
LECCO – “Anche a Lecco abbiamo dei candidati preparati e appassionati, contrariamente a quanto sostengono i nostri competitors“. Ha esordito così Dario Violi, candidato 5 Stelle alla presidenza di Regione Lombardia, durante la presentazione del suo programma venerdì sera al Centro Civico Sandro Pertini di Germanedo, una delle tante tappe che durante la giornata lo hanno visto impegnato nel territorio lecchese.

Insieme a Violi c’erano i quattro candidati lecchesi al Consiglio Regionale del Movimento 5 Stelle: Mary Fogli, 49 anni, Fabio Bramati, 50 anni, Elena Calogero, 53 anni e Christian Perego, 44 anni. Vite ed esperienze diverse, accomunate dalla passione per la politica e dalla volontà di ‘agire in prima persona’ come spiegato durante la presentazione.

Nata nel 1969 a Ferrara Mary Fogli vive a Lecco dal 2011: “Mi sono innamorata di questa città, che ha tutto ma deve ancora sfruttare al meglio le sue potenzialità. I miei propositi, se venissi eletta, sono quelli di portare avanti le istante provenienti dai cittadini del mio territorio, soprattutto in merito ai trasporti (Fogli è portavoce del Comitato trasporti Lecchese da tre anni, ndr), ambiente, sanità, scuola ed educazione”.

Fabio Bramati è diplomato in Ragioneria ed è un agente di mediazione immobiliare. Turismo, lavoro ed imprese, consumo di suolo ed edilizia gli ambiti dei quali si vorrebbe occupare in Regione.

Scrittura e politica sono invece il binomio costante di Elena Calogero, nata a Milano ma residente nel lecchese vent’anni fa come raccontato: “Ci sono due cose alle quali non rinuncerei mai, l’impegno politico che soddisfa il mio forse senso civico e la scrittura che colma la necessità di analizzare la società con un occhio critico e artistico. Dopo diversi anni di attivismo nel Movimento 5 Stelle ho deciso di candidarmi con l’obiettivo di ridare dignità al nostro meraviglioso territorio attraverso un programma scritto con la partecipazione dei cittadini”.

Christian Perego vive a Casatenovo dove nel 2013 fonda un gruppo Meetup. Molto attento alle tematiche ambientali, soprattutto a quelle legate alla produzione di energie rinnovabili e ad un’economia circolare.
E’ quindi toccato al candidato alla presidenza Violi presentarsi ed esporre sinteticamente i capisaldi del suo programma elettorale. 32 anni, nato a Lovere, Violi vive a Bergamo con la moglie e due figli. Laureato in Scienze Politiche con specializzazione in Cooperazione Internazionale ha un ampio curriculum di esperienze nel mondo del volontariato. Al movimento di Beppe Grillo si è avvicinato nel 2011 e nel 2013 è stato eletto consigliere regionale.
“A 40 giorni dalle elezioni – ha detto il candidato – siamo gli unici ad avere un programma completo e concreto. Le nostre idee sono piaciute, tant’è che negli ultimi giorni ho sentito diversi nostri concorrenti rilanciarle come se fossero le loro. La nostra è una campagna elettorale libera, nessun accordo, nessuna poltrona, nessuna stretta di mano. Solo chi ha le mani libere può agire concretamente: miriamo a sfruttare meglio le risorse di questa Regione“.
Tre i pilastri del programma pentastellato illlustrati da Violi: lavoro e sostegno alle piccole medie imprese, ambiente e sanità.
“Le piccole imprese sono le grandi dimenticate, pur avendo contribuito in prima persona a rendere grande la Lombardia. La nostra regione è troppo Milanocentrica, ci siamo dimenticati che 8 milioni di lombardi vivono al di fuori delle tangenziali milanesi – ha detto Violi – e troppo soffocata nella burocrazie che necessita soluzioni”.

Per la voce ambiente il candidato 5 Stelle ha parlato di priorità che non vanno più ignorate: “Non possiamo più accettare che in Lombardia una persona su due si ammali di tumore. Sentiamo dire da tempo che bisogna puntare sulla mobilità dolce, sul trasporto pubblico, ma per incentivare i cittadini a non utilizzare l’auto occorre dare loro un’alternativa, che oggi, spiace dirlo, non c’è. La tragedia di Pioltello è la prova più evidente di come il trasporto ferroviario sia carente. Li bisogna investire, offrire ai cittadini un servizio valido e decoroso. E per farlo dobbiamo rispondere alle esigenze proprio dei cittadini e non di banche e costruttori”.
Infine, più sanità pubblica: “L’80% del bilancio regionale speso per la sanità va ai privati. Non è più possibile. Non si può fare business sulla pelle della gente – ha dichiarato Violi – e noi abbiamo un programma che può migliorare la vita dei cittadini lombardi. Le liste di attesa sono uno dei tanti segnali dei malfunzionamenti del sistema, possiamo e dobbiamo azzerarle”.

Tanto lavoro da fare, ma anche tanta voglia di cambiare le cose, insieme ai cittadini come ha sottolineato in conclusione Violi: “Siamo l’alternativa credibile per aiutare la Lombardia a risollevarsi”.

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