Monti Sorgenti. Tutti a bocca aperta per la sfida tra i ghiacci di Tamara Lunger

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Sulla vetta del Pik Pobeda, in Siberia, nel luogo più freddo della terra

Tamara Lunger racconta l’avventura a -70 °C vissuta con l’alpinista bergamasco Simone Moro

Tamara Lunger, Emilio Aldeghi, Alberto Pirovano, Giovanni Molinari di Fineco (main sponsor della rassegna) e la presentatrice Sara Sottocornola

LECCO – “Un luogo conosciuto dal punto di vista geografico ma sconosciuto dal punto di vista alpinistico”.

Un folto pubblico, lunedì sera, ha accolto la fortissima alpinista Tamara Lunger protagonista della serata organizzata nell’ambito di Monti Sorgenti, la rassegna dedicata alla montagna.

Nata a Bolzano nel 1986, nel 2014 è stata la seconda donna italiana a raggiungere la vetta del K2. Però, nella serata di ieri, ha raccontato l’incredibile avventura sul Pik Pobeda, in Siberia, il luogo più freddo della terra dove le temperature possono raggiungere i -70 °C.

Tamara Lunger e Simone Moro hanno raggiunto i 3003 metri della vetta in inverno, nel febbraio 2018.

La serata è cominciata con la proiezione di un bellissimo filmato, quindi l’alpinista trentina ha proiettato immagini e video inediti raccontando i retroscena di una spedizione complicata sotto diversi punti di vista.

Un’avventura iniziata dal viaggio stesso per raggiungere, dopo alcune ore in motoslitta, un villaggio nomade utilizzato come campo base.

“Avevamo la necessità di essere veloci per evitare il freddo – ha raccontato -. Le temperature erano talmente basse che le pelli non si attaccavano agli sci e siamo stati costretti a fissarle con del nastro”.

Poco più di 7 ore per salire e 4 ore per scendere: “Una cima che per me valeva tantissimo, mi sono tolta un peso dal cuore perché dopo il K2 non ero più riuscita a combinare niente: avevo fatto tante belle esperienze ma avevo bisogno di arrivare su una cima”.

Quella di Tamara e Simone Moro è stata molto più di una salita: “E’ stata una esplorazione in una terra totalmente nuova – ha detto -. Mi sembra impossibile che ci sia gente che vive in questi posti, sono dei veri eroi capaci di fare tutto. Lì basta un guasto all’auto per rischiare di morire di freddo. Ci siamo ritrovati in una terra magica, tranquilla… un posto surreale”.

Non sono mancate le domande dal folto pubblico e, alla fine della serata, in molti si sono messi in fila per avere un autografo. Soddisfatti il presidente del Cai Lecco Alberto Pirovano e il coordinatore di Monti Sorgenti Emilio Aldeghi che hanno dato appuntamento a giovedì 23 maggio con la serata in Maglione Rosso.