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LECCO – Dopo i lavori di rimozione dei tronchi e dei rami cascati al suolo a causa della tromba d’aria, al parco di Villa Gomes e alla vicina Villa Ponchielli partiranno la prossima settimana le verifiche sugli alberi “sopravvissuti” alla furia del vento, alcuni pericolanti e per i quali si dovrà procedere con l’abbattimento.
E’ la procedura di messa in sicurezza che deve essere completata, escludendo qualsiasi rischio per l’incolumità pubblica, prima di poter riaprire il parco della storica villa lecchese, chiuso dal 10 agosto scorso, quando una bufera si è abbattuta sul rione di Maggianico, provocando pesanti danni anche al Bione e a Rivabella.
Raffiche che hanno sfiorato i 90 km orari (24,8 m/s), come registrato dall’anemometro posizionato sulla centralina meteo del Bione, concentrate in pochissimi minuti intorno alle 2 della notte tra il 9 e del 10 di agosto ma capaci di sradicare piante e alberi, tanto da far precipitare un’enorme faggio su corso Emanuele Filiberto, con la Lecco-Bergamo rimasta bloccata fino al primo pomeriggio di domenica.
Venerdì il responsabile della Protezione Civile di Lecco, Antonio Schiripo, ha effettuato un sopralluogo al parco di Maggianico insieme alla Guardia Forestale e alla Soprintendenza per verificare la situazione e mercoledì i tecnici di un’azienda incaricata dal Comune inizieranno a controllare, attraverso strumentazione tecnica che verrà applicata al fusto delle piante, la stabilità di tutti gli alberi presenti nell’area verde.
Come spiegato da Schiripo, per queste verifiche sarà necessaria almeno una ventina di giorni, dopodiché si deciderà quali alberi dovranno essere abbattuti per garantire la sicurezza dei fruitori del parco; senz’altro verranno rimosse due piante risparmiate dalla tromba ma che sarebbero morte da tempo e per questo a rischio di caduta. Nel frattempo restano incerti i tempi per la riapertura del parco.
