Gestione strutture sportive comunali: “La Giunta lascia in eredità un altro pasticcio”

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Marco Ghezzi, sindaco di Calolzio

CALOLZIOCORTE – “Gestione strutture sportive comunali: la Giunta lascia in eredità un altro pasticcio”. A seguito del consiglio comunale di martedì scorso dove è scoppiato il caso (vedi articolo), il capogruppo in consiglio della Lega Marco Ghezzi è tornato sull’argomento.

“L’ ennesimo pasticcio di questa Amministrazione. Ribadisco, dell’Amministrazione. E sì, perché, se è vero che gli errori sono stati fatti dagli uffici comunali, è anche vero che, quando ci si presenta alle elezioni e si assume l’onere gravoso di gestire un comune, si prende in carico contemporaneamente la responsabilità anche di quello che fanno i dipendenti comunali. Tra le mura del municipio si possono e devono sicuramente contestare ai funzionari responsabili gli eventuali errori, ma in Consiglio Comunale è dovere di Sindaco e assessori prendersi carico delle conseguenti disfunzioni. Altrimenti, dovrebbero essere i dipendenti comunali a rilasciare interviste e a farsi fotografare mentre si tagliano i nastri alle inaugurazioni. La tesi che, quando le cose vanno bene, è merito della Giunta e, quando invece ci sono degli intoppi, è colpa degli uffici, non funziona. Troppo comodo. Anche perché, se qualcosa nel Comune non va per il verso giusto, forse è anche colpa di chi avrebbe il dovere di far girare al meglio la macchina amministrativa, di chi sovraintende a tutto e dovrebbe avere una visione globale delle attività svolte in municipio”.

La Lega aveva lasciato i banchi del consiglio comunale al momento della votazione 

 

Il capogruppo, poi, entra nel merito della questione: “Per una serie di errori, lungaggini, incomprensioni e leggerezze, si rischia l’ennesimo contenzioso, questa volta con la società sportiva ACD Calolzio che tre anni fa si aggiudicò la gestione delle strutture sportive comunali, con la promessa di un rinnovo di altri due anni (ora non più garantita dal Comune per un errore nella stesura del bando). Le opere (illuminazione e nuovo campo di calcio) a carico della società in base a quanto stabilito dalla convenzione non sono ancora state realizzate, anche perché mancano alcuni permessi e/o non sono stati eliminati dal Comune gli ostacoli che ne impediscono l’effettiva realizzazione. Ora la società ACD rischia di non fare le opere e di perdere i 130.000 euro dati a garanzia. D’altro canto, il Comune ha creato tutte le condizioni per dar corso a un contenzioso con la stessa società sportiva. Tra l’altro, non è mai stato chiuso l’altro pasticcio con la Carpe Diem, che si era aggiudicata per prima il bando ma che poi vi aveva rinunciato sempre per incomprensioni col Comune. Anche in questo caso, per una serie di leggerezze e comunicazioni errate (per la verità non tutte attribuibili all’Amministrazione), la società ora chiede il rimborso di circa 40.000 euro per opere effettuate ma non pagate dal Comune. Non commentiamo, infine, per carità di patria, ciò che è avvenuto in Consiglio l’altra sera con la maggioranza ormai definitamente implosa su questa questione”.