
CALOLZIO – Il sindaco Cesare Valsecchi risponde alle critiche della Lega Nord (leggi qui), con una nota inviata alla stampa:
“Giovedì sera si è tenuta la Commissione consiliare Territorio per discutere e approfondire importanti temi quali il Regolamento per il commercio su aree pubbliche e il Piano dell’illuminazione. Prima di entrare nel merito dell’oggetto in discussione (ovvero i temi amministrativi e gli interventi, che sono poi i soli a interessare davvero i cittadini) rispondo brevemente alle critiche mosse dalla Lega.
Il Piano del Traffico, è vero che non è ancora concluso l’iter per l’approvazione, ma è anche vero che non si può affermare che per questo motivo “gli automobilisti quotidianamente sono costretti a lunghe estenuanti code per attraversare Calolziocorte”: la soluzione ottimale si avrà alla conclusione dell’attraversamento Lecco-Bergamo, il Piano del traffico non inciderà in modo determinante circa i problemi che viviamo oggi ma riguarda soluzioni per la viabilità interna e una migliore efficienza della circolazione cittadina. Circa la “forte tensione” negli uffici, chiamati a svolgere il proprio lavoro secondo le competenze tecniche-amministrative e lasciando al politico il ruolo che gli è proprio, non risulta essere un contrasto tra Giunta, Amministrazione e Uffici, e sarebbe opportuno che la Lega non speculasse politicamente su questo, andando a complicare situazioni che poi potrebbero essere ulteriore danno ai servizi al cittadino.
Sicuramente non è avversione da parte nostra, dal momento in cui semplicemente chiediamo agli uffici di svolgere il proprio lavoro secondo i programmi del mandato amministrativo, per cui tutti siamo chiamati a operare a nome della Città. Certo vi possono essere difficoltà di gestione e carenze di personale o organizzative, ma non possiamo chiudere il Comune (ovvero fermare l’attività amministrativa) perché gli uffici non riescono a lavorare: vi sono diversità nei modi di operare, nel caso in oggetto (Regolamento del commercio su aree pubbliche che attribuisce le competenze per il rilascio delle autorizzazioni per il mercato) ci si rifiuta di prendere in considerazione un provvedimento se prima non si è discusso dell’organico degli uffici. La bozza del Regolamento era già stata trasmessa all’architetto Federici a fine agosto dall’assessore al Commercio, il vicesindaco Tavola, ma la pregiudiziale posta è stata la discussione preventiva delle competenze dei Settori e dei carichi di lavoro (quindi appare più una questione di attività sindacale e non di scelta amministrativa). Non ci sono state osservazioni o suggerimenti sul merito, solo preoccupazioni sul carico dei lavori agli uffici. Ricordo che il confronto sul tema è sul piano politico, anche se dipende dai tecnici, e sta all’Amministrazione decidere se si procede con una attività o un’altra: l’accordo se si vuole si trova (e si deve) ma non confondendo i rispettivi piani di competenza.
Infatti le scelte sono di carattere politico e avverranno secondo il mandato e il programma amministrativo, in tal caso superato il “cavillo” burocratico (i tempi della Commissione), purtroppo per l’errore di non aver inviato a tutti i consiglieri ma solo ai capigruppo la bozza del Regolamento, che ha comportato il rinvio, ma il ritardo è anche dovuto alle difficoltà di accordo tra gli uffici che se ne devono far carico. La questione sarà risolta, anche perché sostanzialmente vi è è la condivisione, ma ci si è voluti fermare ai “cavilli”.
Il Regolamento del mercato su aree pubbliche e del commercio, finora, era competenza della Polizia locale ma la decisione dell’Amministrazione non è per fantasia, bensì per l’opportunità di distinguere chi rilascia le autorizzazioni e di chi le controlla, per maggiore trasparenza e garanzie. Infine, è bene ricordare che non abbiamo variato noi i carichi di lavoro degli uffici, e anzi ora verificheremo a quando risalgono le decisioni prese in merito, nei vari Settori.
Vi è stata in questi anni da un lato una situazione comune a tutte le amministrazioni locali ma anche a ogni situazione di lavoro in tempi di crisi, razionalizzazione e anche contrazione del personale (i cittadini conoscono i disagi che han colpito un po’ tutti) e dall’altro la nostra realtà che deve agire entro i vincoli di bilancio e imposti per legge, regolando assunzioni e contratti. E se vi sono state e vi sono uscite per pensionamento, dimissioni o assenze per malattia non può certo la Giunta rinunciare a procedere verso la conclusione di interventi o programmi previsti nel mandato quinquennale di amministrazione.
Non vogliamo certo affermare che non si procede come si vorrebbe a causa dell’organizzazione dei vari uffici dei Settori, perché è vero che le scelte politiche non sempre rientrano nei tempi desiderati, ma se avallassimo la tesi degli eccessivi carichi di lavoro sarebbe una grave ammissione della impossibilità della macchina amministrativa di far fronte al proprio dovere”.
Il sindaco Cesare Valsecchi

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