Lecco all’Assemblea di Confartigianato. Riva: “Puntare sulle riforme”

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Tema cruciale quello delle riforme senza le quali non si va da nessuna parte

“Meno tasse e più semplici da pagare: è questa la strada per rilanciare lo sviluppo”

LECCO – Lecco all’Assemblea nazionale di Confartigianato Imprese, tenutasi ieri a Roma all’Auditorium della Conciliazione. Presenti il presidente Daniele Riva con la vice presidente vicario Ilaria Bonacina, la vice presidente Monica Longhi, il segretario generale Vittorio Tonini e Michele Ticozzi, membro del Comitato di Direzione.

“Vogliamo un Paese che sostenga convintamente il nostro impegno a costruire il futuro. Chiediamo il pieno coinvolgimento delle piccole imprese nell’attuazione del Pnrr e grandi riforme per rimuovere gli ostacoli storici allo sviluppo del Paese e al rilancio delle attività produttive”. E’ il messaggio lanciato dal Presidente di Confartigianato Marco Granelli.

E immediata è arrivata la risposta del Ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti il quale, nel suo intervento all’Assemblea, ha detto: “Questo è il tempo dell’investimento privato, è il tempo degli imprenditori, senza imprenditori coraggiosi non c’è possibilità di vincere queste sfide, non c’è Stato che possa generare sviluppo economico. Ma appunto perché è tempo dell’investimento e degli imprenditori è anche il tempo della cultura del lavoro, e del lavoro manuale, che in questo Paese è stato a torto considerato lavoro di serie B. Senza lavoro manuale non c’è futuro. La grande sfida dietro la Next Generation Ue è che ci siano tanti giovani imprenditori e tanti nuovi artigiani. E questo è l’investimento che sta facendo il Governo, che ha il dovere di creare le condizioni materiali e anche morali affinché questa ripresa e rinascita ci sia”.

Ad ascoltare le parole del leader degli artigiani e del Ministro Giorgetti, erano presenti i delegati del Sistema Confartigianato, i rappresentanti del Governo, del Parlamento, delle forze economiche e sociali. Tra gli altri, Luigi Brugnaro, presidente di Coraggio Italia, Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle, Enrico Letta, segretario del Partito Democratico, Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, Matteo Salvini, segretario della Lega e Antonio Tajani, vice presidente di Forza Italia.

L’Assemblea si è aperta con la lettura del messaggio inviato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il quale ha voluto rimarcare che “il mondo della piccola impresa diffusa ha affrontato con coraggio e resilienza questa durissima prova, confermando il suo ruolo di ossatura delle comunità territoriali e di àncora per la tenuta sociale”.

E proprio al ruolo svolto dagli artigiani e ai piccoli imprenditori durante la pandemia, alla loro grande capacità di resilienza, si è richiamato il presidente Granelli nell’indicare le condizioni necessarie per agganciare la ripresa. A cominciare dal Pnrr “le cui risorse – ha detto – non si devono disperdere in spese improduttive. Ma soprattutto bisogna fare leva sui punti di forza del Paese, puntando sulle micro e piccole imprese, il 94% del sistema produttivo, che contribuiscono a fare dell’Italia la seconda manifattura d’Europa dopo la Germania”.

“Sottoscrivo quando detto dal presidente Granelli – commenta Riva –. Nel Pnrr occorre un Garante per le Mpi e in questo senso attribuiamo strategica importanza al Tavolo Permanente con le Parti sociali, perché sia una reale occasione di coinvolgimento e di collaborazione. Passiamo poi a un altro tema cruciale, quello delle riforme, senza le quali non si va da nessuna parte. A cominciare dal fisco perché paghiamo troppe tasse, quasi 18 miliardi in più rispetto alla media dell’Eurozona, e in modo troppo complicato. E allora, meno tasse e più semplici da pagare: è questa la strada per rilanciare lo sviluppo. L’accordo raggiunto tra i partiti della maggioranza rappresenta la giusta direzione per aggredire la pressione fiscale e semplificare la vita delle imprese. Riteniamo infatti corretto che la riduzione dell’IRPEF riguardi tutte le forme di reddito in cui è essenziale la componente lavoro. E consideriamo altrettanto indispensabili l’introduzione della tassazione proporzionale del reddito d’impresa per ditte individuali e società di persone e il superamento dell’IRAP per le piccole imprese”.

Tra le riforme per lo sviluppo, il presidente Granelli ha poi indicato la necessità di investire sulla formazione tecnica e professionale, mentre sul fronte del sostegno finanziario alle imprese ha sollecitato forme di capitalizzazione per valorizzare il rapporto della piccola impresa con il suo territorio sul modello dei “minibond”, e di ricostituire la finanza di territorio agendo sui Confidi in una logica di riforma che li abiliti ad andare oltre la garanzia. Granelli ha poi denunciato i rincari del del 35,2% in un anno delle materie prime non energetiche che costano 46,2 miliardi alle piccole imprese. Anche sul fronte dell’energia elettrica, servono riforme strutturali perché le piccole imprese italiane pagano il prezzo più alto d’Europa, il 23% in più della media dell’eurozona. Non solo: a causa di una profonda iniquità nell’attribuzione degli oneri generali di sistema, meno consumano, più pagano Bisogna eliminare queste distorsioni.

Tra i cambiamenti strutturali da attuare, il numero uno di Confartigianato ha poi indicato la riforma del codice degli appalti e ha rinnovato l’appello a non frenare il superbonus 110% e gli incentivi per il sistema casa che stanno rimettendo in moto il settore delle costruzioni, con benefici per l’ambiente e i consumatori. Non si possono cambiare le regole “in corsa” e senza confronto preventivo, creando ansia di precarietà nelle imprese e nei cittadini”.

Alle sollecitazioni del Presidente Granelli, il Ministro dello Sviluppo economico Giorgetti ha risposto ricordando l’impegno del Governo per attutire l’impatto delle bollette energetiche sui bilanci di famiglie e imprese e spiegando che “in alcuni settori questo rischia di mandare fuori mercato e rendere impossibile l’attività economica. E’ un imperativo che dobbiamo porci come Governo”.

Sul fronte del fisco, Giorgetti ha rimarcato: “L’accordo di maggioranza sull’utilizzo degli 8 miliardi destinati alla riduzione delle tasse è un primo intervento importante che si rivolge principalmente ai ceti medi. E’ però semplicemente un primo step rispetto alla riforma del sistema fiscale, perché se non si genera ricchezza è difficile trovare risorse superiori anche rispetto a quelle che abbiamo stanziato”.

Sui bonus edilizia, il Ministro ha sottolineato che “è giusto intervenire poiché la concreta esperienza del superbonus al 110% ha generato in molti casi un abuso; allo stesso momento dobbiamo essere molto attenti perché montando un sistema burocratico di tipo preventivo rischiamo di ‘ingrippare’ il sistema e questo il governo non lo vuole. Dobbiamo cercare di arrivare a quel risultato senza fermare la macchina, però ci dobbiamo arrivare perché con gli abusi si mette a rischio per tutti il superbonus”.

E ancora un riferimento alle prospettive dell’economia: “I rischi delle nuove disuguaglianze – ha detto Giorgetti – si incrociano con le nuove sfide poste dalla rivoluzione digitale e ambientale che abbiamo accettato e sulle quali il paese è in prima fila: queste rivoluzioni hanno il nome di ‘transizione’, perché dobbiamo essere consapevoli che questi passaggi portano grandi opportunità ma anche gravi rischi, ci saranno settori che scompariranno e altri che ne beneficeranno”. Il ministro ha indicato in particolare i “rischi che paghiamo anche nella fornitura di materie prime. Se in passato parlavamo del tema delle delocalizzazioni oggi parliamo dell’importanza strategica di riportare in Italia produzioni che abbiamo colpevolmente lasciato andare altrove”.

Infine, il richiamo alla situazione del Paese: “Almeno i dati ci suggeriscono che l’Italia vive un momento magico, un momento positivo che nasce anche dal rimbalzo” rispetto a quello “che abbiamo passato nei due anni che ci hanno visto fronteggiare la crisi” legata alla pandemia da Covid-19. L’Assemblea di Confartigianato ha ospitato anche un confronto tra il presidente Granelli e Federico Quaranta, conduttore di Linea Verde Start, il programma di Rai1 realizzato in collaborazione con Confartigianato dedicato alle imprese a valore artigiano.