Laura Boldrini a Lecco con Liberi e Uguali: “Ripartiamo dalle donne”

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Laura Boldrini (a sinistra) e Anna Falcone, al termine dell’incontro avvenuto mercoledì pomeriggio a Palazzo Falk con Liberi e Uguali

 

LECCO – “Contrariamente a quanto sostiene qualcuno, noi non esistiamo per fare dispetto, ma perchè crediamo che la sinistra contemporanea debba stare al passo con i tempi e con i cambiamenti e dare modo ai cittadini di fruirne. La nostra casa è grande e accogliente, c’è spazio per tutti coloro che credono nei nostri valori, primo fra tutti il superamento delle disuguaglianze. Venite con noi, i risultati arriveranno”.

Laura Boldrini ha concluso con un accorato appello il suo intervento a Palazzo Falk, dov’è giunta nel tardo pomeriggio di mercoledì a sostegno dei candidati lecchesi di Liberi e Uguali. Ad accogliere la Presidente della Camera dei Deputati, oltre agli esponenti del partito, tantissimi cittadini che hanno espresso (donne in primis) solidarietà per gli attacchi sessisti subiti. 

Al tavolo, insieme alla Boldrini, anche Tino Magni, candidato al Parlamento, e Anna Falcone, capolista alla Camera di Liberi e Uguali per il territorio lecchese, che ha aperto l’incontro ribadendo gli obiettivi del progetto politico di Pietro Grasso: “Quando abbiamo deciso di candidarci in questa lista – ha dichiarato – lo abbiamo fatto pensando in prospettiva: siamo uniti verso gli obiettivi che ci siamo dati. Veniamo da una cultura che mette i deboli al primo posto, che non intende più tollerare disuguaglianze sociali. Voi siete il popolo con cui vogliamo far partire il nuovo partito della sinistra: la solidarietà è la nostra forza, la Costituzione è il nostro programma” ha concluso Falcone.

Nel suo lungo intervento, durato quasi un’ora, Laura Boldrini ha ripercorso la campagna elettorale in via di conclusione, toccando diverse tematiche capisaldi del programma di Liberi e Uguali: “Abbiamo deciso di fare una campagna diversa da quella condotta a livello nazionale, vicino alle persone, on the road. E’ iniziata a Busto Arsizio, dove abbiamo visto tanta partecipazione, che ci ha fatto piacere, nonostante qualcuno abbia voluto farmi vedere quali sono le tradizioni di queste parti, bruciando un mio fantoccio” ha ricordato la presidente della Camera, bersaglio di questo e di altri atti d’odio, tra cui le numerose fake news i cui autori sono stati poi denunciati dalla stessa.

“Abbiamo sempre cercato di parlare chiaramente e in maniera semplice alle persone, senza slogan, senza illusioni” ha continuato la Boldrini, toccando poi il tema dei gruppi neofascisti: “Si sono moltiplicati, e sono pericolosi, soprattutto per i nostri giovani. Giovani che faticano a credere in qualcosa e che rischiano di rifugiarsi in questi gruppi che diffondono odio, violenza, sopraffazione. Non lo dico io che vanno sciolti, ma la nostra Costituzione. A questo proposito vi chiedo una cosa, firmate l’appello dell’Anpi “Mai più fascismi”, fatelo tutti”.

Alla base di questi gruppi, secondo la Boldrini, l’odio diffuso verso i migranti: “Pensare all’invasione è sbagliato, ma se non ci spendiamo per sostenere il contrario gli italiani non potranno che credere a questa teoria: il PD in cinque anni avrebbe dovuto fare una legge, e invece ha tradito le aspettative di quegli immigrati che in Italia risiedono regolarmente da anni e pagano le tasse come tutti noi. Aveva promesso una legge sulla cittadinanza, e alla fine non l’ha votata, spezzando le aspettative di queste persone, importanti per la nostra società”.

Altro tema toccato quello del lavoro “buono”: “Pertini diceva ‘affamati e disoccupati sono il materiale con il quale costruire una dittatura’. La lotta va fatta sul lavoro, ma quello buono – ha affermato la Boldrini – e bisogna ripartire dalle donne, non smetterò mai di dirlo. In Italia solo il 49% delle donne lavora, siamo al terzultimo posto in Europa nonostante nel nostro paese le donne rappresentino il 51% della popolazione. Se sarò eletta – ha promesso – una delle prime cose che farò sarà quella di presentare una proposta di legge per un piano straordinario per l’occupazione femminile: noi donne vogliamo contare, vogliamo partecipare, vogliamo vivere ed essere trattate come gli uomini, vogliamo smetterla di subire e di essere umiliate”.

La sinistra a cui pensa la presidente della Camera è insomma femminista, come dichiarato: “Non può che essere così, e noi di Libere e Uguali ci crediamo fermamente. La sinistra attuale è stata a guardare nonostante la diseguaglianza cresceva sempre più, senza mettere un correttivo, noi non faremo lo stesso errore. Se saremo eletti, cosa faremo? Di certo non faremo alleanze con la destra. Avanzeremo le nostre proposte e priorità, se ci sarà disponibilità per lavorarci bene altrimenti staremo dignitosamente in opposizione”.

Boldrini ha quindi concluso: “Il voto per Libere e Uguali è un voto utile. Mancano oramai due giorni, state con noi, i risultati arriveranno“.