LECCO – “Mai, a mia memoria, si era arrivati al limite dello scioglimento del Consiglio Comunale di Lecco per l’inefficienza assoluta amministrativa di una Giunta”.
Lo ha dichiarato sulla propria pagina facebook Filippo Boscagli, consigliere comunale di Noi con l’Italia, commentando il duro ultimatum giunto pochi giorni fa dalla Prefettura di Lecco nei confronti del Consiglio Comunale.
La lettera, datata 28 maggio, è stata consegnata a tutti i consiglieri in carica. Perentorio il Prefetto, la dottoressa Liliana Baccari: “Al Consiglio Comunale di Lecco è assegnato il termine di venti giorni per l’approvazione del rendiconto di gestione anno 2017, con l’esplicita avvertenza che, decorso inutilmente detto termine, questa Prefettura procederà ad esercitare il potere sostitutivo mediante la nomina di un commissario ad acta, dando avvio alla procedura per lo scioglimento del Consiglio”.
Se l’assemblea non approverà il bilancio consuntivo (ovvero il rendiconto di fine anno delle entrate e delle spese effettivamente sostenute dalla gestione comunale, ndr) entro il 20 giugno, il Comune di Lecco rischia il commissariamento.
Inevitabili le critiche da parte della minoranza: “Alla totale inadeguatezza su tutti i temi principali Bione, parcheggi, pulizia e rifiuti, stazione, depuratore, porto, viabilità, aree verdi, scuole…ora l’attestazione certificata del più completo fallimento nella lettera del Prefetto. 20 giorni per approvare il Bilancio o tutti a casa, il Consiglio è sciolto, forse è questo che si intende per “il meglio deve ancora venire” ha scritto Boscagli sulla sua pagina facebook.
Un tema, quello del Bilancio, che scalda gli animi dei consiglieri di minoranza dal mese di gennaio, dopo la sua presentazione. Erano stati l’assessore Anna Mazzoleni prima e il sindaco Brivio poi a rassicurare il Consiglio sull’approvazione dell’importante documento.
Alla lettera del Prefetto è seguita la risposta firmata dal Presidente del Consiglio Comunale Giorgio Gualzetti: “Non si tratta né di inadempienza né, tanto meno, di mancata volontà di provvedere all’adempimento stesso, ma di mero slittamento temporale delle procedure per ragioni di ordine esclusivamente tecnico, anticipate alla Prefettura” si legge nella lettera.
“E’ vero, siamo in ritardo con l’approvazione ma tutti i consiglieri comunali ne sono a conoscenza così come la Prefettura con la quale ci siamo confrontati. La diffida sottoscritta dal Prefetto rientra in un iter dovuto ma non ci sarà nessun effetto – dichiara il sindaco Virginio Brivio, aggiungendo – Il ritardo è causato da una maggior complessità nel fare il bilancio divenuto più articolato da due anni a questa parte”.
Quindi sottolinea: “Tranquillizzo i cittadini ricordando che stiamo parlando del Bilancio Consuntivo 2017 e non di quello Previsionale, quindi non cambia nulla in termini di servizi e quant’altro”.
Poi non manca di sferrare una stoccata al consigliere Boscagli: “Anziché scandalizzarsi di aspetti procedurali sarebbe più opportuno che si esprimesse nel merito delle cose, ma ormai la ritengo una battaglia persa. E’ consuetudine ormai vedere come trovi soddisfazione segnalando cose che non tornano dal punto di vista formale, dandone una rappresentazione drammatizzata e riproponendo, di fatto, il teatrino di una politica nazionale già conosciuta e del quale gli enti comunali non hanno bisogno. Ancora una volta si è dimostrato esperto nel giocare di rimessa, ma se si concentrasse di più sulla palla quando è in campo, anziché quando è fuori, farebbe un servizio più utile a tutti”.