Mandello. Sul campeggio, Casa Comune non molla: “Fasoli tace e basta, ma la questione è grave”

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Casa Comune per Mandello democratica

Altre incalzanti dichiarazioni dal gruppo politico e consiliare di minoranza

“Abbiamo torto? Lo dicano, lo provino. Fasoli e maggioranza tacciono, ma il paese parla del campeggio ogni giorno”

MANDELLO – “Il nostro gruppo continua, da settimane, a tenere alta l’attenzione con comunicati puntuali che mirano a ricostruire, con i dati ufficiali in nostro possesso, l’origine della vicenda e le sue non chiare né trasparenti evoluzioni. Fasoli e la sua maggioranza invece continuano a tacere avendo soltanto detto, a ridosso della sospensione del 9 luglio scorso, che avrebbero fatto i loro passaggi in Provincia e con gli altri enti. Non rispondono alle nostre osservazioni, non le confutano nemmeno, tacciono e basta”.

Continua a insistere e combattere, intenzionato a vederci chiaro nel caso campeggio il gruppo Casa Comune per Mandello, tutt’altro che propenso a mollare la presa, per restare in tema, neanche di un metro quadro. Anche se adesso il sentimento predominante nei suoi membri è l’incredulità. Incredulità di fronte alle mancate risposte del sindaco Riccardo Fasoli e della maggioranza che, da quando tutto è cominciato quasi un mese fa, hanno fatto sentire poco la loro voce. Una precisa scelta politica, da quanto emerge dai loro comunicati, non condivisa dal gruppo di minoranza.

“Il paese ne parla ogni giorno, la questione è grave e urgente per le possibili, rilevanti responsabilità politico-istituzionali (il progetto edilizio venne approvato in Consiglio comunale dall’intera maggioranza consiliare) e anche tecniche. Non siamo così ingenui dal non pensare che stiano cercando una soluzione, sia chiaro. Certo sarà interessante capire quale eventualmente sarà, questa soluzione, alla luce di quanto scritto dalla Regione, dalla Provincia, dal nostro gruppo sinora e dal privato che ha fatto ricorso al TAR contro l’intervento”.

Facendo un passo indietro, uno dei momenti in cui il primo cittadino mandellese si è esposto risale allo scorso 9 luglio, quando annunciò personalmente la sospensione dei lavori al campeggio per verifiche. “Il 9 luglio 2023 la comunità di Mandello viene a sapere che i lavori di costruzione dello stabile all’ex area campeggio sono stati sospesi per le verifiche del caso, come comunicato laconicamente dal Sindaco. Sospensione molto tardiva e che noi sollecitavamo da tempo in forza delle lettere della Regione Lombardia e della Provincia, puntualmente indirizzate al Comune e chiarissime per forma e sostanza nel delineare il quadro giuridico della vicenda urbanistica e le relative competenze istituzionali. L’ordinanza del Comune richiama esclusivamente, per motivare il ‘fermo dei lavori’, la lettera della Provincia del 28 giugno 2023 in cui si afferma, appunto, la non competenza paesaggistica comunale trattandosi di un progetto che prevede l’occupazione di aree demaniali“.

A tutto questo è andato ad aggiungersi un altro aspetto, individuato recentemente da Casa Comune per Mandello: “Tra l’altro: in aggiunta alla accertata incompetenza comunale al rilascio della autorizzazione paesaggistica si è aggiunto il fronte dell’occupazione possibile di aree demaniali della costruzione a lago. Anche in questo caso abbiamo sottoposto, alla comunità mandellese e agli enti sovracomunali, le osservazioni e i dati come emerge dai nostri recentissimi comunicati stampa. Il Comune sta facendo le verifiche su questo aspetto? L’autorità di bacino sta facendo le verifiche su questo aspetto, data la sua competenza in materia? Il caso è serio e grave quindi richiederebbe celeri riscontri che però tardano ad arrivare…”.

Il gruppo politico e consiliare esorta: “Abbiamo tutti torto su tutto? Ce lo dicano, lo provino e ci diano concretamente anche le cosiddette pezze giustificative, che ovviamente sottoporremo ad accuratissima analisi”.

“Da ultimo – conclude Casa Comune – il 27 luglio Fasoli porterà in approvazione, in consiglio comunale la tanto osteggiata variante al piano di governo del territorio. Ci viene il sano sospetto che le risposte sulla costruzione a lago possano giungere solo dopo il 27 luglio, per scongiurare ‘fibrillazioni’ nella sua maggioranza (che tace a sua volta ma non crediamo sia così tranquilla…) e così varare un altro pessimo strumento urbanistico, velenoso per il paese e per l’interesse pubblico”.