Successo per l’incontro “Flora e fauna di un capolavoro: la natura ne I Promessi Sposi”

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Palazzo Belgiojoso

Presentato un nuovo esclusivo percorso al Museo Naturalistico Belgiojoso che unisce Manzoni, Gonin e le scienze naturali

LECCO – Il Museo Naturalistico di Palazzo Belgiojoso ha celebrato ieri, sabato, l’apertura dell’esclusivo percorso “Alla scoperta della Natura di un Capolavoro”, un viaggio che ha unito la letteratura di Alessandro Manzoni, l’arte di Francesco Gonin e le scienze naturali. Nell’ambito del programma di eventi “Una Città per Manzoni”, rassegna promossa dal Comune di Lecco per celebrare i 150 anni della morte del grande scrittore, il relatore Ilario de Biase (consulente naturalistico del Si.M.U.L), accompagnato da letture teatralizzate da Anna Antonelli (Ass. Ad alta voce), ha guidato i visitatori in un percorso a tema, che ha fatto emergere alcuni suggestivi ed inesplorati aspetti.

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Focus, innanzitutto, sul paesaggio lecchese, grazie ad un viaggio attraverso la minuziosa descrizione presente nel romanzo “Fermo e Lucia” di Manzoni, analizzato sotto l’ottica della biodiversità e dell’ecologia, esplorando concetti come  biodiversità, nicchia ecologica, equilibri ecosistemici, successioni ecologiche.

“Prede vs Predatori” è stato il secondo tema affrontato, attraverso un’esplorazione profonda delle metafore alate e serpentine presenti nei “Promessi Sposi”, tracciando paralleli tra i personaggi manzoniani e il mondo degli uccelli rapaci, invitando a cogliere le intricate relazioni tra i protagonisti attraverso una nuova prospettiva. In particolari sono stati presi in considerazione e mostrati al pubblico, eccezionalmente fuori vetrina, un nibbio bruno, un’aquila reale, un boa costrittore e una vipera croce.
Quindi, con l’aiuto delle illustrazioni di Gonin, i visitatori sono stati invitati a riflettere sulle caratteristiche e le strategie di adattamento dei personaggi, utilizzando il mondo animale come chiave interpretativa, arricchendo così la comprensione dei personaggi dell’Azzeccagarbugli e Renzo.

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Una riflessione approfondita sul vigneto abbandonato di Renzo, visualizzato al di là delle emozioni di Renzo come un ecosistema fervido e competitivo in una lotta per la luce e altre risorse, ha portato i visitatori a riconsiderare il ruolo dell’uomo in un mondo dominato dalla natura. L’ultima tappa offre una meditazione sul simbolo di speranza e cooperazione incarnato dalla figura di una capra balia, esplorando i temi della simbiosi e della cooperazione e altruismo in natura.

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Il percorso, impreziosito da letture teatralizzate, ha offerto un approccio originale e multidisciplinare all’opera manzoniana, arricchendo la narrazione attraverso un dialogo tra letteratura e scienze naturali.

Al termine dell’incontro, è stato offerta ai presenti la degustazione del gin “MA VA’”, prodotto dal Bar Vitali di Acquate e dal chiosco Da Manfre nei pressi del Ponte Kennedy, sulla sponda del lago di Lecco: un gin secco e fresco, che nasce dall’incontro di ginepro blu delle Alpi, dittamo, agrumi, fiori di loto, pepe del Madagascar e pepe di Sichuan e che si esalta accompagnato da una tonica Indian. La degustazione si è accompagnata da alcune creazioni gastronomiche di Gastrò Lecco.

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