
AIRUNO – Resta appesa ad un filo la sorte dei 28 lavoratori della Cometa srl di Airuno: l’incontro in Provincia, venerdì mattina, ha per ora scongiurato la chiusura dell’azienda ma il futuro è ancora incerto.
Il titolare, Marco Mottana, ha infatti annunciato per fine mese la presentazione di un piano di rientro per consentire alla fabbrica di ripianare i debiti, compreso l’affitto del ramo d’azienda, rilevato dall’ex metallurgica Manente, che Cometa deve versare al Tribunale.
Tutto dipenderà però dalla decisione che proprio il Tribunale, nell’udienza prevista lunedì, dovrà prendere in merito ai canoni non pagati dalla società, come annunciato dal curatore fallimentare; in quell’occasione, infatti, il giudice potrebbe decidere di non rinnovare il contratto di affitto con Cometa e a quel punto si ritornerebbe alla procedura di fallimento avviata a suo tempo con l’ex metallurgia, quindi lo stop all’attività aziendale ed una nuova messa all’asta.
Nel frattempo in Cometa i macchinari continuano a funzionare grazie all’utilizzo di generatori, visto che l’Enel ha tagliato l’energia elettrica per bollette che non sarebbero state saldate. I lavoratori, in occasione dell’incontro in Provincia, hanno effettuato un sit-in di protesta all’esterno della sede di via Matteotti.
“Continua ad esistere forte preoccupazione da parte dei dipendenti – spiega il sindacalista della Fiom, Domenico Alvaro, all’incontro insieme al collega Marco Oreggia della Fim Cisl – ci si augura che nell’incontro a fine mese si possa giungere a qualcosa di concreto per poter garantire il futuro occupazionale dei lavoratori. Avremmo maggiore fiducia nei confronti dell’azienda se vedessimo pagati in questi giorni gli stipendi di agosto che i dipendenti non hanno ancora ricevuto. Ringraziamo le istituzioni che hanno permesso di aprire un percorso di confronto”.

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