LECCO – Per il quinto anno consecutivo medici ed infermieri della Struttura di Nefrologia Dialisi dell’Azienda Ospedaliera hanno deciso di aderire alla “Giornata Mondiale del rene ”, iniziativa proposta dalla Società Italiana di Nefrologia (SIN) e dalla Fondazione Italiana del Rene (FIR), con l’Alto Patrocinio del Presidente della Repubblica.
Gli operatori della Nefrologia , con la collaborazione di un gruppo di volontari di ANED (Associazione Emodializzati) , saranno a disposizione di tutti i cittadini interessati, il prossimo 13 marzo, dalle 9.00 alle 13.00, presso una postazione allestita nella Hall dell’Ospedale Manzoni di Lecco, per misurare la pressione arteriosa e dare alcune informazioni sulla prevenzione della malattia renale cronica e del danno cardiovascolare ad essa conseguente.
“Non tutti sanno – spiega Giuseppe Pontoriero, Responsabile della Struttura di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale di Lecco – che il danno renale rappresenta uno dei fattori di rischio cardiovascolari più pericolosi rispetto alle più note cause quali fumo, obesità e consumo eccessivo di sale”.
I dati epidemiologici rilevano che in Italia ben 6 milioni di persone, il doppio dei diabetici, sono affetti da una malattia renale (in pratica un italiano su dieci soffre di disturbi ai reni).
“Questa, infatti – continua lo specialista – è una patologia in rapido incremento in Italia soprattutto se si pensa che, negli ultimi 10 anni, il numero dei dializzati è aumentato del 22% e il numero dei trapiantati di rene del 78%”.
“La malattia renale cronica – chiarisce Sara Viganò , nefrologa e collaboratrice di Pontoriero – colpisce soprattutto il 40% degli over 70. Chi è affetto da questa particolare patologia corre il rischio elevato di sviluppare non solo insufficienza renale, ma anche una malattia cardiovascolare invalidante o mortale che, se non trattata precocemente ed in modo adeguato, può comportare la necessità di sottoporsi a dialisi per tutta la vita”.
La prevenzione e l’impegno per la diagnosi precoce delle nefropatie sono, dunque, sempre consigliate da tutti gli specialisti. Prevenire le malattie renali rappresenta un beneficio non soltanto per la popolazione, ma anche per la spesa sanitaria: ogni anno circa 2 milioni e mezzo di euro (circa il 2,5% dell’intero budget della Sanità) vengono spesi per la dialisi di circa cinquantamila nefropatici.
Oggi prevenire la malattia renale cronica è possibile: “un semplice esame delle urine e il dosaggio della creatinina nel sangue sono il primo passo per diagnosticare una malattia del rene. Controllare bene il diabete e la pressione arteriosa significa, quindi, bloccare l’evoluzione del danno renale verso la dialisi” asseriscono i due specialisti del Manzoni.