Turismo: stagione a gonfie vele, sul lago e in montagna

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La spiaggia del parco Ulisse Guzzi ad Abbadia in una foto dello scorso anno
Bagnanti sulla spiaggia del Parco Guzzi ad Abbadia Lariana

 

LECCO – La stagione turistica? “Sta andando bene, siamo sicuramente fortunati per il bel tempo, la location del lago attira ogni anno sempre più visitatori” ci risponde Severino Beri, presidente provinciale di Federalberghi.

“Siamo sicuramente in aumento sul 2016 e sul 2015, in tutte le località di lago ma anche a Lecco città si è visto maggiore movimento – prosegue Beri, oltre che referente dell’associazione di categoria, è anche direttore del Royal Victoria Hotel a Varenna – Stiamo raccogliendo i frutti di quanto fatto in questi anni, gli sforzi del pubblico e del privato, gli investimenti per rinnovare le strutture alberghiere e l’azione lungimirante di certe amministrazioni comunali che hanno saputo innovare il loro territorio, intervenendo su porticcioli e passeggiate a lago;  penso a Malgrate, ma anche alla passata amministrazione di Varenna che, con la realizzazione del Silos, ha dato una svolta al turismo nella cittadina rivierasca. Anche l’aumento della navigazione, seppur poca, sta avendo qualche effetto. Il turista viene da noi se gli diamo un motivo, servizi buoni, parcheggi e cose da vedere. Non siamo cresciuti a caso”.

Per Federalberghi in tutta la sponda lecchese del lago la stagione sta andando a gonfie vele. “In passato c’era un evidente differenza tra paesi come Varenna e Bellano, oggi invece anche Bellano sta crescendo, l’Orrido, su cui si sono concentrati gli sforzi di promozione e manutenzione, fa da richiamo a tanti visitatori. Risultati che sono frutto anche del passaparola degli anni passati, nel frattempo stanno aumentando le strutture alberghiere ma anche locali e ristoranti. Quello a cui ora dobbiamo puntare è l’allungamento della stagione, limitarla ai mesi estivi non basta più, allungarla quindi dalla primavera all’inizio di autunno, da marzo a ottobre, per dare una maggiore redditività al settore, più occupazione”.

Come fare? “Bisogna continuare su questa strada, investire sulle strutture e sulle infrastrutture viarie, avere una strada degna che colleghi Orio al Serio, l’aeroporto a noi più vicino, al lago, quindi che la Lecco Bergamo non sia solo una Lecco-Calolzio. Servono strade per far arrivare qui il turista in modo veloce e comodo”.

Anche il direttore dell’NH Hotel di Lecco, Paolo Comparozzi, auspica in una stagione turistica più lunga sul lago. “Luglio è stato un mese ottimo e per agosto ci aspettiamo altrettanto. Lamentiamo fortemente i mesi a venire, finita l’estate si soffre, la città in inverno diventa meno attrattiva e il flusso di visitatori non è più costante, anche a causa della scomparsa sul territorio di tante aziende, alcune delle quali hanno delocalizzato, e quindi diminuiscono anche le visite in città per motivi di lavoro. Se con la bella stagione ci sono tante manifestazioni in città capaci di attirare gente a Lecco, nei mesi successivi servirebbero iniziative mirate, una mostra con nomi importanti, che possano attrarre il pubblico. Si sta sviluppando anche il turismo sportivo, il cicloturismo, tanti vengono sul lago con le bici e importante sarebbe concludere l’attesa pista tra Lecco e Abbadia”.

Sono sopratutto italiani, la maggior parte coppie e meno famiglie, da tutte le regioni a raggiungere la sponda lecchese del lago, ma gli stranieri non mancano, tedeschi, olandesi, belgi principalmente dei paesi del Nord Europa.

“Gli italiani solitamente si fermano il fine settimana e ripartono, gli stranieri anche dieci -quindici giorni – dice Davide Stropeni del Camping Spiaggia di Abbadia Lariana – Quest’anno sta andando molto bene, quando fa bello è così e questa estate non stanno mancando i clienti. C’è sicuramente il passaparola, le nostre zone gettonatissime. Il nostro problema è che manca ancora una mentalità turistica, i turisti trovano campeggi e alberghi ma non il contorno, mancano diversi servizi, come poter girare in zona senza mezzi propri, non c’è una vera informazione su luoghi da visitare nelle vicinanze, cartine o guide, noi abbiamo realizzato libretti in lingue diverse per i nostri clienti”.

Il sasso Cavallo e il Sasso dei Carbonari, Grigna Settentrionale

 

Dal lago all’alta montagna,  il meteo gioca un ruolo fondamentale per il successo o meno della stagione estiva e infatti Antonella “capanatt” del rifugio Casera Vecchia di Varrone con l’immancabile sorriso fa sapere:  “Ve lo dirò a settembre come sarà andato il mese d’agosto. Sono previsioni da maghi. Tuttavia non possiamo lamentarci. Si lavora, sopratutto nei fine settimana e in particolar modo la domenica. In linea generale al momento siamo in linea con gli altri anni, si nota qualche bicicletta in più, ovviamente elettrica, ma anche qualche straniero in più”.

Sentiment positivo anche in cima al Grignone, al rifugio Brioschi, dove il gestore Alex Torricini fa sapere: “Se il tempo tiene, andiamo avanti bene. Quassù, abbiamo appena concluso una settimana di eventi che ci hanno permesso di avere molta gente anche nei giorni feriali, ma in generale la stagione sta andando bene per via del meteo favorevole. Non nascondo che ci sono state ricadute positive per le iniziative messe in campo e grazie all’interessamento di tanti giornali e riviste. Per agosto se il tempo non cambia sarà un gran mese”. In merito all’affluenza, Torricini non ha notato alcuna variazione rispetto agli altri: “La clientela è per lo più italiana con qualche passaggio di stranieri, aspetto questo che potrebbe migliorare se si riuscisse a promuovere meglio il nostro territorio oltre confine. Un dato però sta emergendo, la presenza di tantissimi giovani rispetto agli anni passati, di età compresa tra i 20 e i 30 anni”. Effetto social? “Non posso dirlo con certezza, ma sono molti quelli che arrivano dopo aver visto foto e resoconti online”.

Il rifugio Azzoni, in vetta al Resegone

 

“Come solito in montagna la variabile del tempo è fondamentale- spiega Stefano Valsecchi gestore del rifugio Azzoni in cima al Resegone – A luglio e giugno abbiamo lavorato bene proprio grazie al meteo che ci ha regalato fine settimana belli, mentre i giorni di pioggia sono capitati nei giorni feriali, decisamente meglio quindi rispetto a tre anni fa, 2014, quando si registrarono due mesi di brutto. Per quanto riguarda agosto, periodo di maggior afflusso, non vorrei che con tutto questo sole arrivi la pioggia, tenuto conto che è comunque un mese instabile”.
Per quanto concerne gli arrivi, qualche differenza rispetto agli anni passati si sta registrando: “Rispetto a sette, otto anni fa, si notano più turisti e più giovani e soprattutto tanta gente che arriva da lontano. Se prima gli escursionisti erano principalmente lecchesi, milanesi e brianzoli, adesso in molti arrivano da altre regioni, come Toscana ed Emilia per citarne un paio. Mentre si vedono ancora poco gli stranieri”.