Imprese e mondo della ricerca più vicini: nasce ApiTech

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Pescosolido: “Supporto alle imprese per la realizzazione di nuovi progetti e per la risoluzione di problemi”

Il Presidente di Api- Lecco, Luigi Sabadini: “Iniziativa che non si pone dei limiti territoriali”

LECCO – Se il mondo della ricerca scientifica ha bisogno di finanziatori, quello delle imprese ha “fame” di innovazione per stare sul mercato e vincere la concorrenza: due mondi con esigenze differenti il cui incontro non è sempre facile, soprattutto quando si parla di piccole medie imprese.

Per avvicinarli ci ha pensato l’API di Lecco che giovedì ha presentato ufficialmente la sua nuova creazione: Api Tech, la start up lasciata dall’associazione dei piccoli medi industriali lecchesi che punta ad affiancare le imprese del territorio associate che guardano al proprio sviluppo tecnologico.

“Quello che offriamo è un supporto alle imprese per la realizzazione di nuovi progetti e per la risoluzione di problemi che fino ad oggi non hanno potuto superare per via dei costi che spesso una piccola impresa non riesce a sostenere” ha spiegato il presidente di ApiTech, Luigi Pescosolido.

Luigi Sabadini e Luigi Pescosolido
Luigi Sabadini e Luigi Pescosolido (API)

Sopralluoghi in azienda per valutare le esigenze delle imprese, una rete di ricercatori altamente specializzati, laboratori del Politecnico su cui appoggiarsi per test e controlli (grazie alla collaborazione con PoliLink), un fondo per garantire tariffe abbordabili da ogni imprenditore e sei settimane di tempo massimo per elaborare la soluzione più adeguata ai bisogni dell’azienda, sono questi gli ingredienti del nuovo servizio di API Lecco.

“Gli imprenditori avranno così tutte le carte in regola per portare avanti i propri progetti – ha sottolineato il presidente di Api Lecco, Luigi Sabadini – è un’iniziativa che non si pone dei limiti territoriali ma che ha già un carattere internazionale e aperto a nuove collaborazioni”.

Le imprese potranno infatti contare sulla consulenza di specialisti iscritti al portale Find Your Doctor che ad oggi vanta oltre 500 ricercatori selezionati per professionalità e competenza; un portale lanciato nel 2014 dal Consorzio C2T, partner di Api Lecco in questo importante progetto.

Gualtiero Cortellini
Gualtiero Cortellini (Consorzio C2T)

“Il consorzio nasce per creare un punto di contatto tra ricercatori e aziende, con ApiTech riusciremo a creare sinergia e favorirne l’interscambio” spiega Gualtiero Cortellini di C2T.

Le difficoltà principali nei rapporti tra ricerca universitaria e imprese, come sottolineato dallo stesso Cortellini, derivano soprattutto dalla necessità di queste ultime di un ritorno economico degli investimenti in un orizzonte temporale più limitato rispetto a quanto può offrire il mondo accademico e i costi non sempre accessibili alle piccole imprese, spetto “tagliate fuori” dalle grandi università, come sottolineato da Oriano Lanfranconi, vice presidente di Api Lecco

ApiTech si propone di abbattere queste criticità: in tre settimane la domanda dell’impresa viene recepita attraverso l’apposita piattaforma web, avviene l’incontro preliminare in azienda e la selezione di un team di tre ricercatori i quali, dopo un incontro con l’imprenditore, si occuperanno dello studio di uno o più progetti che, nell’arco di ulteriori tre settimane, verranno presentati all’impresa. Già tre aziende lecchesi hanno potuto testare questa opportunità nei mesi scorsi.

Eva Ratti
Eva Ratti (Find Your Doctor)

“ApiTech affianca l’imprenditore accompagnandolo in questo percorso di elaborazione della soluzione tecnologica – ha spiegato il direttore di Api Lecco, Mauro Gattinoni – spetterà poi a lui scegliere quella più adeguata e svilupparla con i propri mezzi economici”.

Un servizio che fa bene alle imprese ed anche ai tanti lavoratori del mondo della ricerca e che non si pone in antitesi ai canali universitari, ha voluto precisare Sabadini, ma che guarda ad una collaborazione più proficua anche con gli atenei e in particolar modo con il Politecnico.

“Da ricercatrice so bene quali sono i problemi legati alla precarietà di chi si occupa di ricerca scientifica – spiega Eva Ratti, coordinatrice del progetto Find Your Doctor – con questo servizio creiamo un ponte verso le imprese coinvolgendo direttamente i ricercatori e aiutando le aziende a fare innovazione. E’ la soluzione a due problemi”.