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Ascensore imprigiona papà e figlioletto

    La chiamata ai vigili del fuoco di Lecco è arrivata intorno all’una: un ascensore era bloccato in via Amendola in una palazzina di sei piani. Dentro un papà con il suo bambino di sei anni.

    Subito giunti sul posto, per i pompieri la prima operazione è stata quella di sospendere l’alimentazione elettrica dell’impianto. Poi manualmente hanno agito sulla frizione per far scendere l’ascensore – fermo tra il primo e il secondo piano – al livello inferiore. Qui con chiavi apposite le porte sono state aperte e i due ‘prigionieri’ liberati.

    Grazie alla professionalità dei vigili tutta l’operazione è stata portata a termine in pochi minuti.

    Gruppo Cinofilo via da Lecco dopo 30 anni

    “Putroppo dopo più di 30 anni siamo costretti ad abbandonare il campo d’addestramento attuale” sono le parole del presidente del Gruppo Cinofilo Provinciale Lecchese Roberto Tavola durante la presentazione del nuovo logo dell’associazione, effettuata venerdì sera al bar Manzoni di Lecco. Dal 1975, anno di fondazione del sodalizio, il campo d’adddestramento è situato poco sotto il parcheggio della funivia dei Piani d’Erna, di fronte al noto bar Caminetto, ma ora i cinofili sono stati costretti allo sfratto.

    “La proprietà dell’area su cui lavoriamo da circa 30 anni ci ha dato lo sfratto e purtroppo nonostate l’interessamento dell’Amministrazione comunale di Lecco e di altre Amministrazioni comunali dell’hinterland lecchese nessuno è riuscito a trovare una destinazione alternativa e idonea alla nostra attività. Chi invece è riuscito a sbrogliare la matassa è stato  Rocco Briganti, nuovo sindaco di Olginate, che ci ha messo a disposizione un nuovo campo di circa mille metri quadrati con posti auto vicini – ha spiegato Tavola – ci dispiace lasciare la città di Lecco, ma con il Comune olginatese abbiamo delle prospettive molto interessanti e quindi da qui la decisione di traslocare”.

    Nulla comunque contro l’Amministrazione comunale lecchese guidata da Virginio Brivio: “Ho avuto modo di parlare con il sindaco che si è dimostrato persona molto attenta alle nostre problematiche – ha continuato Tavola – ci rendiamo conto che è una realtà un po’ di nicchia per cui di fronte a una serie di problemi di maggiore importanza non siamo stati presi in considerazione. Però, se devo essere sincero c’è stato un grosso interesse da parte sua per la situazione cinofila”.

    Durante la serata di venerdì è stato presentato il nuovo logo dell’associazione assieme a un centinaio di soci e alla presenza di alcuni esponenti dell’associazione per la protezione difesa animale Freccia 45.

    LA STORIA
    Il Gruppo Cinofilo Provinciale Lecchese fu fondato 36 anni fa, nel 1975, da un gruppo di appassionati che già  facevano parte di club specializzati di razze, ma sentivano nel contempo la necessità di associarsi localmente per promuovere esposizioni e attività di addestramento. A oggi, presso il campo, si tengono corsi pratici di educazione di base, utilità e difesa, e agility, studiati per migliorare il rapporto conduttore tra cane e conduttore. Negli ultimi anni, il gruppo ha sentito la necessità di avvicinarsi alle problematiche sociali, e insieme ai Servizi sociali della Provincia, al Cffp di Lecco,  sono stati attivati, con successo, diversi progetti di pet-therapy. Il gruppo cinofilo inoltre, ha contribuito al finanziato per l’acquisto di pedane semoventi per il trasporto dei disabili. Oggi, dopo 30 anni a Lecco, il gruppo è pronto a fare le valigie e traslocare a Olginate.

    Direttivo del Gruppo Cinofilo

    Presidente
    Tavola Roberto
    Vice-Presidente
    Miccichè Salvatore
    Consiglieri
    Deborah Pasetti
    Luca Brenna
    Rusconi Achille
    Martina Manzoni
    Collegio dei Sindaci
    De Stefano Fabrizio
    Fiore Antonella
    Collegio dei Provibiri
    Orio Marialuisa
    Gettapietra Andrea
    xxxxxxxx

    Organigramma Campi di Lavoro

    Responsabile di Campo Tavola Roberto
    Segretaria Campo Manzoni Martina
    Addestratori Educazione di Base ed Utilità e Difesa Pozzi Giorgio
    Addestratori Agility Doni Albini

    Prima domenica
    di luglio: ecco tutti
    gli appuntamenti

    Domenica all’insegna dello sport e del movimento quella del 3 luglio, che si aprirà con la 46^ edizione dell’Assalto al Resegone, con i primi “assalitori” che si inerpicheranno verso la vetta a partire dalle 7.30. Poco più tardi, alle 9.15, tutti sui pedali con la 31^ edizione della gara ciclistica amatoriale Lecco-Morterone che partirà da Maggianico, in palio il “6° Trofeo Aldo Scaioli a.m.” – trofeo dello scalatore, gara che rientra nel Campionato regionale montagna.

    Ai Piani Resinelli  prima edizione delle Festa delle Montagna. La giornata che prenderà il via alle 10 con la celebrazione della messa in ricordo dei caduti della montagna e la benedizione delle attrezzature alpinistiche. Nel pomeriggio il concerto dei corni svizzeri, la presentazione della nuova guida Lario Rock e alle 20.30 la proiezione del film Mount McKinley. Durante la giornata al Forno della Grigna dalle 9.30 alle 19.30 si potrà visitare “Facce da Nibbio” la mostra fotografica del set piu ricercato dai climbers della falesia del Nibbio realizzata da Luca Lozza.

    Sempre in quota, questa volta ai Piani d’Erna appuntamento con Tarzan per un giorno al Parco Avventura. I bambini e i ragazzi dai 7 ai 14 anni che accederanno a uno dei percorsi potranno provare gratuitamente l’emozione di lanciarsi con la liana sulla rete protettiva ed emulare le gesta dell’uomo della giungla.

    Il Ger Gruppo Escursionisti Rancesi organizza un’escursione in Valbiandino con tappa al lago di Sasso e pranzo al rifugio Tavecchia. Ritrovo alle 8.30 in piazza della chiesa di Rancio. Informazioni: 3356415012.

    Per chi preferisce godersi una domenica di relax appuntamento con il tradizionale mercatino di Collezionismo d’Antiquriato allestito nell’area ex Piccola Velocità  di via Amendola. Ogni prima domenica del mese, tutti gli appassionati possono incontrare i numerosi espositori del tradizionale mercatino del piccolo antiquariato a partire dalle 8 fino alle 18 . Per informazioni e iscrizioni, contattare l’Associazione “L’angolo del collezionista” – tel. 0341 1840044.

    In serata terzo e ultimo appuntamento con la terza edizione della Festa Bluceleste, la tre giorni dedicata ai colori della Calcio Lecco organizzata dagli Ultrà si svolge al Centro Sportivo Bione con ingresso alla festa tra il campo 1 e il campo 2.

    Alfredo Cortese lotta e non molla

    Una grande determinazione nel non arrendersi all’infezione. Alfredo Cortese nel suo letto alla terapia intensiva di Erba continua a tenere duro. Le condizioni sono stabili, ma senza miglioramenti piuttosto con qualche cedimento, come è successo ieri pomeriggio quando la pressione continuava a cadere. Stamane di nuovo la stabilità, un segnale che l’organismo di Alfredo ha superato la crisi di ieri.

    Così scrive, nell’aggiornamento dello status il fratello Mimmo Cortese:

    Oggi è stata una giornata tremenda,  alle 15 i medici mi hanno dato discrete notizie, lieve miglioramento di alcune funzionalità epatiche il resto stabile.

    Torno alle 19.00 come entro da Alfredo vedo i monitor che segnalano una tachicardia e crollo della pressione, interpellato il medico che mi confermava che sono stati impegnati tutto il pomeriggio a lottare con la pressione che continua a cedere, mi hanno confermato che è un brutto segnale.

    Mentre parlavo con l’infermiera non so se lui sentiva o era un caso ma si agitava nel letto, non posso descrivervi cosa ho provato vederlo in quelle condizioni,  come se mi dicesse portami via, ma io non potevo  che guardarlo impotente, tremendo, assurdo!!! sono uscito distrutto.

    Questa sera alle 22.00 ho chiamato in Ospedale per informazioni e la Dottoressa mi ha leggermente risollevato il morale, la pressione si è stabilizzata su 100/110 e sembra che regga. Ogni volta che squilla il telefono è un terrore.


    Acqua Pubblica. I comunicati di Rifondazione e PD

    Riceviamo e pubblichiamo:

    LETTERA APERTA

    Il primo problema che abbiamo, dopo la vittoria dei referendum, è quello di bloccare le manovre che anche nella provincia di Lecco si sono già messe in campo per riproporre in modo strisciante una possibile privatizzazione.

    Bisogna assolutamente evitare che ci siano delle derive, favorite anche dalla Legge Regionale della Lombardia, come quella chiaramente indicata nell’assemblea dei soci di “Lario Reti Holding” che si è tenuta martedì 21 giugno 2011, per la creazione di una nuova unità economica (spin-off).

    La creazione di società di scopo consente apertura alla liberalizzazione e privatizzazioni. Eventuali processi di fusione con terze parti o cessioni di partecipazioni sono sostenibili solo attraverso soggetti giuridici.

    Questo è scritto nel documento presentato ai Sindaci nell’assemblea succitata !

    E quindi, la proposta di spin-off avanzata da Lario Rerti Holding è, secondo noi, tutto un programma politicista che tende a truccare le carte per lasciare la porta aperta a possibili entrate in gioco da parte dei privati.

    dopo i referendum non si possono e non si devono riaprire le finestre ai privati, a cui 27milioni di italiani hanno chiuso la porta

    Noi proponiamo:

    – di rispettare appieno la volontà popolare espressa con i due referendum sull’acqua

    – alla luce del fatto che uno dei due referendum ha cancellato la remunerazione del capitale investito sulla determinazione della tariffa, l’immediata esigenza di rivedere al ribasso del 7% le tariffe dell’acqua. La riduzione della tariffa, dopo il referendum, ha forza di legge e, se non verrà fatta, intraprenderemo un Class Action

    – di utilizzare i dividendi (2 milioni) per i cittadini in trasparente sofferenza che non riescono a pagare le bollette. L’utile realizzato da “Lario Reti Holding” è frutto di quanto pagato dai cittadini e, in primo luogo,quindi, deve tornare ai cittadini meno abbienti

    – il mantenimento del piano di investimenti in precedenza approvato

    – la creazione di “COMITATI DI SORVEGLIANZA” formati da cittadini utenti, da rappresentanti dei lavoratori, delle associazioni dei consumatori e movimenti del settore “a tutela dei beni comuni” con il compito di controllo dei bilanci e delle attività dei Consigli di Amministrazione di tutte le aziende e consorzi pubblici del settore “beni comuni” dotati di reali possibilità di dialogo e di proposta nei confronti degli stessi Consigli di Amministrazione.

     

    Rifondazione Comunista Lecco

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    COMUNICATO STAMPA | CASO IDROLARIO

    Verso un nuovo CdA
    Si è svolta giovedì 30 giugno 2011, l’Assemblea di Idrolario sotto la guida del Presidente Ermanno Buzzi.

    Il Partito Democratico nelle ultime settimane ha presentato al CdA i problemi della Società proponendo un rinnovo del Consiglio al fine di rispondere con maggiore professionalità alla nuova mission di Idrolario.

    I Sindaci vicini al Partito Democratico giovedì 30 hanno votato il bilancio e approvato altri importanti punti all’Ordine del giorno. Gli altri Sindaci sono andati in ordine sparso con quelli della Lega che non hanno rinunciato a fare dei distinguo alla ricerca di un ruolo che vuole essere, nello stesso tempo, di lotta e di governo.

    “Se ieri sera è stato approvato il bilancio questo è merito dei comuni di centrosinistra” precisa con fermezza Gian Mario Fragomeli, Sindaco di Cassago Brianza “i quali hanno con responsabilità valutato positivamente quanto fatto, ma che ora rivendicano l’esigenza di un nuovo CdA più adatto ai nuovi compiti di Idrolario nella prospettiva di un servizio idrico integrato. Noi non abbiamo nomi e ci teniamo a precisare che quello che ci interessa è l’inserimento nel CdA di figure professionali capaci e all’altezza della nuova mission”.

    “La riunione di giovedì sera” precisa Paolo Strina, Sindaco di Osnago “ha rappresentato l’occasione formale per richiedere la remissione del mandato da parte del Consiglio di Amministrazione che vede assente un consigliere già dimissionario da tempo. È importante sottolineare che il CdA, così come è composto oggi, manca delle necessarie capacità per rispondere ai nuovi obiettivi della Società”.

    Anche il Sindaco di Lecco Virginio Brivio ha partecipato all’Assemblea. “Non abbiamo sfiduciato il Consiglio, ma abbiamo chiesto di rimettere il mandato” sottolinea Brivio “Non si può non tenere conto delle nuove competenze di Idrolario che dovrà non solo occuparsi degli investimenti, ma anche della gestione ordinaria dei servizi, come la manutenzione o l’emissione delle bollette. Sono richieste competenze diverse da quelle proprie dell’attuale Consiglio”.

    Il Segretario del PD, Ercole Redaelli, esprime la propria soddisfazione per la serietà e la compattezza dimostrata dai Sindaci che fanno riferimento al partito. “Stiamo predisponendo gli strumenti che ci consentiranno di adeguare il servizio idrico della nostra provincia alle chiare indicazioni referendarie”.

    PD Provincia di Lecco

    Opportunità. 12 mesi a servizio della cultura

    Dopo la possibilità di due tirocini nell’ambito della comunicazione, il Comune di Lecco mette a disposizione dei giovani un nuovo bando per un percorso di formazione nel Servizio Istituti teatrali e musicali, della durata di 12 mesi.

    Sempre grazie a ANCI Lombardia e al progetto DoteComune, un giovane o una giovane di età compresa tra i 18 e i 30 anni avrà l’opportunità di lavorare insieme agli operatori del Teatro della Società, contribuendo a migliorare l’attività di informazione e promozione della prossima Stagione (2011/2012), il programma generale, le rassegne tematiche, le modalità e tempi di prenotazione.

    Gli obiettivi del progetto DoteComune nel Servizio Gestione Istituti teatrali e musicali del Comune di Lecco sono:
    1. acquisizione di competenze certificate in ambito lavorativo pubblico locale;
    2. conoscenza del contesto e del funzionamento di attività professionali svolte nell’ambito dei servizi teatrali e musicali;
    3. gestione dell’interazione con i cittadini;
    4. maturazione del senso civico attraverso esperienze di cittadinanza attiva;
    5. conoscenza delle istituzioni pubbliche locali, del territorio e dei servizi;
    6. acquisizione di autonomia tramite l’assunzione di responsabilità su temi di pubblico interesse e sull’operatività specifica.

    DoteComune è organizzato e promosso da Regione Lombardia, ANCI Lombardia, Ancitel Lombardia e dai Comuni che hanno aderito al programma.

    I giovani che parteciperanno avranno la possibilità di sperimentarsi nei diversi ambiti di intervento dei comuni, diventando erogatori di servizi ai cittadini. Il progetto, nel singolo comune, ha una durata da 3 a 12 mesi, con un impegno di 20 ore settimanali.

    Possono partecipare i cittadini italiani, dell’Unione Europea ed extracomunitari con regolare permesso di soggiorno. Sono previsti un contributo mensile di 300 euro e la certificazione delle competenze acquisite secondo il Quadro Standard dei Profili Professionali di Regione Lombardia.

    La domanda di partecipazione dovrà essere consegnata o spedita al Comune di Lecco entro le ore 12 di giovedì 7 luglio 2011.

    Gli interessati devono presentare la domanda all’ufficio protocollo (piazza Diaz, 1). Dopo il 7 luglio, i candidati saranno chiamati a un colloquio di selezione, che servirà a valutare titoli, esperienze e motivazioni utili per il tipo di tirocinio da svolgere.

    I moduli per l’iscrizione sono disponibili sul sito del Comune di Lecco www.comune.lecco.it

    Per informazioni e adesioni è possibile contattare la Segreteria dell’ufficio Comunicazione e Partecipazione (tel. 0341 481.412-243-397 – e-mail: segreteria.comunicazione@comune.lecco.it)

    Confindustria: incontro Serbia-Lombardia

    Fa tappa a Lecco il 7 luglio presso la sede di Confindustria, con l’incontro che si terrà in Via Caprera a partire dalle ore 10.30, la settimana “SERBIA–LOMBARDIA” organizzata nell’ambito del progetto promozionale lombardo: “SERBIA: la sfida lombarda per competere”, promosso da Confindustria Lombardia, in collaborazione con Regione Lombardia e Ice.

    Il progetto, che è pensato in particolare per i settori meccanica/subfornitura ed infrastrutture, ma potrà anche coinvolgere aziende di altri settori, non si propone solo di far conoscere le caratteristiche e le potenzialità del mercato serbo, ma è anche promotore di incontri mirati fra le imprese lombarde con potenziali partners serbi.

    L’appuntamento in programma in Confindustria Lecco infatti, dopo interventi che illustreranno fra gli altri gli aspetti di tipo macro-economico e quelli legislativi, consentirà alle aziende di incontrare individualmente i relatori in modo mirato sulla base degli interessi specifici segnalati al momento dell’adesione. In questo modo, l’evento sarà premessa agli incontri d’affari veri e propri che avranno luogo a Milano nel mese di settembre.

    Articolato il programma della giornata aperta alle 10.30 dall’intervento del Direttore di Confindustria Lecco, Giulio Sirtori che precederà la presentazione del progetto a cura di Ruggero Berti – Confindustria Lombardia, Anna Paola di CamilloRegione Lombardia, Giancarlo LamioICE Milano.

    A seguire, sono in scaletta gli interventi di Massimo Metilli Agenzia per la Russia sul tema “Macro-economia Serba, percezioni dal mercato”, di Stefano Caprioli – Aliquo Consulting Serbia sul tema “Serbia: incentivi agli investimenti”, di Michele Maria Rossini – Aliquo Consulting Serbia sul tema “Serbia: aspetti legislativi locali” e di Monica Gheser – UniCredit S.p.A. sul tema “UniCredit: esperienza e servizi in Serbia”.

    Alle ore 13.30 prenderanno invece il via gli incontri individuali con i relatori.

    La Serbia è un mercato che offre molte potenzialità, anche in ragione del fatto che rappresenta una porta per tutta l’area russa, e questo progetto ben coniuga l’aspetto informativo con quello già operativo degli incontri di settembre – afferma il Direttore di Confindustria Lecco Giulio Sirtori. Per questo ci è sembrato importante proporre a Lecco una delle tappe di presentazione del progetto alla quale, fra l’altro, sono stati invitati anche gli imprenditori delle sedi confindustriali di Como, Monza e Brianza e Sondrio”.

    Alla Camera di Commercio un incontro su “La necessità dell’ottimizzazione della gestione d’impresa nei mercati oggi”

    L’azienda RDI di Olginate in sinergia con il Politecnico di Milano, organizza per il prossimo venerdì 8 luglio, con inizio alle 10, un convegno presso la Camera di Commercio di Lecco dal titolo “La necessità dell’ottimizzazione della gestione d’impresa nei mercati oggi”, appuntamento gratuito e aperto a tutti che si terrà nella Sala Arancio.

    A condurre l’appuntamento Sebastiano Barisoni del Sole 24 Ore.

    Il programma:
    I parte:
    in teoria
    convegno a cura del Politecnico sulla necessità dell’ottimizzazione della gestione d’impresa attraverso nuovi metodi quali ad esempio “lean production” e utilizzo di nuovi “strumenti di comunicazione”.

    II parte:
    in pratica
    una case history racconta il percorso e i risultati tavola rotonda con presentazione case history. Moderatore: Sebastiano Barisoni (Il Sole 24 Ore).
    Galbiati Group, lungimiranza della visione d’impresa.
    Come nasce l’esigenza di investire su di sé in tempo di crisi.
    Staufen Italia, la lean production applicata alla realtà di una media azienda.
    RDI, il supporto alle vendite fornito dai nuovi mezzi di comunicazione.
    Ecipa Lombardia, i finanziamenti per il cambiamento.

    Parteciperanno all’incontro:  Prof. Alberto Portioli, Politecnico di Milano, Pietro Galbiati, amministratore Galbiati Group Srl, Giancarlo Oriani, CEO Staufen Italia Srl, Giovanni Rossi, amministratore RDI Srl, Erasmo Corbella, direttore Ecipa Lombardia Formazione.

    Per maggiori info:  http://www.ottimizzazioneimpresa.it/index.html

    Garlate. Vivi Figina: grande festa per grandi e piccoli by Paesevivo

    Il gruppo giovani di Paesevivo coordinati da Francesca Tombini ha messo a punto ogni particolare ed è pronto ad accogliere il pubblico garlatese e non, che vorrà godere qualche ora di divertimento nella suggestiva cornice della frazione Figina.

    Domenica 3 luglio infatti a partire dalle 17.30 ci sarà un’area dedicata ai bambini con attività ludiche e ricreative oltre alla lettura interattiva di fiabe da parte di Garlateatro. Alle 19 lancio dei palloncini della pace. Un altro spazio sarà riservato ai buongustai con il punto ristoro gestito dal gruppo Vivi Santa Maria di Olginate. In via Barzago tornano le band garlatesi che intratterranno il pubblico per una no-stop musicale di 6 ore. Novità 2011 la prima esposizione di auto e moto d’epoca che occuperanno il parcheggio della frazione.

    A conclusione della serata l’organizzazione ha previsto lo spettacolare lancio delle lanterne luminose.

    “I Giovani di Paesevivo – spiegano gli organizzatori – ritengono che iniziative come questa possano offrire alla cittadinanza l’occasione per godere spazi e angoli suggestivi di Garlate. Un ringraziamento ai residenti per la preziosa collaborazione senza la quale la manifestazione non si sarebbe potuta organizzare”.

    Movida: le regole contro gli eccessi

    La Prefettura lecchese va contro l’alcool e le sostanze stupefacenti. Dall’Ufficio territoriale del Governo di Lecco sono stati infatti stipulati sette punti per favorire la salute dei consumatori e di tutti gli utenti della strada. “In considerazione del concentrarsi di manifestazioni ed eventi nel periodo estivo che contemplano la somministrazione di bevande alcoliche e al fine di prevenire i rischi connessi all’abuso di tali sostanze – ha spiegato il prefetto Marco Valentini – si ritiene opportuno richiamare l’attenzione delle Amministrazioni competenti a rilasciare i provvedimenti sulle norme che disciplinano la materia”. Un punto importante riguarda l’esposizione di tabelle alcolemiche in tutti gli esercizi che somministrano bevande alcoliche per far conoscere ai clienti il grado delle bevande e il possibile superamento del tasso alcolemico in caso di guida. I locali che proseguono la propria attività oltre la mezzanotte devono mettere a disposizione un etilometro per tutti coloro che ne vogliono verificare il proprio stato di ubriachezza. Viene ribadito il divieto assoluto di somministrazione di bevande alcoliche ai minori di sedici anni e a chi manifesta uno stato di ubriachezza evidente. Entrambi i divieti, se non rispettati, portano alla sospensione dell’esercizio. Sanzioni anche per tutti coloro che guidano in stato di ebbrezza, soprattutto i neo patentati e i professionisti, e per i conducenti in stato di alterazione per uso di sostanze stupefacenti.

    “È un buon tentativo di sensibilizzazione per gli organizzatori di eventi – ha dichiarato il sindaco di Lecco Virginio Brivio a proposito del documento – penso che cercare di scrivere delle regole contro gli eccessi sia una sfida interessante da raccogliere e anche molto positiva”.

    Anche l’assessore provinciale alla Sicurezza Luca Teti ha sostenuto la positività dei punti redatti dal Prefetto, valevoli soprattutto come codice etico: “Il documento non fa male a nessuno, ma anzi ricorda le buone e corrette maniere che purtroppo molti non rispettano. Per eliminare gli eccessi della movida dovremmo dire alla gente di smettere di bere alcolici, ma questo ovviamente non è possibile. L’atto è importante per ricordare il buon senso, che comunque dovremmo avere tutti”.

    Contenta del documento anche la comandante della Polizia Stradale di Lecco Mariella Russo: “È positivo perché c’è una regolamentazione a cui tutte le forze dell’ordine si devono uniformare. Inoltre è buona l’informazione verso gli utenti, perché così facendo tutti sanno a cosa vanno incontro quando vengono sottoposti a controlli da parte delle nostre pattuglie”.

    “Per tutelare la movida lecchese ci vorrebbero più controlli delle forze dell’ordine – è invece il pensiero del direttore di Confcommercio Lecco Alberto Riva – Secondo noi il Prefetto ha fatto benissimo a redigere l’atto d’indirizzo, ma tutti i nostri associati fortunatamente rispettano già le norme indicate, per cui così non si può migliorare la situazione. Abbiamo chiesto un incontro con il sindaco di Lecco e con il prefetto per migliorare la sicurezza della movida lecchese. Adesso stiamo attendendo che ci venga comunicato il giorno della riunione per poter proporre idee che migliorino la qualità del divertimento serale nel territorio”. L’idea principale per la direzione lecchese di Confcommercio resta comunque una: “Secondo noi per garantire la sicurezza dei clienti e degli esercenti ci vorrebbero più controlli da parte delle forze dell’ordine. Solo così ci potrebbe essere un’ottima tutela per tutti”.

    Lecco, il responsabile delle giovanili lascia

    Ornigotti (foto Menegazzo)

    Ornigotti (foto Menegazzo)

    Il professor Giovanni Ornigotti, Responsabile del Settore Giovanile bluceleste nella passata stagione, ha deciso per scelta personale di non rinnovare il rapporto di collaborazione con la Società.

    “E’ stata un’esperienza che mi ha impegnato tantissimo  fisicamente ed emotivamente – commenta il professore – e mi ha permesso di conoscere persone e realtà del territorio lecchese con le quali sono state attivate relazioni significative e, mi auguro, durature. Dalla Società, nella persona del Presidente Sergio Invernizzi, mi è stato chiesto di riavviare la complessa macchina del Settore Giovanile; spero di non aver mancato l’impegno. Oggi la Calcio Lecco, rispetto a un anno fa, ritengo possieda struttura e risorse umane di assoluto valore. La “macchina” può continuare a correre in sicurezza, anche prendendo maggiore velocità. Ho condiviso il percorso, seppur breve, con persone eccezionali. L’augurio è che la filosofia della Società si mantenga con forza e coerenza. Da parte mia un ringraziamento per l’opportunità e un’attenzione particolare che dedicherò, seppure da lontano, alla vita della Calcio Lecco. E che l’anno del Centenario sia ricco di soddisfazioni”.

    La Calcio Lecco 1912 Spa dal cantu suo ringrazia Ornigotti per “la serietà, la professionalità e l’operato svolto nella stagione sportiva 2010-2011”, augurandogli i migliori successi e soddisfazioni.

    Intanto il nuovo organigramma del Settore Giovanile per la stagione sportiva 2011-2012 verrà comunicato a breve.

    Buzzi: “Cacciato dalla Lega che vuole la mia poltrona”

    “La politica oggi è allo sbando ed è obbrobriosa”. Così Ermanno Buzzi l’ha definita l’indomani della sua cacciata dalla presidenza di Idrolario. Una considerazione che in molti non troveranno originale, ma ciò che di veramente originale sta sorgendo nel panorama politico-amministrativo è l’alleanza tra Pd e Lega.

    Quella che poi si è evidenziata proprio in occasione dell’assemblea di Idrolario tenutasi a Oggiono giovedì scorso, durante la quale il presidente Buzzi e il Consiglio di Amministrazione sono stati sfiduciati a fronte di una mozione presentata guarda caso da dieci sindaci di cui otto del Pd e due della Lega (Merate e Oggiono).

    “Mi hanno fatto fuori solamente per avere la mia poltrona – prosegue Buzzi – E’ un fatto puramente politico perchè sotto il profilo operativo nessuno ha avuto mai nulla da eccepire in questi sei mesi di lavoro”.

    L’ex presidente di Idrolario parla chiaro e punta il dito contro il Carroccio: “E’ da quando mi sono insediato che la Lega ha cercato di mettermi il bastone tra le ruote per accaparrarsi questo posto… In primis il sindaco di Merate Andrea Robbiani“, che per Buzzi è il suo probabile successore alla guida di Idrolario.

    Così, nell’assemblea di giovedì, (su 65 sindaci solo 50 erano presenti in una occasione che Buzzi definisce importantissima): in 27 hanno votato la mozione presentata dai sindaci di: Oggiono (per l’occasione assente), Merate, Cernusco Lombardone, Cassago, Galbiate, Osnago, Paderno d’Adda, Robbiate, Verderio Inferiore e Lecco… “da Virginio Brivio (sindaco del capoluogo di provincia, ndr) non me lo sarei mai aspettato. Mi ha deluso”, ha commentanto freddamente Buzzi. Solo 19 invece i sindaci che hanno preso le difese di Buzzi votando contro la mozione o astenendosi.

    Per l’ex numero uno di Idrolario un finale da brivido, degno del miglor film dell’orrore, oltre la cacciata la scorsa settimana sulla sua scrivania è giunto l’avviso di garanzia in merito alla questione del depuratore di Lecco… peggio di così!

    Ciclismo. Domenica la 31^ Lecco-Morterone

    Tutto pronto per la tradizionale gara cisclistica per amatori, Lecco-Morterone giunta alla sua 31^ edizione in programma per domenica 3 luglio. In palio il “6° Trofeo Aldo Scaioli a.m.” – trofeo dello scalatore e gara che rientra nel Campionato regionale montagna.

    A Lecco si effettuerà un percorso cicloturistico che si snoderà lungo le vie Zelioli, Armonia, corso E. Filiberto, viale Valsugana, via Tonio da Belledo, via dell’Eremo, viale Redipuglia, viale Monte Grappa, quindi la gara prenderà il via alle 9.15 con partenza da via Tonale per raggiungere Ballabio e quindi Morterone per una lunghezza totale di 20 chilometri.

    Programma:
    Ritrovo: ore 8 presso il Convegno Parrocchiale Maggianico, Via Zelioli
    Partenza: ore 9.15
    Arrivo: ore 10.10 circa
    Categorie: amatori tutti Udace e Consulta

    Approvata la convenzione per l’affidamento della Tesoreria

    Questa volta, dopo una vivace discussione, è stata votata e approvata (con 21 voti favorevoli, 8 contrari ed un’astensione) la delibera che stabilisce le nuove modalità per l’affidamento del servizio di Tesoreria per il periodo che va dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2014; procedura di individuazione di un nuovo gestore del servizio mediante procedura di gara ad evidenza pubblica sulla base di una convenzione deliberata dal Consiglio Comunale, esperita con il basilare criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, che presenti caratteristiche tecniche peculiari, di cui i principali parametri saranno: 1-Tasso di interesse sulle giacenze di cassa e debitore sulle eventuali anticipazioni; 2-rating attribuito all’istituto di credito; 3-ammontare del contributo annuo da riconoscere, eventualmente al comune; 4- Circolarità degli sportelli bancari siti sul territorio comunale al fine di rendere maggiormente fruibile il servizio.

    Il rinvio della discussione rispetto allo scorso Consiglio Comunale ha consentito alla commissione di approfondire e arricchire i contenuti della delibera, ma sono state necessarie diverse votazioni preliminari riguardo ad un emendamento sostitutivo, ed uno aggiuntivo, entrambi presentati dalla consiliera Elisa Corti, riguardanti l’arricchimento per la pubblicazione del bando di gara, e principi di valutazione del punteggio per le banche relativamente al biennio 2009-2010. Non è stato accolto invece l’emedamento aggiuntivo proposto dal consiliere Alessandro Magni contro l’affidamento alle banche da lui definite “armate”, cioé finanziatrici di imprese belliche. Anche il consiliere Stefano Parolari ha presentato un emendamento aggiuntivo, realizzato proprio in sede di Consiglio, salvo poi ritirarlo dalle votazioni poiché ormai inefficace alla luce delle votazioni precedenti.

    Uoei, 100 anni di orizzonti

    Il titolo non può lasciare dubbi che qui si venga a parlare di un centenario: e subito viene da pensare a quanti di questi se ne celebrano ogni anno nel mondo, senza però che si senta la necessità di produrre in merito una più o meno importante pubblicazione.

    Ma che razza di volume hanno voluto realizzare i dirigenti responsabili della U.O.E.I. per ripercorrere a fondo e riflettere sui tanti anni della loro storia coinvolgente! Per portare a termine un simile lavoro deve essere stato compiuto davvero uno sforzo notevole e ammirevole, se quella che ora è stata posta appare come una pietra miliare di impressionante consistenza, costituita da un volume che, tra testi e fotografie storiche chissà come recuperate, raggiunge la numerazione finale di ben trecento pagine, in formato gigante cm. 28×24.

    Sarebbe del tutto fuori strada chi pensasse che, per l’argomento trattato, il libro possa rivestire un interesse valido e venire apprezzato esclusivamente dagli attuali soci della U.O.E.I., o da altri pochi analisti appassionati di temi storico-sociali. La storia particolare di questa associazione, sorta per offrire un’alternativa, positiva per il corpo e per lo spirito, al miserevole ambiente di ritrovo del loro tempo libero degli operai di quegli anni, induce invece a riflettere spassionatamente e su larga scala come debba essere preso in seria considerazione l’adattamento al nostro tempo di quelle impostazioni e motivazioni sociali che ora hanno perso molto della loro forza e della loro attrattiva. “E la coscienza di ciò – come acutamente avverte Alessandro Gogna nella presentazione di questo stesso volume – dovrebbe dar il coraggio di affrontare le incombenti scelte di oggi. Mai come in questi tempi dovrebbe essere chiaro a tutti che un’associazione è tanto e più vitale quanto si apre a se stessa e agli altri, contando sulla qualità delle proprie attività piuttosto che sul numero dei soci”. Anche sotto questo aspetto il volume sui cento anni della U.O.E.I., nel racconto vivace di tante vicende intriganti e controverse, non solo è in grado di risultare avvincente anche per coloro ai quali la sigla U.O.E.I. non ha mai significato nulla finora, ma può imporsi come un’occasione in senso paradigmatico per affrontare situazioni sociali e associative di analoga problematicità. Una menzione di merito deve essere riservata anche ai due autori, che, pur lavorando a distanza su materiale certamente difficile, sono riusciti ad elaborare un’esposizione chiara e ragguardevole.

    Renato Frigerio

    “U.O.E.I. – CENTO ANNI DI ORIZZONTI” di Francesco Fernandes e Alberto Benini
    304 pagine – formato cm. 28×24 – copertina con alette – immagini b/n e a colori – Stampa Grafiche Artigianelli – Brescia. Distribuito a richiesta dalle Sezioni U.O.E.I.

    L’ospedale si difende: “Massima attenzione”

    “In tutti e tre i momenti di soccorso si ribadisce di aver avuto nei confronti del signor A.C. , alle condizioni date, il massimo di attenzione e di presa in carico”. Così scrive in un comunicato diffuso poco fa l’ufficio stampa dell’Azienda Ospedaliera.

    Eccone il testo completo:

     

    Lecco, 1 luglio 2011

    COMUNICATO

    Sulla base della documentazione clinica relativa ai diversi accessi al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Lecco del signor A.C. , si rileva che il paziente si presenta una prima volta al PS il 23 giugno scorso riferendo di avere un blocco lombare. La valutazione medica associa il sintomo ad una possibile patologia erniale del rachide lombare con conseguente prescrizione e somministrazione di una terapia antidolorifica. Si prescrive altresì una tac lombare da eseguirsi entro le 72 ore e si dimette il paziente.

    A.C. ritorna al Pronto Soccorso una seconda volta, tre giorni dopo: anche in questo caso, la valutazione clinica rileva una lombosciatalgia, confermando il sospetto diagnostico palesato nel corso del precedente accesso e viene somministrata una terapia intramuscolare con un antidolorifico/antinfiammatorio. Alla dimissione si ribadisce l’indicazione di un esame tac.

    Sino a questo momento non vengono evidenziate altre informazioni sullo stato generale e sulla storia sanitaria del paziente, né tantomeno si presenta una sintomatologia o avvisaglia clinica che possa portare gli operatori del PS a sospettare qualcosa di diverso da quanto valutato clinicamente sino ad allora e a suggerire esami diagnostici di altro tipo rispetto a quanto indicato.

    Il signor A.C. si presenta di nuovo, una terza volta, in Pronto Soccorso circa 20 ore dopo il secondo accesso. E’ in questa occasione che il signor A.C. presenta altri sintomi oltre al dolore agli arti inferiori. L’esame clinico e gli esami diagnostici a questo punto si ampliano , con prelievi del sangue ed esami radiologici , e si attivano contemporaneamente consulenze specialistiche intraospedaliere che portano ad una diagnosi di sepsi.

    Dopo aver avviato un severo e aggressivo trattamento terapeutico/farmacologico si decide e si concorda il trasferimento del paziente in terapia intensiva, presso l’Ospedale di Erba , per mancanza di posto letto nell’area critica dell’Azienda Ospedaliera.

    In tutti e tre i momenti di soccorso si ribadisce di aver avuto nei confronti del signor A.C. , alle condizioni date, il massimo di attenzione e di presa in carico. Si sottolinea, dunque, di aver proceduto dal punto di vista clinico ed assistenziale in modo corretto. Si attende , comunque, l’esito di ulteriori indagini e accertamenti relativi allo sviluppo del decorso clinico del paziente che potranno dare nuovi elementi per capire quale è stato il focolaio dell’infezione responsabile della sepsi che ha portato il signor A.C. al ricovero in Rianimazione.

    Ufficio Stampa

     

     


    Esami 3^ media: dieci e lode a Maggianico

    Sono terminati gli esami di terza media, con buona pace dei giovani studenti che finalmente si godono le vacanze. Alla scuola media di Maggianico, sezione staccata dell’istituto comprensivo “De Amicis” c’è aria di festa per il licenziamento di tutti i ragazzi. Buoni voti per tutti, ma spiccano un paio di dieci, Laura Dell’Oro e Sabrina Invernizzi, e soprattutto un dieci e lode ottenuto da Mattia Corti.

    Nell’istituto è presente pure un centro sperimentale per l’educazione degli adulti, dove solo un ragazzo non ha ottenuto la licenza media.

    Armonia di tempi e orari, “dirige” Bonacina

    Francesca BonacinaCon 29 voti a favore, 2 contrari e 4 astensioni è stato approvata la delibera per il nuovo Piano Territoriale degli Orari (PTO) per la città di Lecco, risultato del progetto “Città in tempo”, che come spiega l’assessore Francesca Bonacina “risponde all’esigenza di un adempimento normativo; le amministrazioni comunali sopra i 30 mila abitanti, secondo la legge n.53 del 2000, hanno l’obbligo di presentare uno strumento unitario, per finalità e indirizzi, in grado di armonizzare i diversi sistemi orari dei servizi urbani. L’Amministrazione comunale di Lecco ha presentato nel 2007 il progetto per la redazione di un documento direttore, approvato dalla Regione Lombardia con un finanziamento di 84 mila euro; questo stesso progetto ha subito modificazioni e migliorie nel biennio 2007-2009, per cui si è giunto un nuovo accordo-proroga con la Regione, per la presentazione del piano sui prossimi bandi di concorso, previsti per la fine di questo anno 2011.”

    I vari interventi in sede di Consiglio Comunale hanno sottolineato la necessità e l’importanza di un Piano Territoriale dei Tempi e degli Orari, uno strumento che tuteli e migliori la vita del cittadino, attraverso soprattutto l’analisi accorta di quelle che sono le specificità del nostro tessuto urbano, in una società come la nostra dove ormai la dimensione del tempo rappresenta uno delle risorse più rilevanti ma anche più incerte, causa la nostra difficoltà nel conciliare quelli che sono i ritmi di vita lavorativi e sociali, e le nostre esigenze di soggetti individuali. Per questo l’obiettivo  di trasformare la nozione di tempo in oggetto di politica pubblica, affinché l’ente pubblico garantisca le condizioni per il coordinamento e l’armonizzazione dei sistemi orari, dei servizi pubblici e privati, col fine di migliorare la qualità della vita del cittadino.

    Gli interventi principali riguarderanno l’implementazione dei servizi on-line, la realizzazione di una “giornata del cittadino” (che prevede l’ampiamento dell’orario i accesso ai servizi degli enti pubblici), implementazione della mobilità sostenibile finalizzata al miglioramento della viabilità e della qualità ambientale, il generale coordinamento degli orari dei servizi sul territorio  con il sistema degli orari di lavoro dentro le imprese e gli enti, la promozione di pari opportunità tra uomo e donna che favorisca un maggior equlibrio tra le responsabilità familiari e lavorative.

    Sollecitata sulla necessità che il PTO sia davvero un’opportunità per le famiglie potenziando davvero i servizi per i cittadini, e non solo un atto amministrativo dovuto, l’assessore Bonacina risponde che proprio per evitare questi rischi “questo sarà un documento in divenire, costantemente sotto il monitoraggio della commisione. Mi auguro si possano creare momenti sistematici di riflessione, per superare al meglio situazioni che richiedono di svilupparsi attraverso il graduale raccordo con gli enti del territorio”.

    Il DG Lovisari disporrà un’inchiesta interna

    Dopo la rivelazione da parte di LeccoNotizie della denuncia dei parenti del 45enne lecchese in coma all’ospedale di Erba, a questi ultimi è giunta una lettera del direttore generale dell’Azienda Ospedaliera. “Sarà mio preciso dovere” scrive Mauro Lovisari “avviare un’inchiesta interna, unitamente al Direttore Sanitario, al Direttore Medico di Presidio e al Direttore del Dipartimento Emergenza-Urgenza, sull’operato del dirigente da voi nominato”.

    Ecco il testo integrale della missiva:

    Lecco,  30 giugno 2011

    Egregio Sig. DOMENICO CORTESE

    ho ricevuto e letto con attenzione la Sua lettera del  29.06.2011, ns. protocollo 26598/11.

    Sono sinceramente dispiaciuto  per quanto mi  ha descritto e capisco il difficile momento che sta attraversando. Dispiaciuto perché ogni giorno constato l’impegno degli operatori per risolvere al meglio i bisogni di salute di un centinaio  e oltre di persone che si rivolgono ad ogni  nostro Pronto Soccorso, anche se tuttavia talora può accadere che per un sintomo  non rilevato per specificità  non riferita o  non evidente, ci allontaniamo da ciò che ci prefiggiamo costantemente di ottenere, e cioè il recupero totale o parziale del benessere psicofisico  delle persone che a noi si rivolgono.

    Tutti coloro che esercitano la professione medica sono  consapevoli delle loro responsabilità, ma sanno anche di non essere infallibili e che a volte si possa sbagliare. Non voglio con questo giustificarmi con lei, né dare un giudizio affrettato su quello che può essere accaduto.

    Capisco il suo dolore e rabbia, ma le posso assicurare che anche gli operatori vivono   in prima persona queste sconfitte e sono altrettanto amareggiati e sinceramente addolorati, nel caso in cui venga commesso un errore di valutazione.

    In qualità di Responsabile di questa Azienda sarà mio preciso dovere avviare un’inchiesta interna, unitamente al Direttore Sanitario, al Direttore Medico di Presidio e al Direttore del Dipartimento Emergenza-Urgenza, sull’operato del dirigente da lei nominato. Cercheremo di capire  la ragioni che lo hanno indotto a formulare una determinata diagnosi  e valuteremo se, data la sintomatologia riferita, poteva essere fatto qualche cosa in più o meglio. Mi impegno a  darle riscontro scritto  di quanto emergerà dalle nostre verifiche. Tuttavia, La pregherei qualora volesse dar seguito alla sua denuncia, di procedere nelle forme previste dalla legge: ulteriori manifestazioni di protesta non aggiungerebbero nient’altro a quanto già previsto dalle norme ma otterrebbero solo l’effetto di spingere tanti operatori verso la medicina che nessuno vorrebbe, ossia la medicina difensiva: quella medicina non più basata sul rapporto fiduciario medico-paziente ma sulla diffidenza e impersonalità dei rapporti, sulla tutela delle responsabilità medico legali dell’atto medico anziché la tutela della salute dei pazienti. Non è questa la Sanità che  io, ma neppure Lei credo voglia, ne sono certo.

    Restando a disposizione per eventuali e ulteriori chiarimenti, le porgo i miei saluti ed auguri.

    Cordiali saluti

    DR. MAURO LOVISARI

    Direttore Generale

    Azienda Ospedaliera della Provincia di Lecco

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    45enne in coma.
    Il fratello: sospendete quel medico!

    Alfredo Cortese fino a martedì della settimana scorsa stava bene e viveva a Germanedo, oggi lotta tra la vita e la morte nel reparto di Rianimazione intensiva a Erba, ma la sua […]

    Maturità: finiti gli esami (quasi) tutti in ferie

    Da un paio di giorni ormai sono ufficialmente cominciati gli orali di maturità in tutte le scuole superiori della provincia e ci sono già i primi ragazzi che finalmente possono godersi le vacanze in pace. Dopo mesi di studio e intensa preparazione finalmente sono parecchi gli studenti che possono dire di essersi liberati di un vero e proprio peso e quindi hanno cominciato a vivere l’estate, ma soprattutto un lungo periodo di riposo senza pensare ai libri.

    Non è però così per tutti, infatti c’è qualcuno che comincerà a lavorare a breve: “Sono veramente felice e finalmente mi sento libero – sono le prime parole di Giacomo, studente di meccanica all’Itis “Badoni” di Lecco, appena finito un lungo colloquio orale – adesso finalmente mi riposo un po’, ma poi parto subito a lavorare perché voglio andare a studiare fotografia in Nuova Zelanda fra qualche mese e mi servono i soldi per partire. Mi piace tantissimo e lì ci sono delle belle scuole e dei corsi specializzati nel settore, quindi non voglio perdere questa opportunità”. Ha le idee molto chiare Giacomo che ha proposito del suo colloquio ha raccontato: “La tesina l’ho sviluppata sui pedali della bicicletta. Direi che nel complesso l’orale è andato bene, posso dirmi soddisfatto”.

    Si è tolta un peso anche Samanta, studentessa di Mandello iscritta all’istituto tecnico commerciale “Parini” di Lecco, nell’indirizzo turistico: “Mi sento libera e rilassata, non vedevo l’ora! – è uno dei primi commenti rilasciati dalla ragazza appena finito l’esame orale – ho preparato la tesina sulla bellezza, che come le materie ha coinvolto arte, inglese, italiano e marketing. Ora mi godo le vacanze e poi cerco di fare i test per entrare nel corso di fisioterapia”.

    Per chi ha già finito gli orali c’è ancora chi sta studiando per prepararsi nella prova più difficile. “La tensione è tanta, anzi troppa! – ha dichiarato Adriana, studentessa olginatese dell’indirizzo turistico pochi minuti prima di entrare nell’aula dove si sono tenuti gli esami – ho preparato la tesina sugli itinerari in Colombia, spero piaccia ai professori. L’anno prossimo poi voglio fare un anno sabbatico in America, per un po’ basta studio”.

    45enne in coma. ‘Quel medico va sospeso’

      Alfredo Cortese

      Alfredo Cortese fino a martedì della settimana scorsa stava bene e viveva a Germanedo, oggi lotta tra la vita e la morte nel reparto di Rianimazione intensiva a Erba, ma la sua disavventura medica nasce a Lecco. Dove per due volte in pronto soccorso gli avrebbero fatto la diagnosi di una banale lombosciatalgia, ma dentro di lui già lavorava un killer, il batterio staphylococcus aureus che ha invaso il suo corpo e reso attualmente inservibili cuore, polmoni, reni e fegato.

      La sua triste vicenda è apparsa su Facebook, postata attraverso un dolorosissimo sfogo del fratello Domenico “Mimmo” Cortese, noto batterista lecchese, in cui chiede ai vertici dell’ospedale Manzoni di sospendere il medico, secondo lui maggiormente responsabile nel ritardo della c

      ura (vedi il testo in calce). Gli hanno risposto decine di persone, con grande solidarietà e anche all’ospedale Manzoni ieri mattina non si parlava d’altro.

      Massimo, fratello di Alfredo

      Rintracciato da LeccoNotizie, Mimmo è arrivato nella nostra redazione con il fratello Massimo (in foto qui a destra): insieme, ci hanno raccontato la loro storia.

      Alfredo Cortese ha raggiunto i suoi 45 anni da sanissimo uomo pacifico,  installatore di serramenti assieme ai fratelli. Non sposato, residente a Germanedo con genitori ultraottantenni ha un unico vezzo: i capelli stile rasta, ora tagliati nel reparto intensivo. E sono quelli secondo il fratello Mimmo ad aver ingenerato il pregiudizio su cui poi sarebbe corsa la presunta leggerezza nell’affrontare il suo caso.

      Dunque martedì 21 giugno l’insorgenza dei sintomi, con tappa obbligata dal medico di base il giorno seguente, mercoledì. Sono dolori alla schiena e sulle prime vengono scambiati per problemi di origine professionale. Ovvia la prescrizione di analgesici.  Ma la sofferenza non passa, anzi si acuisce nonostante il ricorso a medicinali più pesanti.

      Giovedì pomeriggio il primo ingresso al Pronto Soccorso di Lecco, i familiari riferiscono con febbre a 38,5, dolore acutissimo, una gamba e un braccio inservibili e impossibilità di camminare. All’accettazione (triage) gli assegnano un codice verde: caso “poco critico”. Dopo un po’ di ore viene visitato; servirebbe una Tac – avrebbero spiegato – ma manca il radiologo. Successivamente sarebbe stato dimesso – ci raccontano i fratelli – con diagnosi  di lomboscialtagia acuta e l’impegnativa per la tac in classe d’urgenza A. Scrive la sorella Roberta su Facebook: “Gli hanno fatto una flebo”.

      L’uomo si mette a letto, mentre la situazione si aggrava. Sabato quando Massimo passa a vederlo lo trova in un bagno di sudore, con difficoltà di respirazione e tormentato dai dolori ormai diffusi, ma lo sfortunato esprime la sua fiducia nei dottori: “Mi hanno visitato, se dicono che passa, passerà”. La famiglia Cortese è grata alla scienza medica perché lo scorso dicembre Mimmo, dopo 13 anni di traversie, è guarito con un trapianto di cuore, proprio qui a Lecco, ottimamente riuscito e quindi regna un clima di fiducia. A mezzanotte, però, Alfredo fa la sua seconda entrata al pronto soccorso, il codice assegnato è sempre verde “poco critico”. Dopo un po’ chiede un lettino: non ce la fa a stare seduto. Secondo i parenti gli viene concesso dopo 45 minuti. Fa sempre più fatica a respirare, a quanto pare una gamba è fredda, rossa e gonfia. “Abbiamo pure detto che negli ultimi giorni di febbre aveva aggiunto tre chili e mezzo al suo peso”.

      Alfredo corre sulla spiaggia, 2008

      Alle 2.30 del mattino, riferiscono Mimmo e Massimo, la dimissione, dopo una puntura di antidolorifico. La diagnosi non è cambiata.
      A visitarlo c’era il medico per il quale viene chiesto il provvedimento sospensivo. Al momento del commiato il dottore avrebbe: “Invitato Alfredo ad alzarsi dalla carozzina dove era seduto e anzi ad abituarsi a muoversi di più” racconta Massimo Cortese.

      Alfredo giunge a casa ma di lì la situazione non fa che peggiorare, ormai ha le sorelle (quattro) vicino, alle sette di sera viene riportato al pronto soccorso del Manzoni – questa volta in codice giallo cioè “mediamente critico”.  E viene risucchiato dal Pronto Soccorso: ormai la gravità del suo stato è lampante. “Se lo sono preso e per due ore non ci è stato detto niente, erano vaghi nelle risposte, non permettendoci di entrare” afferma ancora Massimo.

      Poi arriva Mimmo, carattere meno remissivo, spalanca le porte del P.S.: “Mi sento chiamare dalla stanza di rianimazione. E’ lui – mi ha visto. E’ ancorato alle macchine. E una pancia, una pancia spaventosamente gonfia. Ne ho visti morire in quella situazione di ritenzione idrica, nei miei anni di ricoveri per il cuore. I monitor suonano, mostrano tachicardia a 158, saturazione 56 (proporzione dell’ossigeno nel sangue) e pressione non ricordo se bassa a 70”.

      C’è un viavai di medici ora nella stanza di Alfredo ma i parenti vengono invitati a stare fuori. Tra gli specialisti chiamati al capezzale uno di Medicina generale che Mimmo ha conosciuto durante la propria malattia. I due si salutano cordialmente nella sala d’aspetto. “Mi ha chiesto di me ed era felice per la mia guarigione, non sapeva che ero lì per mio fratello”.

      Ed è – pare – questo medico a prendersi la responsabilità di rivelare come stanno le cose. E’ sempre Mimmo a raccontare: “Mi ha detto ‘sta male, male, male. Forse un batterio‘ “.

      Poi la decisione del ricovero in rianimazione, il reparto libero è a Erba. A questo punto anche Alfredo ha capito: “Gli tremava una mano prima che lo intubassero per portarlo via e mi ha detto spaventato ‘Sto morendo’ “.

      Ora sta lottando a Erba con valori stabilizzati ma sempre critici. “Sono degli angeli lì, lo scriva” dice ancora Mimmo, che nel frattempo ha postato su Facebook e consegnato a mezzogiorno la sua lettera di persona in segreteria del direttore generale dell’ospedale Manzoni Mauro Lovisari, oggi giovedì. Nel pomeriggio già la risposta scritta del direttore, che annuncia approfondimenti.

      Anche LeccoNotizie in mattinata aveva chiesto informazioni alla struttura. E sempre nel pomeriggio dall’ufficio stampa ci hanno detto: “Stiamo verificando, appena sappiamo qualcosa di certo vi informiamo”.

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      La lettera pubblicata su Facebook da Mimmo Cortese
      Alla CA: Direttore Generale
      Ospedale Alessandro Manzoni Lecco
      Dr. MAURO LOVISARI

      p.c. Direttore Sanitario
      Dr.ssa PATRIZIA MONTI

      Lecco 29 giugno2011

      OGGETTO: RICHIESTA SOSPENSIONE CAUTELATIVA IMMEDIATA SIG. omissis.

      Gent.mo Dr. Lovisari, mi creda che è con enorme dispiacere  che mi accingo a scrivere questa lettera.

      MI dispiace, perché come già avvenuto più volte con il compianto Direttore Generale Dr. Rotasperti, proprio in questi giorni avrei dovuto inoltrare presso i sui uffici, una richiesta di collaborazione per poter usufruire dell’Aula Magna dell’Ospedale per un importante evento.

      Mi dispiace, perché è grazie a medici competenti e scrupolosi che lavorano in  questo Ospedale se lo scorso 16 dicembre sono arrivato al trapianto di cuore che mi ha salvato la vita,  il merito è anche loro.

      Mi dispiace ma non posso barattare la mia vita con quella di mio fratello Cortese Alfredo.

      Le sue condizioni di salute sono  state definite disperate, Alfredo è tenuto in vita dai macchinari, i medici della Rianimazione dell’Ospedale di Erba ci hanno detto di aspettarci il peggio da un momento all’altro, le speranze sono ridotte a un lumicino, molto flebile hanno precisato.

      Mi dispiace,  ma questa denuncia non è solo dettata dalla rabbia o per il dolore che provo ogni volta che vedo mio fratello in quel letto della rianimazione ridotto in quel modo, mi creda è una pugnalata al cuore,  che mi spinge a farlo e che rafforza questa decisione  e di conseguenza di quanto sto scrivendo, mi è stata  trasmessa addirittura da medici che non vogliono sentirsi “colleghi” di chi non è degno di questa nobile professione.

      Medici che son rimasti di sasso nel leggere i referti e sentire quanto è successo, che mi hanno detto “vai avanti non fermarti”, come medico ti chiedo scusa per quanto hanno fatto a tuo fratello.

      Anche dal Mondo di Internet dove ormai come ben lei saprà le notizie corrono in tutto il mondo molto velocemente, da qui ho avuto conforto su quanto è accaduto e per quello che sto facendo, anche qui medici, pensi che hanno scritto anche  dall’America.

      Lei dirà che ho già condannato il Sig. omissis, scrivo e sottolineo signore perché non lo reputo degno di essere definito Medico, ma non sono io a condannarlo, non è nemmeno quello che ha fatto a mio fratello, ma lo condanna quello che non ha fatto, o forse meglio dire , quello che non ha voluto fare,  un semplice e banale prelievo del sangue che avrebbe permesso di capire che vi era in corso un’infezione da virus che si sarebbe  potuta fermare facilmente.

      Ma forse il cappellone rasta non era degno di certe attenzioni, nemmeno di un banalissimo prelievo del sangue, a quel cappellone che sa tanto di drogato al quale invece di dare parole di conforto è stato consigliato “Tagliati i capelli almeno perderai un chilo”  gli è stato suggerito con sadico sarcasmo.

      A lui che sofferente continuava a lamentare dolore, che chiedeva aiuto, non una parola di conforto, ma di tagliarsi i capelli!

      Mi dispiace per loro, ma quel cappellone rasta è un ragazzo che alle 5.30 del mattino si alza per andare a lavorare, sabato compreso,  non può stara a casa in malattia in mutua, per il mal di schiena, ma deve lavora comunque perché  lavora in proprio’ è un artigiano.

      Non mi dispiace, ma con questa lettera sono a chiederLe a nome di mio fratello Cortese Alfredo, a nome mio Domenico Cortese che scrive in prima persona assumendosi tutte le responsabilità del caso, a nome dei suoi genitori, dei fratelli e sorelle, di tutti gli amici, a nome di tutti quei medici che con sacrifici in alcuni casi anche personali, ogni giorno prestano la loro opera con professionalità e amore verso il paziente e grazie a Dio sono molti, per tutte queste persone Le chiedo nelle qualità delle Sue mansioni di Direttore Generale di sollevare dall’incarico e quindi la SOSPENSIONE CAUTELATIVA IMMEDIATA del sig. omissis.

      Mi dispiace Dr. Lovisari, mi creda che è con enorme dispiacere  che ho scritto questa lettera, dispiacere dato anche dalla stima che ho e che rinnovo per tutti quanti operano all’Ospedale Alessandro Manzoni, ma anche per questo persone che le chiedo quanto sopra.

      Mi dispiace anche dirle che per ottenere quanto è giusto non mi fermerò davanti a niente e nessuno e perseguirò questo risultato con qualunque mezzo a partire dalla  Magistratura competente, sappia che per portare a conoscenza di quanto accaduto non ho problemi e ne me ne faccio ad utilizzare i media sia TV  che  Giornali locali e nazionali, le anticipo che è anche mia intenzione organizzare con parenti, amici e tutti quanti vorranno partecipare,  proteste  in forma comunque sempre civile e rispettosa del luogo anche davanti all’Ospedale.

      Distinti saluti

      Domenico Cortese


      Clamoroso a Idrolario: ‘licenziato’ Buzzi!

      Clamoroso: in due sere due colpi di mano sulla gestione delle risorse idriche lecchesi. Oggi c’è stata la “sfiducia” nei confronti del presidente di Idrolario Ermanno Buzzi, voluta non solo dal centrosinistra ma anche da alcuni rappresentanti del centrodestra, compreso l’assessore provinciale Carlo Signorelli.

      In sostanza è avvenuta una saldatura tra sinistra e Lega che ha portato alla realizzazione di una lettera di sfiducia, votata poi da molti grossi calibri – a partire da Lecco e Merate – con aggiunte significative quali appunto quella del sindaco di Perledo (anche assessore provinciale).

      Entro una settimana dovrebbero esserci le dimissioni formali dell’intero cda di Idrolario, preludio ad una fase nella quale la previsione tra i bene informati è quella di una poltrona che dovrebbe andare alla Lega. E già si fanno i nomi del sindaco di Merate Robbiani (molto impegnato in questa fase sul “fronte dell’acqua”) e di qualche illustre “trombato” del Carroccio a livello comunale: Faggi? De Poi?

      Di certo nell’arco di 48 ore l’onda lunga dei referendum sull’acqua ha come spazzato via il sistema  del potere che ruota intorno al patrimonio idrico provinciale. Prima, l’altra sera, la botta dei 30 sindaci contro la nuova azienda ATO, poi oggi lo scossone forse definitivo.

      Anche se la voce circolava da tempo, la caduta di Buzzi fa sensazione. E conferma che in questo momento la politica lecchese sta vivendo una fase drammatica. Forti le parole del sindaco di Mandello Mariani oggi nei confronti di Daniele Nava e delle sue affermazioni sui sindaci “irresponsabili”. Ancora più rilevante (ed evidente) l’imbarazzo del Pdl davanti a scenari che mutano in modo devastante. In poche settimane, prima la sconfitta elettorale in tanti comuni della provincia, poi i referendum con la netta affermazione dei “sì” specie sulla questione dell’acqua pubblica, ora – sempre in materia idrica – le due “sberle” in successione.

      Insomma, ATO e Idrolario sono solo le conferme di un quadro estremamente instabile. Succederà altro? E’ facile prevedere che gli scossoni siano ben lontani dall’essere terminati.

      Niente puntura? Assolto il medico

      Giuseppe Vaghi, 63 anni, medico all’ospedale di Lecco, è stato assolto dal reato di omissione d’atti d’ufficio perchè il fatto non sussiste. Si è chiuso così il procedimento penale che lo vedeva imputato dopo che un paziente lo aveva trascinato in tribunale.

      L’uomo era arrivato al Pronto Soccorso del “Manzoni” nel giugno del 2009, lamentando dolori a una spall – ma gli era stato attribuito un semplice “codice bianco”. Aveva chiesto un’iniezione di antidolorifico, che gli era stata praticata un paio d’ore dopo, dalla Guardia Medica.

      Il pm Paolo Del Grosso ha chiesto oggi una condanna a sei mesi; il legale del medico ha sottolineato la mancanza di uno specifico protocollo che imponga ad un medico di somministrare farmaci “su richiesta” da parte di un paziente. Alla fine, come detto il dottor Vaghi è stato assolto.

      Maturità, scientifico: “Niente di impossibile”

      «La maturità? Niente di impossibile». A due giorni dall’inizio degli esami orali al Liceo Scientifico G. B. Grassi, ecco i primi commenti a caldo di chi può finalmente iniziare a godersi le meritate vacanze.

      Commissioni d’esame che si sono fortunatamente rivelate “umane”, sollievo per la chiusura di un ciclo della propria vita e indecisione su cosa fare il prossimo anno. Questi i punti su cui gli studenti del liceo cittadino riflettono maggiormente, tutti accomunati da un pensiero di base: ora è il momento di andare in ferie.

      A partire da Anna Maggi, che si dichiara soddisfatta dell’esame sostenuto. «Devo dire – afferma – che è andata bene e ne sono proprio felice. Già negli scritti avevo raggiunto un punteggio positivo e ora, a orale concluso, credo che potrò raggiungere il punteggio finale di settanta su cento. La commissione esaminatrice è stata davvero gentile: ho potuto esporre la mia tesina sul tema dell’illusione e la maggior parte delle domande che mi sono state poste erano legate all’argomento scelto da me. Ora è il momento di partire per una bella vacanza in campeggio con gli amici e, intanto, proverò a pensare a cosa fare il prossimo anno. Psicologia o Ingegneria? Sarà una di queste due facoltà ma, come si può facilmente intuire – ride – non ho le idee molto chiare».

      Fa eco Luca Gnecchi, il quale afferma di puntare anche lui a settanta e di non sapere ancora con certezza cosa fare a settembre. «Sicuramente andrò all’università – spiega – ma devo ancora pensare bene all’indirizzo da scegliere. Si tratterà dell’ambito umanistico in quanto ho deciso di cambiare tipo di studi. La mia tesina sul “simbolismo” è la prova del mio scarso interesse per le materie scientifiche».

      Diviso tra studio e attività sportiva si dichiara, invece, Alessandro Rocchi. «Ho appena finito di sostenere l’esame orale – racconta – e se devo essere sincero non credo di aver fatto del mio meglio. Sono il tipico studente di cui si dice “ha le capacità ma non si applica” – scherza – Per quanto riguarda, poi, il mio futuro è tutto ancora incerto. Alla commissione ho presentato un elaborato sul capitalismo e, in questo senso, forse potrei iscrivermi alla facoltà di Economia. Ma la mia passione rimane il calcio e, dato che gioco in serie D, vedrò nei prossimi mesi a cosa dedicarmi principalmente. Per ora non vedo l’ora di andare in vacanza a Sorrento con i miei compagni di scuola».

      In partenza alla scoperta del Vecchio Continente è, invece, Marco Occhinero, il quale sembra avere le idee un po’ più chiare rispetto ai coetanei: «gli esami sono andati bene e credo che potrei raggiungere un punteggio che va da settantacinque a ottanta. Ho svolto la tesina sulla sezione aurea e il prossimo anno credo che mi iscriverò a Ingegneria Energetica, presso il Politecnico di Milano. Per il momento – conclude – sto pianificando il mio viaggio di quest’estate in Europa».

      E cosa farà nei prossimi mesi Francesco Salerno? «Ho intenzione di dedicarmi al riposo totale e, da settembre, si ripartirà con Ingegneria Biomedica o Informatica, devo ancora rifletterci bene. Quest’ultimo anno mi ha impegnato parecchio, l’esposizione della tesina su “l’eroe e le sue trasformazioni” è andata bene e così anche le domande poste dalla commissione. Per fortuna i docenti presenti durante l’esame sono stati clementi e non ho avuto grandi problemi. L’unico punto dolente? Sicuramente la terza prova: davvero troppo difficile».