“La via Maestra, insieme per la Costituzione” in migliaia in piazza con CGIL, Anpi e numerose associazioni
Diego Riva: “Il Governo non può restare indifferente verso una piazza così piena che non condivide ciò che sta avvendo ed è preoccupata”
ROMA – Massiccia partecipazione della CGIL Lecco alla manifestazione nazionale “La via Maestra, insieme per la Costituzione” che si è svolta oggi a Roma.
320 i lecchesi che hanno risposto “presenti” all’appello della CGIL, Anpi e oltre 200 fra associazioni e comitati giunti a Roma per chiedere al Governo misure concrete per il lavoro, la precarietà, l’aumento dei salari, delle pensioni e il contrasto alla povertà.
La manifestazione ha visto un doppio corteo, un partito da piazza della Repubblica e il secondo da Piazzale dei Partigiani entrambi confluit a piazza San Giovanni. Tra i presenti ovviamente Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, Elly Schlein segretaria del Pd, una rappresentanza del Movimento 5 Stelle (assente Giuseppe Conte impegnato a Foggia), Angelo Bonelli co-portavoce di Europa Verde, Nicola Fratoianni leader di Sinistra italiana, Emiliano Manfredonia presidente delle Acli e ancora i rappresentanti di molte associazioni ambientaliste tra le quali Europe for peace, Gianfranco Pagliarulo dell’Anpi, Rosy Bindi, don Ciotti e il sindaco di Roma, Roberto Gualteri.
“In queste settimane abbiamo svolto molte assemble nei luoghi di lavoro e tra pensionati, oggi siamo di nuovo in piazza, insieme ad altre 200 associazioni – fa sapere Diego Riva Segretario Generale della CGIL Lecco – Crediamo che sia arrivato il momento che questo Governo ci ascolti. Non può restare indifferente verso una piazza così piena che non condivide quello che sta avvendo ed è preoccupata. E’ preoccupata della Finanziaria annunciata, che se dovesse essere attuata rischia di aumetare diseguaglianze nel Paese. Per questo motivo le associaizioni con la CGIL stanno manifestando, perchè non vogliamo più essere presi in giro“.
Quindi Riva conclude: “Chediamo al Governo che ci convochi e che prenda in seria considerazione le idee che abbiamo già messo sul tavolo inerenti il tema della fiscalità, del precariato, della sanità e della scuola. Infine, ma non da ultimo, non ci convince per nulla l’autonomia differenziata: riteniamo che il Paese debba essere unito e non diviso“.