celeste”, fa parte della comunità Memores Domini di Cl (associazione laicale cattolica i cui membri vivono i precetti di povertà, castità e obbedienza sotto l’egida del movimento ecclesiale di Comunione e Liberazione).
Una vendita “particolare” perchè risultata esageratamente sotto costo secondo gli inquirenti pari a ben 1,5 milioni di euro in meno rispetto al prezzo di mercato.