Covid 19, il grazie della Lega Merate alla Regione e al sindaco

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Franco Lana

Il segretario Franco Lana ringrazia la Regione per lo stanziamento di risorse da destinare alle attività economiche

La stoccata alle opposizione: “Rimboccatevi le maniche e date una mano”

 

MERATE – Un plauso a Regione Lombardia per lo stanziamento di risorse da destinare alle attività economiche del territorio e un grazie al sindaco Massimo Panzeri e alla sua amministrazione per le attività messe in atto per affrontare l’emergenza sanitaria in atto. E’ quanto arriva dalla sezione meratese della Lega Nord con un comunicato a firma del segretario Franco Lana.

“Il comune di Merate riceverà presto cinquecentomila euro da Regione Lombardia per aiutare la ripresa economica del proprio territorio. Questo importante contributo fa parte del progetto di investimento da 3 miliardi di euro per il triennio 2020/2022 interamente finanziato in proprio dalla nostra regione. Ci saranno anche ottanta milioni di euro destinati interamente per il personale medico come segno tangibile e doveroso di riconoscenza per tutti coloro che da mesi si prodigano senza sosta anche nel nostro ospedale. Dopo i ventilatori e gli ospedali costruiti a tempo di record arriva una boccata d’ossigeno per aiutare concretamente tutte quelle aziende che sono state costrette ad abbassare le serrande da marzo. Un contributo per rimettere in moto l’economia, rilanciare il lavoro, pagare i dipendenti e i fornitori”.

Poi la stoccata a chi sta in minoranza: “Ci piacerebbe vedere anche le opposizioni sempre pronte a montare polemiche ad ogni occasione rimboccarsi le maniche e iniziare a fare qualcosa di concreto e utile mettendosi a disposizione della nostra comunità.
Basterebbe anche un segno di apprezzamento per queste decisioni coraggiose e soprattutto tempestive. Ma temiamo che come al solito vincerà la solita retorica ideologica.
Un ringraziamento doveroso va fatto al nostro Sindaco Massimo Panzeri, alla Giunta e ai Consiglieri spesso criticati ingiustamente, che non hanno mai smesso di lavorare in silenzio per i meratesi e per il Mandic”.