Taglio del nastro per il primo lotto della tangenziale est di Verdello

Tempo di lettura: 2 minuti

BERGAMO –  Taglio del nastro, con diverse settimane di anticipo sul cronoprogramma, per il primo lotto della Tangenziale Est di Verdello, opera cofinanziata da Regione Lombardia con 9,8 milioni di euro su un importo complessivo di 10,53 milioni.

L’intervento si completa con un secondo lotto da 3,4 milioni di euro, il cui cantiere è stato inaugurato oggi. Il primo lotto dell’opera interconnette la ex SS42 con via Adua, a sud dell’abitato, alleggerendo così il traffico che lo attraversava, stimato in 30.000 veicoli.

Con il secondo lotto, di cui oggi contestualmente si inaugurano i lavori, si completerà la variante. Ha compartecipato alla spesa il Comune di Verdello, che ha investito 730.000 euro. L’infrastruttura è stata consegnata alla Provincia di Bergamo, gestore della futura variante e autorità espropriante.

“La tangenziale est di Verdello è importante non solo per Verdello ma per tutto il territorio – ha detto l’assessore regionale a Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile di Regione Claudia Maria Terzi – È una soluzione concreta alle difficoltà che per anni hanno vissuto cittadini, lavoratori, imprese che tutti i giorni dovevano utilizzare la ex statale 42”.

Presenti, oltre all’assessore Terzi, anche il vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Alessandro Morelli, il deputato Alessandro Sorte, il presidente della Provincia di Bergamo Pasquale Gandolfi, il sindaco di Verdello Fabio Mossali, il presidente di Cal Cristiana Molin e l’amministratore delegato di CAL Gianantonio Arnoldi.

“È l’esempio di una Lombardia che corre – ha detto Salvini -. Un’opera pubblica che finisce addirittura in anticipo, senza problemi, senza incidenti, senza polemiche con Regione Lombardia che ci ha messo più del 90% dei fondi e con tanti lavoratori e lavoratrici che perderanno meno tempo e tanti bimbi e pedoni che rischieranno di meno. Un modello e un esempio per tutte le opere pubbliche. Il fatto che la società sia regionale è l’esempio che, anche legata alle opere pubbliche, l’autonomia funziona”.