Cultura d’impresa: 100 imprenditori a confronto con la politica

Tempo di lettura: 3 minuti
Da sinistra: Mauro Piazza, consigliere regionale, Antonio Bartesaghi, Omet srl e Massimiliano Salini, europarlamentare

 

MALGRATE – “L’impresa, una ricchezza per i territori”. Questo il titolo dell’incontro che si è svolto ieri sera (giovedì) presso l’Altro Griso a Malgrate, alla presenza dell’eurodeputato Massimiliano Salini e del consigliere regionale lecchese Mauro Piazza. 

Circa cento gli imprenditori che hanno preso parte alla serata, dedicata alla ‘cultura d’impresa’, vero e proprio ‘leitmotiv’ dell’incontro: “La natura di iniziative come queste – ha spiegato Salini – è quella di rigenerare la cultura d’impresa, in primis all’interno della proposta politica del paese. Il Circolo delle Imprese, nome che ci siamo dati, vuole proporre altri punti di vista su un tema spesso ‘ignorato’ dai governi italiani. Il territorio lecchese è più che mai focale per la sua nota ricchezza ed eccellenza imprenditoriale: la crisi ha morso anche qui ma non si è smesso di produrre e lo testimoniano i settori forti come quelli della meccanica e dell’automotive. Qui c’è una certa propensione al rischio che testimonia di quanto sappiamo fare bene e crediamo che sia un modello per l’Europa”.

Tra i temi toccati quello dell’innovazione, dei fondi destinati alle Pmi e il nuovo quadro finanziario pluriennale in discussione a Bruxelles.

“C’è purtroppo da rilevare – ha continuato Salini – che l’Italia è tra i paesi più inospitali per fare impresa, a partire dalla tassazione, tra le più alte a livello europeo. La politica italiana, da quello che sto vedendo, non sta dando un messaggio chiaro e rassicurante a chi fa impresa. L’equivoco a mio parere va risolto riportando al potere un governo di centro destra puro, con Forza Italia e Lega”.

Sul fronte rapporti con l’Europa l’onorevole ha ricordato alcune delle azioni più importanti adottate per tutelare chi fa impresa: “Innanzitutto la ridefinizione della regola Antidumping, allo scopo di contrastare la vendita di merci estere a prezzi inferiori a quelli del mercato interno. Ricordiamoci che l’Europa non è fuori dal mercato, paesi come la Cina invece sì”. C’è poi il Made in Italy: “La battaglia su questo nostro importante modello è aperta, anche se l’Europa ha preferito un altro tipo di sviluppo, che alla qualità ha favorito la quantità”.

Per il consigliere regionale Mauro Piazza è necessario più che mai rinsaldare il legame tra le imprese e l’Europa: “Faccio riferimento alle opportunità che l’Unione da, bandi diretti, fondi, di fronte ai quali l’Italia, anche Regione Lombardia, sono i fanalini di coda. Dietro di noi credo venga solo il Portogallo” ha sottolineato.

“Il nostro obiettivo a livello regionale è riuscire a portare a casa questi finanziamenti, aiutando le imprese. Con l’assessore Alessandro Mattinzoli, delegato allo Sviluppo Economico, stiamo parlando di una Regione che si fa partner delle aziende per aiutarle ad accedere ai bandi, che spesso hanno soglie di ingresso un po’ scoraggianti sia dal punto di vista economico che di quello delle procedure burocratiche. Dobbiamo orientare le aziende, e farle andare la dove le risorse ci sono” ha concluso Piazza.